Nuova fase nei rapporti commerciali con EAU e Arabia Saudita dopo il riavvicinamento degli ultimi due anni

L’attivismo di Ankara con Abu Dhabi e Riyad, dopo la riconciliazione nei rapporti politici, è in forte espansione anche in quelli economici come testimoniano i recenti accordi commerciali conclusi con gli Emirati Arabi Uniti e l’intenso interscambio con l’Arabia Saudita.
Il Ministro per il commercio estero emiratino, Thani bin Ahmed Al Zeyoudi, lo scorso mese ha dichiarato che gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia hanno ratificato un accordo di partenariato economico che segna una nuova era nella cooperazione e contribuirà a incrementare il commercio bilaterale (escluso il petrolio) di oltre i 40 miliardi di dollari (828 miliardi di lire turche) nei prossimi cinque anni. Nel 2022 l’interscambio commerciale è ammontato a 10 miliardi di dollari.

I legami tra i due Paesi, dopo anni di relazioni tese, si avviano dunque verso una nuova fase attraverso l’abbattimento di quelle barriere al commercio che nel passato avevano penalizzato gli investimenti ed il commercio con l’introduzione per oltre l’80% degli scambi commerciali di un accordo preferenziale.

Ad ulteriore testimonianza del nuovo clima instauratosi tra i due Paesi, la presenza, la scorsa settimana ad Ankara, del Presidente del Consiglio nazionale federale degli Emirati Arabi Uniti, Ghobash, alla cerimonia di giuramento del Presidente Erdogan. Turchia e EAU condividono interessi in molto settori economici a cominciare da quello delle alte tecnologie (digitalizzazione), delle rinnovabili fino al settore culturale, passando per il turismo per i trasporti e la sanità. In una intervista Ghobash ha segnalato che l'attiva partecipazione della Turchia a Expo 2020 Dubai riflette l'importanza di costruire nuovi ponti di cooperazione tra i due Paesi evidenziando che gli Emirati Arabi Uniti rappresentano per la Turchia il primo partner commerciale in ambito di Paesi del Golfo ed il 12° a livello mondiale. Le società che operano in Turchia con capitale emiratino sono oltre 400 mentre sono 200 le aziende turche operative negli EAU.

Passando ai rapporti commerciali tra Turchia e Arabia Saudita, anch’essi cresciuti negli ultimi anni, le esportazioni della Turchia verso Riyad sono ammontate a quasi 800 milioni di dollari nei soli primi quattro mese del 2023; sulla base dei dati dell'Assemblea degli esportatori turchi (TİM), infatti, le vendite turche sarebbero cresciute di oltre il 600% rispetto ai mesi gennaio-aprile 2022 quando gli acquisti dei sauditi si erano attestati ad appena 107,4.

Un incremento che testimonia il dinamismo delle relazioni tra le due Paesi. L'Arabia Saudita si colloca tra i principali venti Paesi di sbocco dell’export turco, un risultato inimmaginabile fino a pochi anni fa.

I settori degni di nota dell’export turco verso l’Arabia Saudita sono rappresentati dal tessile (in particolare tappeti che, sempre nei primi quattro mesi dell’anno, hanno rappresentato vendite per oltre 111 milioni di dollari) seguiti dalla voce merceologica “cereali, legumi e semi oleosi” con 81,2 milioni di dollari e dall’industria chimica (77,9 milioni di dollari). Anche il settore della componentistica elettronica ha dato un contributo significativo alle esportazioni di Ankara per un valore di 56,6 milioni di dollari.

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