Cronache Economiche

25.02.2020

Progetti infrastrutturali nel 2020: Ministro turco Turhan

Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Cahit Turhan ha annunciato che nel 2020 verranno avviate le gare d’appalto per la realizzazione di importanti progetti infrastrutturali. Di particolare interesse è l’annuncio per quest’anno della gara di appalto per la costruzione del “Canale Istanbul”. Si tratta di un nuovo canale artificiale a livello del mare, lungo 45 km e largo 275 metri, che ha l’obiettivo di creare una via alternativa al traffico di navi e petroliere nell’attuale Stretto del Bosforo (uno degli stretti più trafficati al mondo con circa 42.000 navi ogni anno). Il progetto è oggetto di un rilevante dibattito in Turchia sulla sua sostenibilità ambientale. Il piano regolatore, già approvato, prevede altresì la costruzione di nuove aree residenziali antisismiche lungo il canale. Secondo i piani, il canale sarà costruito ad ovest del centro città sul lato europeo di Istanbul e la capacità di transito giornaliera sarà di 160 navi. Il costo dell’opera si aggirerà (stime governative) fra i 13 ed i 20 miliardi di dollari per una durata dei lavori di 7 anni. Un numero di aziende internazionali ed agenzie di credito avrebbero già mostrato il loro interesse verso il progetto. Rilevante è altresì la gara d’appalto per il “Grand Istanbul Tunnel”, un terzo tunnel subacqueo a tre livelli sotto lo Stretto del Bosforo con strade e passaggi ferroviari, che si integrerà con la metropolitana Yenikapı-Sefaköy. Dopo il completamento, il tunnel sarà utilizzato da 6,5 milioni di persone all’anno per viaggiare dal versante europeo a quello asiatico di Istanbul e vice versa. Il Ministro Turhan ha assicurato che i lavori sul “ponte Çanakkale 1915” o Ponte sullo Stretto dei Dardanelli continuano rapidamente. Il nuovo ponte sospeso a sudovest del Bosforo tra il Mar di Marmara ed il Mare Egeo, fa parte del progetto autostradale Çanakkale-Tekirdağ-Kinali-Balıkesir per facilitare i collegamenti con l’Europa. Le infrastrutture autostradali hanno rilevanza per lo sviluppo del paese considerato che 77 province turche sono collegate l’una all’altra tramite superstrade per una lunghezza totale di 27.181.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

L'Italia si conferma il quinto partner commerciale della Turchia nel 2019

Nel 2019, l’Italia si posiziona quale quinto partner commerciale della Turchia ed il secondo tra i Paesi europei. Secondo i dati dell'Istituto di Statistica turco, Turkstat, nel 2019 l’interscambio commerciale ha raggiunto 17,9 miliardi di dollari, con 8,6 miliardi di esportazioni italiane. Rispetto al 2018, l’interscambio si è ridotto del 9,1%. Una simile riduzione è stata registrata da tutti i principali paesi europei, anche a causa del rallentamento dell’economia turca e del deprezzamento della valuta nazionale, che ha portato la Turchia ad avere un saldo attivo nei confronti dell’Italia di 687 milioni di dollari. Le tre principali voci dell’export italiano sono macchinari ed apparecchiature meccaniche, autoveicoli trattori e parti di ricambio, e materie plastiche. Nel 2019, l’Italia si conferma quinto fornitore della Turchia dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti ed il terzo mercato di sbocco dopo Germania e Regno Unito.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

Numero record di visitatori in Turchia nel 2019: 52 milioni

Secondo i dati ufficiali dell'Istituto Statistico turco (TurkStat), la Turchia ha ospitato 51,9 milioni di visitatori nel 2019, raggiungendo un numero record, con un aumento del 13,7% rispetto all'anno precedente. Il Paese ha ospitato visitatori stranieri per l'86,2% e cittadini turchi residenti all'estero per il restante 13,8%. Secondo i dati statistici, i proventi ricavati dal turismo hanno raggiunto $ 34,5 miliardi nel 2019 rispetto a $ 29,5 miliardi nel 2018, con un aumento del 17%. La spesa media pro-capite si è attestata a $ 666 nel 2019, rispetto a $ 647 del 2018.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

Nuovo aumento dell’inflazione e riduzione del tasso d’interesse

Secondo l’Istituto di Statistica turco (TurkStat), a gennaio 2020, l’indice dei prezzi al consumo su base annuale è stato del 12,15%, in aumento rispetto all’11,84% del mese precedente. Si tratta del terzo aumento consecutivo da novembre 2019, dopo una lunga fase di riduzione dell’inflazione nell’anno precedente. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è invece aumentato dell’1,35%% a gennaio. I maggiori incrementi, su base annuale, sono stati registrati in settori quali: bevande alcooliche e tabacco (+42,21%), settore dell’istruzione e della formazione (+15,11%), beni e servizi vari (+15,01%), arredamento ed attrezzature domestiche (+14,76%), hotel, bar e ristoranti (+13,52%). Il 19 febbraio la Banca Centrale ha preso la decisione di abbassare il tasso di interesse ufficiale di 50 punti base dall'11,25 al 10,75% %. L’istituto ha giustificato la misura sulla base delle aspettative di riduzione dell’inflazione. Il tasso di inflazione annuale, che ha raggiunto un livello superiore al 25% nel 2018, è diminuito gradualmente nel corso del 2019, per poi tornare a crescere relativamente da novembre. Nella relazione della Banca Centrale sull'inflazione 2020-21, è previsto un tasso d’inflazione all'8,2% entro la fine del 2020 ed al 5,4% entro dicembre 2021. Tuttavia, è stato sottolineato che, nonostante i segnali di ripresa, gli investimenti e l'occupazione rimangono deboli, considerato che il contributo delle esportazioni nette alla crescita economica diminuisce e che la ripresa economica dovrebbe essere sostenuta con l'aiuto del processo di disinflazione in corso e del miglioramento delle condizioni finanziarie.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

Fitch conferma il rating “BB” per la Turchia con prospettive di stabilità

L'agenzia di rating Fitch ha confermato il rating "BB" per la Turchia, ed ha delineato prospettive di stabilità considerato che l’economia sta dando segnali di ritorno alla crescita, l’inflazione è diminuita dal 20% di inizio 2019, il saldo delle partite correnti è migliorato ed i rischi esterni, sebbene ancora elevati, si sono attenuati, anche per la riduzione dell'indebitamento del settore privato. L'agenzia ha previsto un'inflazione a fine 2020 del 10,5%, grazie agli aggiustamenti fiscali ed alla riduzione dei prezzi dell'energia, e del 10% a fine 2021 ed un deficit delle partite correnti dello 0,9% del PIL nel 2020 e dell'1,8% nel 2021. Per il 2021, Fitch prevede una crescita del PIL del 4% con maggiori investimenti, una certa moderazione nella crescita dei consumi privati, un minore impatto frenante delle esportazioni nette ed una stima di crescita a lungo termine al 4,3%.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

Interscambio Commerciale- Anno 2019

Il confronto fra l’anno 2019 e il 2018 mostra una contrazione del deficit commerciale della Turchia con il resto del mondo, diminuito del 43,5% da USD 55,1 miliardi a USD 31,2 miliardi. Le esportazioni sono aumentate del 2,1% passando da USD 167,9 miliardi a USD 171,5 miliardi, mentre le importazioni hanno registrato una diminuzione pari a -9,1%, passando da USD 223,0 a USD 202,7 miliardi. Nel complesso l’interscambio totale ha registrato una diminuzione pari a 4,3%, da USD 390,9 a USD 374,2 miliardi. Nei confronti della UE - principale partner commerciale della Turchia con il 40,8% dell’interscambio totale, si è passati da 164,8 miliardi USD a 152,6 milioni USD. Le importazioni dalla UE sono passate da USD 80,8 miliardi a USD 69,4 miliardi (-14,2%), mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite dello 0,9%, passando da USD 83.954 a USD 83.205 milioni. Complessivamente l’interscambio Turchia/UE è diminuito nel periodo considerato del 7,4% passando da USD 164,8 miliardi del 2018 a USD 152,6 miliardi registrati nell’anno 2019. La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con USD 33,4 miliardi di interscambio (-8,6% rispetto al 2018), di cui 17,9 miliardi di importazioni (-11,9%) e 15,4 miliardi di esportazioni (-4,3%) con un saldo negativo per la Turchia di USD 2.540 milioni; al secondo posto la Russia, con 26,3 miliardi di interscambio (3,6%), di cui 22,5 miliardi di import (2,1%) e 3,9 miliardi di export (+13,4%) e un saldo negativo per la Turchia di 18,6 miliardi di USD.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

Stabile la disoccupazione a novembre

Secondo i dati Turkstat, nel mese di novembre 2019 il tasso di disoccupazione è stato del 13,3% contro il 13,4% di ottobre. Rispetto allo stesso periodo del 2018, le persone occupate sono state circa 28,17 milioni, mentre i disoccupati di età pari o superiore ai 15 anni hanno raggiunto 4,308 milioni di persone (+327.000 unità). La disoccupazione giovanile (15-24 anni) si è attestata al 24,5% (+0,9%), mentre la disoccupazione (15-64 anni) è stata del 15,5% (+1%). Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è stato del 52,5% (-0,5% su base annua), di cui il 33,9% di donne (-0,2% rispetto all'anno precedente). Il Nuovo Programma Economico, indica l’obiettivo di un tasso di disoccupazione del 12,9% nel 2021 e del 9,8% nel 2022.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

Stabile consumo di gas naturale nel 2020

L’Autorità di regolamentazione del mercato dell’energia della Turchia (EMRA) stima nel 2020 un consumo di gas naturale di 52,02 miliardi di metri cubi, rispetto ai circa 52,13 miliardi previsti per il 2019. Nel 2018 il Paese ha consumato quasi 49,32 miliardi di mc di gas naturale rispetto ai 54,52 miliardi previsti nell’anno. L’obiettivo della Turchia è quello di diminuire la dipendenza dai prodotti importati, inclusi petrolio e gas per l'approvvigionamento energetico, ed aumentare nel contempo la quota di energia da fonti locali e rinnovabili nel suo mix energetico.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

Incentivi per l’energia solare

Secondo il capo della Turkish Solar Industry Industry Association (GENSED), Halil Demirdağ, l'energia solare è una fonte di energia chiave per mitigare gli alti costi del gas importato dalla Turchia per il consumo di energia domestica. I costi di importazione sono visti come sostanziali sul bilancio energetico del Paese e, pertanto, il Paese si sta concentrando pesantemente sugli investimenti nelle energie rinnovabili ed in particolare nel solare con costi finanziari inferiori. L'attuale capacità solare installata in Turchia è di circa 6.000 MW, ma Demirdağ ritiene che quest'anno supererà i 10.000 MW. La capacità globale installata in energia solare ha recentemente superato i 500.000 MW, di cui oltre l'80% negli ultimi cinque anni. Attraverso il sistema di sostegno alle energie rinnovabili (YEKDEM), la Turchia ha ricevuto a gennaio incentivi per circa 2,83 miliardi di lire turche (circa $ 466 milioni) per impianti di energia rinnovabile come eolico, idroelettrico, geotermico, biomassa e solare. Lo schema, avviato nel 2011, supporta centrali eoliche ed idroelettriche al costo di 0,073 dollari a kilowattora (kWh), impianti geotermici a 0,105 $ kWh ed impianti solari e biomassa a 0,133 kWh $. A gennaio, nell'ambito di YEKDEM, un totale di 817 strutture, con una capacità installata di 21.049 megawatt, ha beneficiato di sostegno finanziario.

CONTINUA A LEGGERE

25.02.2020

Aumento degli investimenti nelle start-up turche

Il 2019 è stato un anno produttivo e di successo per 92 startup turche per investimenti effettuati pari a $ 101,7 milioni, in aumento del 62% rispetto all’anno precedente. Nel 2019, la startup Getir, che offre servizi di consegna rapida di beni di largo consumo, ha registrato il più grande investimento assicurando $ 38 milioni da un gruppo di investitori di Silicon Valley. Attualmente si contano circa 550 startup ed il Governo, nel sostenere l’ecosistema delle startup in Turchia con prospettive di maggiori investimenti, segue politiche imprenditoriali ed offre diversi programmi per consentire la creazione e la crescita delle startup affinché possano diventare ancora più competitive a livello globale. Le principali organizzazioni statali che supportano continuamente startup ed investitori sono: Ministero del Tesoro e delle Finanze, Ministero della Scienza, dell'Industria e della Tecnologia, Organizzazione per lo Sviluppo delle Piccole e Medie Imprese di Turchia (KOSGEB), Consiglio di Ricerca Scientifica e Tecnologica della Turchia (TUBITAK), Agenzie di sviluppo regionale.

CONTINUA A LEGGERE