Nell’ultima riunione del Comitato di Politica Monetaria dello scorso 25 maggio, la BCRT ha mantenuto costante il tasso di riferimento all’8,5% per il terzo mese di fila

Şahap Kavcıoğlu, Governatore della Banca Centrale (BCRT), nell’ultima riunione del Comitato di Politica Monetaria (MPC) dello scorso 25 maggio, ha deciso - come ampiamente previsto - di mantenere il tasso ufficiale all'8,5% per il terzo mese di fila.

Sebbene i dati congiunturali più recenti delineino una fase dell’economia globale meno debole rispetto alle previsioni, secondo la BCRT persistono i rischi di turbolenze nelle principali economie a causa dell’incertezza del quadro geopolitico internazionale, dei ripetuti aumenti dei tassi ufficiali di sconto da parte di molte Banche Centrali e per i recenti episodi di crisi bancarie (USA e Svizzera) che potrebbero causare timori di contagio. Il Governatore ha poi aggiunto che la Turchia è riuscita invece a contenere l’inflazione alimentare mentre nel contesto internazionale il tasso resta è stato elevato.

I dati più recenti mostrano che l'attività economica nelle arre terremotate è in ripresa, più velocemente del previsto. Inoltre, resta sostenuto il contributo del settore turistico al saldo di parte corrente anche se il continuo aumento dei consumi interni, la crescita del credito, l’elevato costo dell'energia e la debole attività economica dei principali partner commerciali della Turchia, mantengono vivi i rischi sul saldo delle partite correnti e quindi sulla stabilità dei prezzi.

Di conseguenza, continua la nota del Governatore, la BCRT ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento all’8,50% valutando che l'attuale orientamento di politica monetaria sia adeguato a sostenere la necessaria ripresa delle aree terremotate. Il Comitato di Politica Economica, ha poi concluso Kavcıoğlu, adotterà le decisioni di volta in volta e sulla base dei dati che si renderanno disponibili visto il livello di incertezza geoeconomico generale.

La lira turca è rimasta stabile a 19,92 contro il dollaro dopo la seduta del Comitato di Politica Monetaria della BCRT ma ha toccato nuovi minimi storici (21 lire per un dollaro) subito dopo il ballottaggio per le presidenziali dello scorso 25 maggio e oggi si attesta 21,3 sul dollaro. Gli analisti internazionali stimano per fine anno un ribasso a quota 25 contro il dollaro mentre la Banca di investimenti statunitense, Morgan Stanley, stima un vero e proprio tracollo (cambio dollaro/lira a 28) se non ci sarà una inversione di tendenza nella politica monetaria della Banca Centrale.

Destano preoccupazioni le riserve nette della BCRT, in negativo, e il deficit di quelle valutarie. L’ultimo dato ufficiale reso disponibile dalla Banca Centrale ha mostrato che le riserve ufficiali della BCRT si attestano a 114,9 miliardi di dollari (-6,2% sul mese di marzo 2023) mentre quelle valutarie, sempre nel mese in osservazione, hanno mostrato un calo del 2,9% e ammontano a 60,9 miliardi: le riserve auree sono infine diminuite dell’11% e si attestano a 46,4 miliardi di dollari rispetto ai 52,2 miliardi di dollari del mese di marzo 2023.

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