Presidente Erdogan annuncia la più grande scoperta di gas nel Mar Nero

E’ stata annunciata nelle scorse settimane dal Presidente Recep Tayyip Erdogan la scoperta del primo giacimento di gas nel Mar Nero nella Zona Economica Esclusiva turca, in un’area non soggetta a rivendicazioni da parte degli altri Stati rivieraschi. La nave da ricerca “Fatih” ha individuato la riserva a circa 200 km a largo della costa della provincia di Zonguldak, in corrispondenza della città di Eregli, circa 280 km a Est di Istanbul, in un lotto chiamato “Tuna-1”, ribattezzato “Sakarya”. L’entità del giacimento è di 320 miliardi di metri cubi. L'obiettivo del Governo è quello di collegare il gas appena scoperto alla rete nazionale entro il 2023 (centenario della Repubblica turca e prossimo appuntamento elettorale) a beneficio del fabbisogno energetico della Turchia. Il gas del giacimento è “di alta qualità” e sarà più economico rispetto ai prezzi praticati per le attuali importazioni di gas dalla Turchia. La scoperta, che è stata annunciata come una vittoria della Turchia, assume un’importanza molto rilevante per la politica energetica nazionale, programmata per far diventare la Turchia sempre più un hub regionale del gas, anche se già sviluppato in questi anni con i collegamenti Blue Stream, South Caucasus Pipeline, Southern Gas Corridor, Tanap e Turkish Stream. Secondo i dati dell’Autorità di Regolamentazione del Mercato dell'Energia (EMRA), nel 2019 la Russia ha esportato gas verso la Turchia per il 33,6%, seguito da Azerbaigian ed Iran rispettivamente con il 21,2% ed il 17,1%. Inoltre, il Paese importa gas sotto forma di GNL dall'Algeria e dalla Nigeria con contratti di GNL a lungo termine e GNL spot da diversi paesi, tra cui Qatar e Stati Uniti.

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