
08.11.2022
Secondo Forum sull'energia tra Turchia e Azerbaigian con l’obiettivo di accrescere ulteriormente la cooperazione tra i due paesi nel campo dell'energia
Si è tenuto lo scorso mese di ottobre ad Istanbul il secondo Forum sull'energia tra Turchia e Azerbaigian (il primo Forum era stato ospitato a Baku dal 21 al 22 dicembre 2021), che ha riunito i rappresentanti del settore pubblico e privato dei due Paesi nel campo dell'energia. Quattro i gruppi di lavoro che hanno discusso di idrocarburi e di energie rinnovabili, per una collaborazione più stretta tra i due Governi. Durante i lavori è stato predisposto un protocollo, che verrà firmato dai rispettivi Ministri dell'Energia. Nella giornata conclusiva del Forum, il Vicepresidente turco Fuat Oktay, il Ministro dell'Energia e delle risorse naturali Fatih Dönmez e il suo omologo azero, Perviz Şahbazov, hanno testimoniato nelle loro interviste con la stampa i significativi progressi compiuti in breve tempo nella collaborazione energetica annunciando anche di voler raddoppiare la capacità del gasdotto transanatolico (TANAP), che trasporta gas naturale dai giacimenti dell'Azerbaigian in Turchia e infine in Europa. L’attuale capacità del TANAP, ha voluto precisare il Ministro dell'Energia Fatih Dönmez, è di 16 miliardi di metri cubi (bcm) di gas all'anno e l’auspicabile raddoppio consentirà al gasdotto, di far affluire più gas naturale anche ad una serie di gasdotti minori che trasportano il gas dal giacimento di Shah Deniz II nel Mar Caspio dell'Azerbaigian, in Turchia e quindi in Europa.
Il TANAP, come noto, si collega al gasdotto transadriatico (TAP) al confine tra Turchia e Grecia, e trasferisce gas naturale alla Grecia all’Albania e all’Italia. La capacità del TANAP potrebbe dunque essere aumentata a oltre 30 miliardi di metri cubi con benefici evidenti per l’approvvigionamento energetico dell’Europa. Dönmez ha poi concluso dichiarando “che i progetti congiunti tra la Turchia e l'Azerbaigian contribuiscono a garantire la sicurezza energetica in un momento storico dove sono richieste forniture energetiche sicure e sostenibili a livello regionale ed europeo”.