Turchia: sviluppo dell'energia geotermica

Il Governo ha come obiettivo quello di sviluppare l’industria energetica turca al fine di espandere in modo esponenziale la quota di risorse di energie rinnovabili attraverso la capitalizzazione delle risorse di energia solare, eolica e geotermica e la riduzione della dipendenza dalle importazioni. Le condizioni favorevoli agli investimenti ed i programmi di incentivazione hanno permesso alla Turchia di diventare il quarto paese con la più alta capacità di energia geotermica al mondo, dopo Stati Uniti, Indonesia e Filippine. Come risultato della crescente espansione delle energie rinnovabili, la Turchia ha ottenuto il 65% della sua elettricità da risorse locali negli ultimi sette mesi ed ha cancellato $ 1,5 miliardi dalla bolletta energetica del paese. I numerosi progetti, realizzati in ambito del Programma YEKDEM (Renewable Energy Support Scheme), hanno consentito alla Turchia di compiere notevoli progressi sull'utilizzo di questa particolare risorsa, nonchè di diventare esempio per altri paesi, quali Indonesia e Kenya. Con il programma YEKDEM, le centrali geotermiche si svilupperanno anche in Anatolia centrale ed orientale e la Turchia potrà raggiungere facilmente il terzo posto nella classifica mondiale. Inoltre, la capacità geotermica può essere sfruttata per i processi di riscaldamento, essiccazione e raffreddamento, in particolare nelle coltivazioni agricole in serra. Un buon esempio è dato dal nuovo progetto di Zorlu Enerji nella centrale geotermica di Kızıldere 2, su un'area di 600 decadi situata nella provincia centrale dell'Egeo di Denizli. Il progetto, primo nel suo genere in Turchia, è condotto con un partenariato pubblico-privato e consentirà la coltivazione di circa 15.000 tonnellate di ortaggi in serra con il riscaldamento fornito dalla centrale geotermica di Kızıldere 2, contribuirendo in modo significativo allo sviluppo regionale. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale delle centrali geotermiche, l’Associazione degli investitori delle centrali geotermiche (JESDER) sta collaborando con la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e la Banca Mondiale per elaborare uno studio investigativo per valutare e ridurre l’impatto sull’ambiente causato dalle centrali geotermiche. I lavori, avviati ad aprile, dovrebbero essere completati entro la fine dell'anno.

Condividi Tweet Copia Collegamento Stampa / Salva come PDF HOMEPAGE