Turchia ed Egitto rilanciano i loro legami commerciali e aprono a nuove prospettive di crescita commerciale dopo la visita del Ministro delle Finanze Nebati al Cairo

Grazie anche alla recente visita del Ministro delle Finanze turco Nureddin Nebati che ha partecipato a fine maggio alla riunione annuale del Consiglio della Banca islamica di sviluppo (IsDB) Sharm el Sheikh, - la prima di un Ministro turco dalla rottura delle relazioni diplomatiche – Turchia ed Egitto si riavvicinano lentamente. I contatti potrebbero aprire la strada a relazioni economiche e commerciali più profonde in un momento in cui è richiesta una cooperazione globale per proteggersi dalle crisi finanziarie e delle materie prime. Ahmed Zikrallah, professore di economia all'Università Al-Azhar del Cairo, ha evidenziato che in realtà le visite bilaterali tra Egitto e Turchia non si sono mai fermate del tutto negli ultimi anni, ricordando che il Ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry partecipò alla conferenza dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) in Turchia, aggiungendo che, sebbene la recente visita di Nebati non rientrasse nell’agenda delle viste ministeriali bilaterali, non andrebbe sottovalutata poiché rappresenta comunque un passo importante nella normalizzazione delle relazioni economiche tra Egitto e Turchia. Del resto la Turchia sta lavorando molto per ricucire i suoi legami con alcune potenze regionali, non solo l’Egitto, ma anche EAU e Arabia Saudita. La partecipazione di Nebati al Consiglio annuale della Banca di sviluppo Islamica rappresenta un passo importante.

Da parte egiziana, è stato scritto che la Turchia è diventata il primo importatore di beni e merci egiziane, in particolare i prodotti del petrolchimico, mentre le esportazioni turche in Egitto hanno totalizzato oltre 21 miliardi di dollari dal 2014 al 2021. L'Egitto del resto è un forte importatore di prodotti agricoli, alimentari e manufatti, e i prodotti turchi rappresentano un’alternativa alle merci cinesi poiché di migliore qualità e con spese di trasporto ridotte (i manufatti tessili turchi in Egitto sono peraltro molto graditi e popolari grazie anche a molte aziende turche che hanno trasferito i loro stabilimenti nelle aree di Borg el-Arab ad Alessandria).

Le esportazioni dell'Egitto verso la Turchia sono aumentate del 70% nel 2021 rispetto al 2020, passando da 1,7 miliardi di dollari a 2,9 miliardi, con una quota del 7,3% sul totale delle esportazioni egiziane nel mondo. La Turchia si colloca invece al quinto posto per quanto riguarda i Paesi da cui l'Egitto importa beni: sempre nel 2021 l'Egitto ha importato merci per 3,5 miliardi di dollari, in crescita del 12% rispetto ai 3 miliardi del 2020.

Il Cairo e Ankara possono inoltre contare sull’accordo di libero scambio (FTA) del 2007, accora in vigore a dimostrazione del fatto che entrambi i Paesi hanno saputo tenere “separate” le questioni attinenti gli scambi commerciali dalle controversie politiche.

Anche sul fronte degli investimenti i margini sono interessanti: nei piani dei rispettivi dicasteri economici si punta a giungere a 15 miliardi di dollari di IDE dalla Turchia con un aumento del volume degli scambi commerciali oltre i 20 miliardi di dollari l'anno.

Infine, la possibile cooperazione nel settore del gas nel Mediterraneo è di fondamentale importanza e la riconciliazione potrebbe fornire un punto di partenza comune che consentirebbe alla Turchia di diversificare ulteriormente le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalla Russia.

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