Misure di sostegno agli esportatori

Secondo dichiarazioni del Ministro del Commercio Ruhşan Pekcan, la Turchia ha sostenuto nel 2019 gli esportatori turchi con 3,2 miliardi di lire turche ($ 543,2 milioni), superando il record nella storia della Repubblica , e nel 2020 il budget di supporto previsto è di 3,8 miliardi di lire per le esportazioni di beni e servizi nel 2020. L’aiuto finanziario sarà fornito in tre fasi, dalla preparazione per le esportazioni, al raggiungimento del mercato globale ed al branding e design, e la maggior parte dei pacchetti di supporto sarà anche disponibile per i servizi agli esportatori. Lo scorso anno, 685 milioni di lire sono stati destinati al programma “Turquality” per supportare le compagnie nel brand-building dei loro marchi e diventare attori globali nel mercato internazionale con i loro marchi, mirando a creare una percezione positiva dei beni e servizi turchi attraverso marchi forti. Attualmente, vengono aiutate 312 compagnie con 325 marchi, di cui 199 nel programma “Turquality” e 126 nel programma “Marka”. Il Ministro ha fatto notare che la Turchia supporta particolarmente le aziende di design ed i concorsi di design, credendo nella forza del design quale valore aggiunto alle esportazioni. In tale settore, vengono sostenute 15 aziende di design, 4 uffici di design e 19 concorsi di design. Circa 13.550 imprese sono state sostenute con 624,1 milioni di lire ($ 106 milioni) per le fiere internazionali nel 2019, mentre 170 milioni di lire ($ 28,8 milioni) sono stati utilizzati per l’esportazione di annunci, branding, uffici, negozi e spese di magazzino. Nel 2019, il Ministero ha inoltre speso 80 milioni di lire ($ 13.5 milioni) in ricerche di mercato, adesioni a siti web, comitati di appalti e finanziamenti di acquisizioni. Il Governo turco ha inoltre eliminato l’obbligo per gli esportatori turchi di convertire in lire le entrate in valuta estera, attuando un emendamento al Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 settembre 2018 (secondo il quale gli esportatori turchi avevano l’obbligo di convertire in lire turche almeno l’80% delle entrate estere, a seguito della riduzione del valore della valuta turca di circa il 30%). La regola era stata criticata dagli esportatori, considerato che la Turchia dipende da materie prime provenienti dall’estero per il settore manufatturiero, ed importa cotone, metallo di scarto e sostanze chimiche prezzati in valuta estera. Secondo il Decreto emendato è invece consentito alle compagnie turche di portare i proventi di transazioni estere nel Paese entro 180 giorni dalla data effettiva dell’esportazione. Le esportazioni turche hanno raggiunto un totale di $156,9 miliardi nel periodo tra gennaio e novembre del 2019, secondo dati statistici ufficiali. Inoltre, la Turchia si presenta come un grande esportatore di prodotti tessili, abbigliamento, macchinari, acciaio ed automobili.

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