Teknofest 2023 presenta il nuovo drone UCAV TB3 dell’azienda turca Bayraktar che ha chiuso il 2022 con un fatturato che ha sfiorato i due miliardi di dollari, esportando verso 28 Paesi. Focus su industria della Difesa.

Teknofest, la più la più grande rassegna fieristica tecnologica e aerospaziale della Turchia, si è conclusa lo scorso 1 maggio dopo cinque giorni di esibizioni e competizioni nei settori della tecnologia applicata al volo con premi di oltre 13 milioni di lire turche (circa 668 mila dollari). Hanno gareggiato oltre 1 milione di giovani provenienti da 122 Paesi in 41 categorie tecnologiche diverse, dal trasporto intelligente all’innovazione biotecnologica, passando per simulatori di razzi, robotica, progettazione di chip e intelligenza artificiale.

L’evento-festival di quest’anno, giunto alla VII edizione, ha accolto più di 2,5 milioni di visitatori superando il record di presenze dell’edizione del 2019 quando furono 1,7 milioni le presenze in fiera. L’edizione 2023 ha previsto una cerimonia nell'ambito della “Teknofest Earthquake Volunteers Appreciation Program”, durante la quale sono state consegnate targhe di ringraziamento alle ONG e ai rappresentanti dei Governi per la preziosa collaborazione profusa nelle attività post-terremoto.

Organizzata dal Ministero dell'Industria e della Tecnologia e dalla Fondazione T3 (Turkish Technology Team Foundation) in collaborazione con diverse organizzazioni che svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo tecnologico nazionale della Turchia, l’edizione 2023 del Teknofest è stata ospitata nell’area dell'aeroporto Atatürk di Istanbul dove si sono svolte attività di air-show, di velivoli da guerra, spettacoli con droni ed elicotteri nonché seminari e workshop tra i più giovani.

Punto focale del festival è stato, come nelle passate edizioni, la presentazione dei progetti di spicco dell'industria della difesa turca, in rapidissima espansione, tra cui i droni Bayraktar Kızılelma e Bayraktar Akıncı e, per la prima volta, il nuovo Bayraktar TB3 Armed Unmanned Aerial Vehicle, un aereo da combattimento senza pilota (UCAV) in grado di effettuare decollo e atterraggio verticale su unità navali con ponti di volo ridotti grazie alle sue ali pieghevoli; il velivolo verrà schierato sulla nave d’assalto TCG Anadolu, la nuova portaerei recentemente inaugurata nonché la prima porta droni UCAV al mondo.

La nuova versione del Bayraktar (la precedente versione è stata impiegata nel conflitto bellico in Ucraina) è in grado di operare in tandem con velivoli pilotati e può trasportare missili aria-aria e condurre una moltitudine di azioni militari offensive strategiche e di intelligence, di supporto aereo ravvicinato e di difesa aerea essendo equipaggiato con munizioni intelligenti. Gli ingegneri della Baykar hanno applicato al velivolo la tecnologia che consente di comunicare oltre la linea e la capacità di eseguire combattimenti aria-aria con manovre fino a questo momento riservate solo ad aerei da guerra con pilota.

Durante il Teknofest, il colosso dell'industria e della difesa aerospaziale della Turchia, Baykar, ha comunicato di aver deciso di ospitare la rassegna in tre grandi città nel 2023 per onorare il 100° anniversario della fondazione della moderna Turchia: il festival nella capitale Ankara si terrà presso l'11a base dell'aeronautica dal 30 agosto al 3 settembre prossimi.

Di recente é stato consegnato alle Forze Armate turche (TSK) uno dei più moderni carri armati al mondo, l’ Altay, realizzato in Turchia con alcune componenti sud coreane. I nuovi veicoli terrestri saranno soggetti a test che dovrebbero essere completati entro il 2024 mentre la produzione avverrà a partire dal 2025.

In una cerimonia che si è tenuta a Sakarya alla presenza di Erdoğan, sono state messe in risalto le caratteristiche dell’Altay equipaggiato con un sistema di protezione attiva e una armatura migliorata. Il Capo della Presidenza delle Industrie della Difesa (SSB), Ismail Demir, ha affermato che i rinnovamenti effettuati nel corso degli anni hanno reso l'attuale versione di Altay uno dei carri armati più moderni al mondo con una capacità di combattimento avanzata: il carro armato Altay vanta infatti un raggio di tiro, la produzione della mitragliatrice è di produzione del colosso turco Aselan, di 8 chilometri e può ospitare 4 persone di equipaggio.

La Turchia nel settore della difesa è riuscita a ridurre la dipendenza dall'estero dall'80% al 20% in 20 anni, un lasso di tempo breve per l’industria; nello stesso arco di tempo, il numero di progetti di è passato dai 62 del 2002 agli attuali 750 con un budget che nel medesimo arco di tempo è passato dai 5,5 miliardi di dollari agli attuali 75 miliardi di dollari.

Il Presidente Demir, in un recente intervento presso la Fiera della Difesa di Ankara organizzata da MUSIAD (la Confindustria musulmana turca) ha affermato che il Governo intende puntare molto sull’industria della difesa per la ricostruzione ed il rilancio delle aree colpite dai sismi del 6 febbraio, predisponendo specifici piani di incentivi per gli investimenti alla produzione.

Condividi Tweet Copia Collegamento Stampa / Salva come PDF HOMEPAGE