Zone industriali in Turchia: le aziende italiane si concentrano nella provincia di Bursa

L’Ufficio ICE di Istanbul ha elaborato uno studio informativo sulle “Zone Industriali in Turchia: incentivi ed opportunità di mercato per le imprese italiane”. Il rapporto, presentato a Milano il 13 febbraio ultimo scorso, è un utile strumento informativo per le numerose aziende italiane interessate ad individuare formule alternative all’export diretto per poter continuare a essere presenti sul mercato turco e consolidare le posizioni acquisite nel corso degli anni. In tale ottica, l’indagine si è concentrata su alcuni settori produttivi (energia, chimica, farmaceutica, meccanica strumentale, automotive e componenti) e zone industriali in varie province della Turchia sulla base di una serie di parametri quali: infrastrutture, presenza di aziende straniere, settori di produzione e vicinanza alle principali città. Dall’indagine è emerso che la provincia di Bursa, nel nordovest della Turchia, è considerata la zona più idonea per le aziende italiane del settore automotive. Infatti, la metà degli impianti dei 16 produttori italiani di autoveicoli che operano in Turchia, come Tofaş Fiat, Tiberina e Sirena, si trovano a Bursa. Tra i 18 complessi industriali di Bursa, è stata evidenziata la zona di Hasanağa. Inoltre, sempre in tale distretto sono operative 47 delle 135 società straniere che investono in Turchia. Per quanto riguarda le esportazioni italiane, in riferimento ai settori produttivi di analisi, è stato indicato quello chimico e l’area industriale selezionata è quella di Gebkim nel distretto di Gebze, nella provincia nord-occidentale di Kocaeli.

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