Tradizionale appuntamento con le energie rinnovabili che in Turchia stanno conoscendo uno straordinario sviluppo. Focus sui nuovi investimenti nel fotovoltaico e nell’eolico.

Secondo un nuovo studio del think tank turco “Sustainable Economics and Finance Research Association” (SEFIA) pubblicato lo scorso 16 dicembre, l'aumento della capacità di generazione di energia fotovoltaica ed eolica potrebbe ridurre l'inflazione in Turchia del 7%. L'aumento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili in Turchia ridurrebbe inoltre i costi del carburante (il Paese è fortemente dipendente dalle importazioni dall’estero per coprire il proprio fabbisogno) che sono stati pari a 3,1 miliardi di dollari nel 2021 e 3,3 miliardi nei soli primi sei mesi del 2022. Inoltre, da un recente rapporto congiunto elaborato dall’UNDP e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), si stima che la Turchia potrebbe trarre enormi benefici economici spostando i nuovi investimenti dai combustibili fossili alle fonti energetiche rinnovabili aumentando il suo PIL fino a 8 miliardi di dollari all’anno e riducendo contestualmente le emissioni di gas di serra di circa il 10% rispetto ai livelli del 2019.
Secondo le ultime stime dell’IEA (dell'Agenzia Internazionale per l'Energia) si prevede che la Turchia possa crescere ancora di un ulteriore 60% nella sua capacità di generare energia rinnovabile nei prossimi cinque anni, collocando il Paese tra i primi 10 maggiori mercati del mondo, con 90 gigawatt (GW) di nuova potenza installata entro il 2027. Secondo il Direttore Esecutivo della IEA, il turco Fatih Birol, la crescita della capacità di energia rinnovabile deriverà per il 49% dall'energia solare e per un 24% dall'energia eolica. Un risultato che consentirebbe alla Turchia di diventare il 4° più grande mercato delle rinnovabili in Europa e il 10° nel mondo. Tra le rinnovabili oggi in Turchia la capacità idroelettrica, prima fonte, è di circa 31.600 (MW). L’eolico (17,7%) è la seconda fonte rinnovabile di elettricità con 11.36 MW mentre la potenza assicurata e installata dal fotovoltaico in Turchia ha raggiunto i 9.120 MW a novembre 2022. L’idroelettrico, con oltre 600 centrali che assicurano al Paese quasi 30 mila MW, è molto sviluppato in Turchia; tuttavia, non sono previsti investimenti nei prossimi anni in considerazione del fatto che il potenziale idroelettrico del Paese, anche a causa del riscaldamento globale e della siccità che affligge grandi aree della Turchia nel periodo primaverile ed estivo, è stato in gran parte utilizzato. Investimenti sono invece previsti per l’espansione della capacità produttiva di energia eolica e solare che nel 2021 hanno assicurato quasi 45 terawattora (TWh). Le centrali eoliche (le più potenti sono installate nella regione di Izmir), hanno generato nel 2021 quasi 179 mila megawattora su un totale di quasi 800 mila megawattora di produzione giornaliera di elettricità. Nel Paese l’energia solare, distribuita in modo più omogeno in tutto il Paese rispetto all’eolico, può beneficiare di particolari condizioni vantaggiose, particolarmente nella sud-est dell’Anatolia e lungo la costa Egea del Mediterraneo e si stima che possano essere aggiunti 10 GW di energia solare entro il 2023 e 30 GW entro il 2030, di cui quasi 4 GW derivanti da istallazione fotovoltaiche per le utenze domestiche. Per quanto attiene l’energia eolica, oggi in Turchia la capacità è di 11.36 GW, +50% rispetto a due anni fa, ma si stima una crescita che potrebbe portare l’eolico a 13 GW entro il 2024.
Il 2022 si chiuderà, nelle recenti parole del Direttore della Turkish Wind Energy Association (TÜREB), Ibrahim Erden, con un risultato eccellente per quanto attiene la generazione di elettricità da fonte eolica anche in termini di export soprattutto verso i Paesi dell’Unione Europea. Secondo un recente rapporto dal titolo "Fossil Fuel Prices and Inflation in Turchia " la crisi energetica globale innescata dalla guerra della Russia in Ucraina, con il combinato deprezzamento della moneta turca, ha causato un aumento dei prezzi dell’energia in Turchia del 102% negli ultimi 12 mesi dell’anno. il costo del gas nel periodo in osservazione è salito del 145%, quello dei carburanti per autoveicoli del 182%. Il rapporto prevede anche per il 2023 un aumento di tali costi ma che, tuttavia, grazie ai cospicui investimenti previsti nel fotovoltaico e nell’eolico, si stima che in Turchia il prossimo anno il costo per megawatt ora generato dal fotovoltaico sarà circa di 64 dollari e quello dell'energia eolica a 44 dollari, meno della metà del costo per megawattora per produrre energia da gas naturale, il cui prezzo si aggirerà sui 128 dollari nel 2023.
Dati più recenti del Piano Energetico Nazionale, indicano una capacità complessiva di energia solare che potrebbe raggiungere, secondo stime preliminari diffuse ad inizio 2023 da una proiezione del Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, i 52,9 giga watt entro il 2035 con un risparmio sul consumo di petrolio nel Paese. Quella eolica, nell’analoga data, dovrebbe invece aumentare a 29,6 gigawatt di cui 5 offshore.
Sempre entro il 2035 si stima che la potenza elettrica della Turchia potrebbe raggiungere i 189,7 gigawatt (+96,5 GW); la quota di energia elettrica prodotta dalle energie pulite passerebbe al 64,7% (+43,5%). Infine, secondo il Global Wind Report 2022" del “Global Wind Energy Council” (GWEC) la Turchia si colloca tra i quattro Paesi al mondo con il più alto “potenziale” di energia eolica offshore accanto a Azerbaijan, Australia e Sri Lanka.

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