Turchia e Kazakistan hanno firmato ad Ankara lo scorso 10 maggio, un “partenariato strategico rafforzato” con l’obiettivo di ampliare la cooperazione in numerosi settori strategici tra cui quello della difesa

“Le relazioni tra Turchia e Kazakistan saranno portate al livello di un partenariato strategico rafforzato", si legge in una dichiarazione congiunta firmata lo scorso mese di maggio in occasione della sua vista ad Ankara, da parte del Presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev e del Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. La visita di Tokayev in Turchia, la prima da quando è Presidente, rappresenta un passo importante per rafforzare i legami tra i due Paesi in svariati settori di interesse reciproco: dalla difesa e sicurezza all'economia e agli investimenti, per arrivare all'industria dell'estrazione mineraria, al turismo, energia, trasporti e agricoltura che rappresentano settori prioritari per entrambi i Paesi.

La dichiarazione congiunta dà spazio anche al rafforzamento della cooperazione bilaterale basata su interessi comuni come quelli attinenti la gestione delle catastrofi naturali e delle emergenze, la cultura, l'istruzione, la scienza e la tecnologia fino a giungere alla salute e allo sport. Insomma una cooperazione a 360 gradi che non ha trascurato il forte sostegno e la solidarietà della Turchia all'indipendenza, alla sovranità, all'integrità territoriale e alla stabilità politica dello Stato caucasico dopo i forti disordini che hanno interessato il Kazakistan all’inizio del 2022. Entrambi i leader hanno espresso la loro soddisfazione per gli i stretti legami basati su radici storiche, di lingua e cultura comuni, nonché uno stretto dialogo politico e una cooperazione “multidimensionale”.

Durante gli incontri non è mancato il riferimento alle relazioni economico-commerciali e agli investimenti tra i due Paesi anzi, il tono di Erdogan con il suo omologo kazako durante gli incontri è stato in larga parte improntato al "business-first". L’obiettivo è quello di adottare tutte le misure necessarie per accrescere ulteriormente il volume del commercio bilaterale, già in costante aumento, e raggiungere nell’immediato futuro un interscambio superiore ai 10 miliardi di dollari. Nel frattempo sono stati oltre una dozzina gli accordi che sono stati firmati dai due leader e che il Presedente Erdoğan ha definito come "passi eccellenti che rafforzeranno ulteriormente i rapporti con lo Stato dell'Asia centrale”. Del resto il Kazakistan è ricco di petrolio, gas e uranio ma senza sbocco sul mare ed un più stretto legame con il rivale per la leadership della regione, vale a dire l’Uzbekistan dove la Turchia sta pure intensificando i suoi legami, rappresenta certamente una priorità per il Presidente Erdogan.

Ma è il settore della difesa che ha evidenziato le più strette collaborazioni strategiche per il futuro: a cominciare dalla co-produzione di nuovi droni (denominati UAV Anka) che verranno prodotti in Kazakhistan congiuntamente dagli ingegneri turchi e kazaki sotto la supervisione delle industrie aerospaziali turche (TAI) guidata dal suo DG Temer Kotil.

Si tratta del resto di un seguito importante dopo la recente firma dell’accordo di cooperazione militare, che prevede la condivisione di esperienze nell’utilizzo di veicoli aerei senza pilota, tra la “Turkish Aerospace Industries” (TUSAS) e la statale “Kazakhstan Engineering”.

Gli Anka, che hanno una reputazione inferiore rispetto ai Bayraktar TB2 (recentemente rinnovati) utilizzati in Ucraina, sono tuttavia apprezzati da Nur-Saltan che ha necessità di controllare il proprio enorme spazio aereo. I velivoli Anka, abilitati alla ricognizione e alla sorveglianza in grado di coprire un vasto territorio, sono decisamente adatti alle esigenze kazake.

L’UAV Anka assemblato in Turchia

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