Secondo i dati resi pubblici lo scorso 15 novembre da “TurkStat” la disoccupazione in Turchia si attesta al 10% nel terzo trimestre del 2022

Lo scorso 15 novembre l'Istituto statistico turco (TÜİK) ha diffuso i dati sulla disoccupazione per il terzo trimestre del 2022. TÜİK ha affermato che il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,7 punti e si attesta al 10% (dato destagionalizzato e aggiornato) rispetto al secondo trimestre del 2022 quando si attestò al 9,61%. Sempre secondo l’Istat turco, il numero di disoccupati è sceso di 234 mila unità con 3,4 milioni di disoccupati.

L’'indagine rileva inoltre una disoccupazione all’8,7% per gli uomini e del 12,8% per le donne.

Il tasso di disoccupazione giovanile nella fascia di età 15-24 è stato del 19,1% (in aumento rispetto al 18% del trimestre precedente), si tratta di un dato ancora piuttosto alto rispetto alla media dei paesi OCSE. In questa fascia di età si osserva una ripartizione del 16,1% per gli uomini e del 24,7% per le donne.

L’occupazione continua la sua fase di espansione, 123.000 occupati in più nel trimestre in osservazione rispetto al trimestre precedente con quasi 31 milioni di persone occupate e un tasso che si attesta al 47,5% (64,9% di uomini e 30,5% di donne).

Infine, l'orario di lavoro settimanale effettivo medio destagionalizzato è stato di 43,7 ore in aumento rispetto alle 44,1 del trimestre precedente (+3,5%).

Il numero degli occupati è diminuito nel settore agricolo e in quello dell’industria mentre l’edilizia ed i servizi hanno fatto registrare un aumento: la distribuzione dell'occupazione per settore in Turchia vede infatti il 15,8% dei lavoratori occupati nell'agricoltura, il 21,6% nell'industria, il 5,9% nell'edilizia e ben il 56,7% nei servizi. Un dato rilevante, direttamente collegato all’elevata inflazione presente in Turchia (85% circa), è stato l’aumento dell’indice del salario lordo, cresciuto annualmente del 101,5% nel trimestre in considerazione (escluso il settore agricolo) rispetto all’analogo trimestre del 2021 …

... e del 25,2% nel trimestre luglio-settembre 2022 rispetto a quello precedente dell’anno in corso,

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