Cronache Economiche

09.12.2019

Ritorno alla crescita nel terzo trimestre 2019

Il terzo trimestre del 2019 ha evidenziato una primo segnale di ripresa dell’economia turca dalla recessione. Secondo i dati dell’Ente di Statistica turco, l’output è stato del più 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2018 come effetto dell’espansione, mentre nel precedente trimestre l’economia si era contratta dell’1,6%. Il PIL destagionalizzato e corretto per il calendario è aumentato dello 0,4% su base trimestrale. İl ritorno alla crescita è legato all’incremento nei settori agricolo (+3,8%) ed industriale (+1,6%). Il comparto edile, che un tempo era un fattore chiave dell'economia turca, ha subito invece una contrazione annua del 7,8%. La Turchia ha subito la sua prima recessione dopo una dolorosa crisi valutaria che ha colpito il paese nell'estate del 2018, che ha svalutato di quasi il 30% la valuta nazionale. La contrazione è stata fin qui più breve di quanto molti analisti si aspettassero anche grazie al ricorso allo stimolo fiscale ed ai prestiti delle banche statali per riavviare la crescita. Il Paese deve comunque affrontare molte sfide per tornare alla rapida crescita degli anni passati: il notevole indebitamento nel settore delle imprese del paese, che ha attenuato gli investimenti, l’elevata inflazione ed il deficit delle partite correnti. Secondo dichiarazioni del Ministro del Tesoro e delle Finanze Berat Albayrak, per raggiungere l’ambizioso obiettivo di crescita del 5% nel 2020, gli sforzi si dovranno concentrare sull'incremento del valore aggiunto industriale, sull'accelerazione della ripresa degli investimenti e sul rafforzamento dei settori incentrati sulla produzione e sull'occupazione.

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09.12.2019

Inagurazione del TANAP alla presenza del Sottosegretario Ivan Scalfarotto

Lo scorso 30 novembre ha avuto luogo nella città turca di Ipsala, vicino al confine con la Grecia, alla presenza dei Presidenti di Turchia ed Azerbaigian, Recep Tayyip Erdoğan ed Ilham Aliyev, e del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri italiano Ivan Scalfarotto, la cerimonia ufficiale di inaugurazione del collegamento europeo del gasdotto TANAP. L’infrastruttura fa parte del “Southern Gas Corridor (SGC), realizzato per trasportare gas naturale dai giacimenti in Azerbaijan attraverso Georgia, Turchia, Grecia e Albania fino in Puglia, attraverso il Trans Adriatic Pipeline (TAP). L'inizio delle consegne commerciali di gas azero in Europa tramite SGC è previsto nel 2020. Riferendosi a TANAP, lanciato a giugno 2018 come spina dorsale del progetto multinazionale Southern Gas Corridor (SGC), Erdoğan ha elogiato il completamento del progetto, sottolineandone il contributo allo sviluppo regionale ed alla stabilità. Soprannominata la "via della seta" dell'energia, sia TANAP che TAP fanno parte del Southern Gas Corridor (SGC) da 8,5 miliardi di dollari, un progetto multinazionale di gasdotto supportato dalla Commissione Europea e finanziato dalla Banca Mondiale, Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo (BERS) e Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB). Il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri italiano, Ivan Scalfarotto, ha sottolineato che il “Souther Corridor”, di cui il TAP è il terminale, rappresenta un'opera strategica per l'Italia e per l'Europa, in linea con una strategia di diversificazione sia delle fonti energetiche che delle rotte, e che la Trans Adriatic Pipeline è importante per una politica di cooperazione con i Paesi partner nell'area dei Balcani e della regione del Mediterraneo. Inoltre, il Sottosegretario Scalfarotto ha aggiunto che il gas naturale rappresenta una fonte essenziale per assicurare, ad un Paese manifatturiero come l'Italia, un approvvigionamento energetico in linea con le esigenze del nostro comparto produttivo, nel pieno rispetto dell'impegno per una progressiva decarbonizzazione e riduzione delle emissioni di CO2.

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09.12.2019

Fitch e Moody’s rivedono le prospettive di crescita del Paese

L'agenzia di rating Fitch ha rielaborato le prospettive di crescita economica della Turchia da "negativo" a "stabile" con un rating a "BB-". Fitch ha anche rivisto le stime di sviluppo del PIL per il 2019 allo 0,3% ed ha mantenuto quelle per il 2020 al 3,1% e per il 2021 al 3,6%. La Turchia ha continuato a compiere progressi nel riequilibrio e nella stabilizzazione della sua economia, portando ad un allentamento dei rischi al ribasso dalla precedente revisione di luglio. Secondo gli analisti di Fitch, il saldo delle partite correnti è migliorato, le riserve valutarie sono aumentate, la crescita economica è continuata, l'inflazione è diminuita e la lira ha resistito nonostante i grandi tagli dei tassi di interesse, sostenuta da condizioni di finanziamento globali più favorevoli e dal recente annuncio degli Stati Uniti sulla rimozione delle sanzioni relative alla Siria. Secondo Fitch, la Turchia potrebbe raggiungere una maggiore stabilità nel 2020, in quanto si prevede che la ripresa ed il riequilibrio dell'economia continuino con il rafforzamento della crescita, l'inflazione sia in calo ed il disavanzo delle partite correnti sia contenuto. Tuttavia, i rischi rimangono: la debole credibilità della politica monetaria, i rischi politici e geopolitici e le sanzioni potrebbero accrescere la volatilità dei prezzi, sebbene la politica dei tassi di interesse globale dovrebbe mantenere favorevoli le condizioni di finanziamento esterno. Anche l'agenzia di rating Moody's ha rivisto le previsioni di crescita economica della Turchia allo 0,2% per il 2019 ed al 3% per il 2020, citando la ripresa economica del paese. Nel suo Global Macro Outlook 2020-21, Moody's indica l'espansione della disponibilità di credito da parte delle banche turche che ha contribuito a mitigare la gravità della recessione economica, rafforzando la fiducia ed incoraggiando l'attività in settori selezionati. L'agenzia ha anche avvertito che i rischi geopolitici, i rapporti tesi con le operazioni di sicurezza degli Stati Uniti e della Turchia in Siria, potrebbero porre minacce alla stabilità economica. Il rapporto ha inoltre messo in guardia sul fatto che l'obiettivo di crescita ufficiale del Governo del 5% tra il 2020 ed il 2022, significativamente superiore alle previsioni dell'agenzia, potrebbe portare ad un surriscaldamento, ad ampliare i disavanzi delle partite correnti e ad esercitare pressioni sull'inflazione. Le stime della crescita economica sono state inoltre riviste a settembre dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Il rapporto del FMI afferma che l'economia turca potrebbe registrare una crescita dello 0,25%, invertendo le precedenti previsioni di una contrazione del 2,5%, mentre l'OCSE ha rivisto le previsioni del 2019 allo 0,3% dalla contrazione del 2,9%.

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09.12.2019

L'Italia si conferma il quinto partner commerciale della Turchia

Nei primi dieci mesi del 2019, l’Italia si è confermata il quinto partner commerciale della Turchia ed il secondo tra i Paesi europei. Secondo i dati dell'Istituto di Statistica turco, Turkstat, da gennaio ad ottobre, l’interscambio commerciale ha raggiunto 14,8 miliardi di dollari, con 7,1 miliardi di esportazioni italiane. Rispetto allo stesso periodo del 2018, l’interscambio si è ridotto del 10,5%. Una simile riduzione è stata registrata da tutti i principali paesi europei, anche a causa del rallentamento dell’economia turca e del deprezzamento della valuta nazionale, che ha portato la Turchia ad avere un saldo attivo di 675 milioni di dollari. Le principali voci dell’export italiano sono macchinari ed apparecchiature meccaniche, materie plastiche, autoveicoli, trattori e parti di ricambio e macchinari di precisione. Nel mese di ottobre 2019, l’Italia si conferma quinto fornitore della Turchia dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti e il terzo cliente dopo Germania e Regno Unito.

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09.12.2019

Nuovo aumento del tasso d’inflazione a novembre 2019

Secondo l’Istituto di Statistica turco (TurkStat), a novembre l’indice dei prezzi al consumo su base annuale è stato del 10,56%, in aumento rispetto all’8,55% del mese precedente. Si tratta di una significativa inversione di tendenza rispetto alla riduzione dell’inflazione sperimentata negli scorsi mesi. I maggiori incrementi, su base annuale, sono stati registrati nei settori seguenti: bevande alcooliche e tabacco (+43,35%), istruzione (+14,35%), beni e servizi vari (+14,03%), settore sanitario (+13,85%), hotel, bar e ristoranti (+13,07%). Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è invece aumentato dello 0,38% ed i maggiori aumenti hanno interessato il settore abbigliamento e calzature (+2,69%), mentre sono fortemente diminuiti i beni e servizi vari con 0,44%. Il tasso di inflazione a novembre è stabilito al 10,56% ed a fine anno è previsto possa raggiungere il 12%. Come indicato nel Nuovo Programma Economico annunciato dal Governo lo scorso settembre per il 2020-2022, l’obiettivo di inflazione è definito al 12% per il 2019, all’8,5% per il 2020 ed al 6% per il 2021.

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09.12.2019

Interscambio Commerciale Gennaio - Ottobre 2019

Il confronto fra l’anno 2019 e il 2018 mostra una contrazione del deficit commerciale della Turchia con il resto del mondo, diminuito del 52,5% da USD 51,7 miliardi a USD 24,5 miliardi. Le esportazioni sono aumentate del 2,0% passando da USD 138,6 miliardi a USD 141,4 miliardi, mentre le importazioni hanno registrato una diminuzione pari a -12,8%, passando da USD 190,3 a USD 165,9 miliardi. Nel complesso l’interscambio totale ha registrato una diminuzione pari a 6,6%, da USD 328,9 a USD 307,4 miliardi. Nei confronti della UE - principale partner commerciale della Turchia con il 40,9% dell’interscambio totale, si è passati da 628 milioni USD a 13.295 milioni USD. Le importazioni dalla UE sono passate da USD 69,1 miliardi a USD 56,1 miliardi (-18,8%), mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite dello 0,4%, passando da USD 69.732 a USD 69.426 milioni. Complessivamente l’interscambio Turchia/UE è diminuito nel periodo considerato del 9,6% passando da USD 138,8 miliardi del 2018 a USD 125,6 miliardi registrati nell’anno 2019. La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con USD 27,3 miliardi di interscambio (-10,8% rispetto al 2018), di cui 14,5 miliardi di importazioni (-15,4%) e 12,8 miliardi di esportazioni (-5,0%) con un saldo negativo per la Turchia di USD 1.638 milioni; al secondo posto la Russia, con 21,4 miliardi di interscambio (0,8%), di cui 18,3 miliardi di import (-0,8%) e 3,1 miliardi di export (+11,2%) e un saldo negativo per la Turchia di 15,2 miliardi di USD.

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09.12.2019

Tasso di disoccupazione in aumento ad agosto 2019

Secondo i dati Turkstat, nel mese di agosto 2019 il tasso di disoccupazione è salito al 14%, con un aumento del 2,9% su base annua. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il numero di persone disoccupate (dai 15 anni) è aumentato a 980.000 unità e ha raggiunto i 4,65 milioni. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) si è attestata al 27,4% (+6,6% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno). La disoccupazione (15-64 anni) è stata del 14,3% (+2,9%). Il numero delle persone occupate, è diminuito a 789.000 unità e ha raggiunto i 28,5 milioni (tasso di occupazione del 46,3%). Per quanto riguarda la distribuzione della forza lavoro per settori, le persone occupate nel settore agricolo hanno rappresentato il 19,6%, nell’industria il 19,5%, nell’edilizia il 5,5% e nei servizi il 55,4%. Il tasso di partecipazione della forza lavoro è stato del 53,9% (-0,4% su base annua), di cui il 73,2% uomini (-0,9% su base annua) ed il 35% donne (+0,1% su base annua), mentre la popolazione attiva ha raggiunto i 32,8 milioni.

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09.12.2019

Istanbul diventerà un centro per il turismo crocieristico

Secondo recenti dichiarazioni del Ministro turco dei Trasporti e delle Infrastrutture, Cahit Turhan, Istanbul sarà il punto di partenza e di arrivo per il turismo crocieristico dopo che il Yenikapi Cruise Port diventerà presto operativo. Nessuna indicazione sulla data esatta del lancio, ma la gara d'appalto per il progetto sarà completata il prossimo anno. Il ritorno delle navi crociere è ritenuto essenziale per il definitivo rilancio del turismo in Turchia, che già lo scorso anno ha fatto segnare nuovi record, anche grazie alla svalutazione della lira turca, ma deve ancora recuperare le presenze di visitatori europei rispetto al periodo precedente al 2015. Tale settore è cresciuto in media del 23% su base annuale dal 2003 al 2009 e l’obiettivo è quello di raggiungere i 3 milioni di passeggeri in crociera. Entro ottobre sono attese nella metropoli sul Bosforo una quarantina di navi, che secondo le previsioni degli esperti del settore dovrebbero raddoppiare il prossimo anno. Diversi progetti per l'ampliamento o la creazione di nuovi porti dedicati sono inoltre in fase di realizzazione. Msc Crociere è pronta a tornare in Turchia, una delle due destinazioni storicamente al top nel Mediterraneo, a partire dalla stagione 2021.

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09.12.2019

Turchia: primo satellite per comunicazioni previsto per il 2022

Secondo dichiarazioni del Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, rese ad Istanbul in occasione del Summit Visionary'19 organizzato il 27 novembre dall’Associazione degli industriali e degli imprenditori indipendenti (MUSIAD), il primo satellite per comunicazioni di produzione turca, il Turksat 6A, sarà operativo entro il 2022, grazie all’istituzione dell’Agenzia spaziale turca. Il satellite Turksat 6A è stato sviluppato dal centro di assemblaggio, integrazione e test [AIT] di Spacecraft ad Ankara. Erdoğan ha aggiunto che la Turchia, nell’ambito della “Digital Trasformation”, ha anche istituito un ufficio di trasformazione digitale sotto la Presidenza e ha realizzato progetti in settori come la sicurezza informatica, il software nazionale, la protezione delle infrastrutture critiche, i big data e l'intelligenza artificiale.

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