Cronache Economiche

10.06.2024

Oltre duemila persone hanno preso parte lo scorso 31 maggio, nei giardini dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara, alla Festa della Repubblica ospitata dall’Ambasciatore Giorgio Marrapodi

Nel complesso architettonico progettato negli anni ’30 dall’architetto Caccia Dominioni si sono raccolti attorno alla bandiera italiana numerosi rappresentanti turchi, tra cui una nutrita delegazione della Grande Assemblea Nazionale, oltre ad esponenti di altissimo profilo del mondo economico, accademico, culturale e della stampa.

Una cerimonia nel segno dell’enogastronomia, del design, della meccanica e dell’industria italiana, declinati attraverso innovazione e stile: queste le coordinate dello sforzo promozionale profuso dai 40 sponsor presenti, tra cui le maggiori aziende impegnate quotidianamente nel rafforzamento del legame economico tra i due Paesi. A ciascun sostenitore è stata dedicata una targa al termine del segmento istituzionale.

Rivolgendosi agli ospiti, l’Ambasciatore Marrapodi ha sottolineato il delicato momento vissuto dal sistema internazionale - tra sfide epocali e incertezza - riaffermando il chiaro impegno dell’Italia a garantirne la stabilità, anche attraverso la Presidenza G7 e grazie al coinvolgimento di partner come la Turchia. Il Vice Ministro degli Esteri Mehmet Kemal Bozay ha rimarcato da parte sua il forte legame che unisce le due Nazioni e lodato l’eccezionale rapporto bilaterale, su cui i due Leader, nella ultima telefonata di pochi giorni fa, hanno ribadito il comune interesse a investire.

I partecipanti (in numeri record) hanno potuto apprezzare prodotti italiani famosi in tutta la Turchia e visitare, nei locali interni della Residenza, una mostra di giovani artisti dedicata a esaltare e valorizzare il patrimonio immobiliare dello Stato italiano in Turchia, tra Palazzo di Venezia a Istanbul e il compound ad Ankara. Protagonisti dei segmenti musicali, anche in occasione di un concerto tenutosi la sera precedente all’evento presso il Teatro dell’Opera di Ankara, i solisti vincitori del Concorso lirico “Tullio Serafin”, direttamente dal Festival Vicenza in Lirica.

Il successo dell’evento è stato reso possibile anche grazie al fondamentale contributo di tutti gli sponsor di questa edizione, qui di seguito elencati, che ringraziamo nuovamente per il supporto:

Grande anche il successo delle Feste nazionali organizzate dal Consolato Generale a Istanbul e dal Consolato a Izmir, dove si è registrata una presenza numerosa di importanti esponenti della comunità diplomatica, imprenditoriale, della cultura e della collettività italiana. Elevato il numero anche in questo caso degli sponsor commerciali che hanno deciso di sostenere l’organizzazione delle celebrazioni, contribuendo a realizzare così degli eventi di grande successo e di promozione delle eccellenze italiane in Turchia.

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10.06.2024

“Meetürkitaly”. La lotta al cambiamento climatico nel Mediterraneo

L’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha ospitato lo scorso 13 maggio a Istanbul nella prestigiosa Residenza di Palazzo di Venezia, il Segretario Generale Aggiunto dell'Unione per il Mediterraneo, Grammenos Mastrojeni, e la Professoressa di Sociologia dell'Università di Scienze Sociali di Ankara Şebnem Akçapar per il nuovo appuntamento di “Meetürkitaly”.

L’evento, dedicato alla lotta al cambiamento climatico nel Mediterraneo, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), è stato moderato da Armando Guastella, Associate Partner di Bain & Company. L’incontro, il terzo del 2024 dell’originale formato di incontri di Meetürkitaly, ha rappresentato l’occasione per presentare le sfide e le opportunità che uniscono Italia e Turchia nella tutela del Mar Mediterraneo nella lotta ai cambiamenti climatici.

L’Ambasciatore Marrapodi, nell’introdurre la serata, ha ricordato come la tutela del Mediterraneo contro il cambiamento climatico rappresenti una sfida e un'opportunità che uniscono Italia e Turchia. "L'Italia su questo tema è in prima linea: basti pensare agli sforzi che hanno permesso nel 2023 di ridurre le emissioni di gas serra del 6,2% rispetto all'anno precedente nel nostro Paese", ha poi concluso l’Ambasciatore Marrapodi.

Nei loro interventi i relatori Mastrojeni e Akçapar hanno evidenziato le conseguenze sociali ed economiche che il cambiamento climatico comporta nella regione mediterranea, sottolineando come la cooperazione ad ogni livello rappresenti lo strumento più importante ed efficace per farvi fronte.

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10.06.2024

TASSO DI INFLAZIONE. I dati dell’Istat turco a maggio 2024

I dati pubblicati lo scorso 3 giugno da Turkstat certificano che l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) è cresciuta a maggio del 3,37% rispetto al mese precedente passando dal 69,80 al 75,45% su base annua.

Tra gli aumenti più significativi vi sono i prezzi per le spese per l’istruzione (+104,80%), l’edilizia abitativa (+93,21%), la ristorazione e hotel (+92,94%) e le bevande alcoliche e tabacco (+86,48%).

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10.06.2024

TASSO DI RIFERIMENTO. La Banca Centrale turca (BCRT) mantiene invariato il tasso di interesse al 50%

Il 23 maggio scorso, la BCRT ha comunicato il mantenimento del tasso di interesse al 50% per il secondo mese consecutivo.

Decisione in linea con l’attuale politica monetaria macroprudenziale del Governatore Karahan che ha ritenuto ancora elevata, seppure in leggero calo nel mese di aprile scorso, la tendenza dell’inflazione mensile, optando per il mantenimento del tasso al 50%.

Il Comitato di Politica Monetaria della BCRT ha registrato un rallentamento della domanda interna mentre le importazioni di beni di consumo sono aumentate mitigando il miglioramento del deficit delle partite correnti, si legge nel comunicato del Comitato.

La BCRT nella seduta del 23 maggio scorso ha introdotto nuove misure per contrastare l’eccesso di liquidità nel sistema finanziario e frenare i prestiti in valuta estera degli istituti di credito turchi. La BCRT ha anche aumentato i coefficienti di riserva obbligatoria per i conti correnti indicizzati al cambio con protezione a carico dello Stato (FX-protected deposit) al fine di incentivare i depositi in lire turche.

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10.06.2024

PIL. Il primo trimestre del 2024 fa segnare un tasso di crescita del +5,7%, tra i più al mondo dall’inizio dell’anno

Il 31 maggio TUIK, l’Istat turco, ha reso noto il tasso di crescita del Paese che si è attestato al +5,7% nei primi tre mesi dell’anno rispetto ai mesi gennaio-marzo del 2023.

Nel dettaglio, l’attività in Turchia è aumentata dell'11,1% nelle costruzioni, del 5,5% nell'information technology, del 4,9% nell'industria, del 4,6% nell'agricoltura, e del 4,3% nei servizi. L’attività è invece cresciuta meno rapidamente nella PA e nelle attività immobiliari, finanziarie e assicurative.

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10.06.2024

LA BILANCIA DEI PAGAMENTI A MARZO 2024

Secondo i dati ufficiali resi noti dalla Banca Centrale (BCRT) lo scorso 17 maggio, la Turchia ha registrato lo scorso marzo un deficit di conto corrente (CAD) di USD 4,5 mld. Il CAD su dodici mesi ha continuato a ridursi seppur ad un ritmo inferiore rispetto al febbraio, mese in cui toccò il suo livello più basso degli ultimi venti mesi, attestandosi a marzo 2024 a USD 31,2 mld.

Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente della bilancia dei pagamenti turca avrebbe realizzato un avanzo di USD 782 mln rispetto agli USD 594 dell’analogo mese dell’anno passato.

Gli afflussi della voce “servizi” hanno fatto registrare un avanzo netto di USD 2,2 mld; nell’ambito di tale voce, i viaggi per turismo hanno totalizzato un surplus di USD 2,1 mld.

Nel mese di marzo 2024, gli scambi di merci e servizi hanno registrato un deficit di USD 5,5 mld rispetto al disavanzo commerciale del febbraio 2023 pari a USD 6,4 mld. Questa tendenza indica che il rapporto tra il deficit delle partite correnti e prodotto interno lordo potrebbe essere inferiore al 2,5% entro la fine del 2024.

Il “Medium-Term Economic Programm” (OVP), che copre gli anni 2024-2026, stima un CAD per il 2024 a USD 34,7 mld.

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10.06.2024

I FLUSSI IDE. I dati YASED sul primo trimestre del 2024

Secondo i dati diffusi il 13 maggio scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE nel primo trimestre del 2024 è stato pari a USD 1,5 mld; afflussi che hanno rappresentato il 14% del deficit di parte corrente pari a USD 10,8 mld.

Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 1,218 mld in capitale azionario, USD 796 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 112 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 424 mln.

Nei mesi gennaio-marzo 2024, con una quota pari al 58% del totale degli IDE, i Paesi UE complessivamente considerati si sono confermati i principali investitori in Turchia.

Per quanto riguarda i singoli Paesi, al primo posto si piazza l’Olanda (25% del totale degli IDE) seguita da Stati Uniti (21%) e Germania (12%). Nel primo trimestre del 2024 l’Italia si colloca al settimo posto con una quota sul totale dei flussi IDE in Turchia pari al 4% preceduta da Regno Unito e Spagna.

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10.06.2024

COMMERCIO ESTERO DELLA TURCHIA nei primi quattro mesi del 2024. L’ultimo report Turkstat-Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi il 30 maggio scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi quattro mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 82,8 mld e USD 113,1 mld. In rapporto allo stesso intervallo in esame del 2023, per le prime si è registrata una crescita del 2,7% per le seconde l’aumento è stato del 4%.

Nei mesi gennaio-aprile 2024 è stato riportato un deficit complessivo di USD 30,3 mld, in diminuzione del 30,5% se comparato agli analoghi mesi del 2023.

A livello geografico, nel quadrimestre in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 6,7 mld), USA (USD 4,9 mld), Regno Unito (USD 4,4 mld), Italia (USD 4,3 mld) e Iraq (USD 4,2 mld).

Relativamente alle importazioni, a gennaio-aprile 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 15,3 mld), Cina (USD 13,9 mld), Germania (USD 8,5 mld), Italia (USD 6,6 mld) e Stati Uniti (USD 5,4 mld).

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10.06.2024

I DATI SULLA DISOCCUPAZIONE. Il tasso in Turchia si attesta all’8,7% nei primi tre mesi del 2024

Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, il 17 maggio, ha reso noto che nel primo trimestre del 2024, la disoccupazione nel Paese si è attestata all’8,7%, pari a 3.105.000 persone, mostrando una leggera flessione dello 0,1% sui mesi gennaio-marzo 2023.

In termini di distribuzione di genere, a fronte di una disoccupazione maschile al 7,2%, quella femminile è risultata all’11,7%. Nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, il dato si è attestato al 15,6% (12,8% tra gli uomini e 20,9% tra le donne), in diminuzione dello 0,4% rispetto al primo trimestre dell’anno passato.

Nell’intervallo in osservazione, si è registrato un tasso di occupazione generale al 49,3% (66,6% per gli uomini e 32,4% per le donne). Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 54,1% (35,5 milioni di persone), con un leggero aumento dello 0,8%.

L'orario di lavoro settimanale effettivo medio destagionalizzato è stato di 43,5 ore lavorate (-0,4% sul primo trimestre del 2023).

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10.06.2024

INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA nei primi quattro mesi del 2024. I dati di ICE-Agenzia

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi quattro mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 10,9 mld, ha registrato un incremento del 23,1% rispetto a gennaio-aprile 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 39,9% (USD 6,6 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 5,2% e si sono attestate a USD 4,3 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 2,3 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quarto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Russia, Cina e Germania) e il quarto cliente (dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,9% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5,2% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 15,2 mld) e seguita da Parigi (USD 7,5 mld) e Madrid (USD 6,2 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi quattro mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (+383,9%); in calo, invece, l’export di “materie plastiche” (-13,6%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export è stata delle quella delle “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (USD 1,3 mld), voce che scavalca i “macchinari e apparecchiature meccaniche”, ancora in calo del 5.7% rispetto ai primi quattro mesi del 2023, con un valore di USD 786,3 mln.

La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento della voce “frutta commestibili, scorze di agrumi o meloni” (+44,4%) e di quella relativa a “ferro e acciaio” (+40,4%); in calo gli acquisti italiani di “rame” e articoli in rame” (-22,9%) e degli “indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia” che si sono contratti del 19,9%; gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,01 mld.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Germania sono diminuite del 2,3% mentre quelle della Francia sono cresciute del 13,7%; l’export britannico ha registrato un aumento del 4,8%.

Nel periodo in osservazione, nel confronto con i principali Paesi fornitori della Turchia, l’aumento delle esportazioni dell’Italia (+39,9%) è nettamente superiore agli incrementi fatti registrare da Stati Uniti (+14,2%) e Francia (+13,7%). l’Italia guadagna inoltre quote importanti nei confronti dei nostri tre principali concorrenti dell’UE.

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10.06.2024

IMMOBILIARE. I dati Turkstat ad aprile 2024 e nei primi quattro mesi

Turkstat, il 17 maggio scorso, ha certificato una contrazione del mercato immobiliare turco, con 75.569 contratti di compravendita registrati nel mese di aprile 2024, ma con una diminuzione dell’11,8% di immobili venduti rispetto all’analogo mese del 2023. Se si considerano i primi quattro mesi del 2024 la contrazione è stata del 3,7% (355.173 trasferimenti di proprietà) rispetto al dato di gennaio-aprile 2023.

Nel mese di aprile 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, è continuato il calo generalizzato degli acquisti con finanziamento (-67,5%); gli acquisti di alloggi nuovi e di seconda mano hanno fatto registrare decrementi rispettivamente del 10,6% e del 12,3%; gli acquisti nei mesi gennaio-aprile 2024 se confrontati con i primi quattro mesi dello scorso anno mostrano, per i primi una crescita dell’1,3%, per i secondi un calo del 5,9%.

Compravendite immobiliari in Turchia nel mese di aprile 2024

Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di aprile, sono stati pari a 1.272 e si sono ridotti del 50,3% rispetto allo stesso mese del 2023. Nei primi quattro mesi il calo è stato del 48,4% con 6.067 unità vendute.

Ad aprile 2024, i cittadini russi, con 293 immobili, si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da iraniani e ucraini.

Sempre nel mese in osservazione, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute si è collocato a Istanbul (12.404 unità), Ankara (6.272 unità) e Antalya (4.427 unità).

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10.06.2024

TURISMO. I dati del Ministero della Cultura e del Turismo nei primi quattro mesi del 2024

La Turchia ha accolto nei primi quattro mesi del 2024, 10,6 milioni di stranieri secondo i dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 24 maggio con un incremento dell’11,75% sull’analogo periodo del 2023.

Nei mesi gennaio-marzo 2024, Istanbul ha accolto il 49% dei visitatori stranieri, pari a 5.240.000, seguita da Antalya (1.840.000) 16.89%) e Edirne (1.230.000).

In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti tedeschi si sono collocati al primo posto (1.122.930), seguiti da russi (1.078.294) e iraniani (946.437). In aumento le presenze di bulgari (+7,5%) e di inglesi (+24%).

Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nei mesi gennaio-aprile 2024 sono stati invece 143 mila (1,34% sul totale) con un aumento di circa il 30% rispetto all’analogo intervallo del 2023.

La Turchia punta ad una presenza pari a 60 milioni di visitatori stranieri a fine 2024 con entrate che potrebbero arrivare a USD 60 mld.

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10.06.2024

SETTORE AUTOMOBILISTICO. I dati di aprile 2024 dell’“Automotive Manufacturers Association” (OSD)

Le statistiche realizzate lo scorso mese di maggio dall' “Automotive Manufacturers Association” (OSD) sulla produzione di auto in Turchia certificano una contrazione ad aprile del 13,2% rispetto all’analogo mese del 2023 dovuta in gran parte alle lunghe festività di “Eid al-Fitr”.

Ad aprile, infatti, le case automobilistiche locali hanno prodotto 97.877 veicoli rispetto ai 112.733 dell'aprile scorso anno. Sempre secondo il rapporto dell’OSD, nel mese in osservazione sono stati venduti nel mercato locale circa 102 mila veicoli con una diminuzione del 22,5%.

Nell’intervallo di tempo gennaio-aprile 2024, l’industria automobilistica locale ha prodotto un totale di 474.947 veicoli.

Ha fatto molto meglio il settore dell’elettrico: secondo l’Automotive Distributors and Mobility Association (ODMD), le vendite nel 2023 hanno raggiunto il record di 65.562 unità (6,8% delle vendite totali di auto in Turchia); nei primi quattro mesi del 2024 l’aumento è stato del 270% (20.250 unità vendute) grazie al marchio locale Togg e all’ingresso nel mercato turco di nuovi attori come Tesla e BYD.

Secondo l’Associazione turca dei produttori di parti e componenti automobilistici (TAYSAD) la Turchia esporta circa il 70% della sua produzione di automobili nell'Europa occidentale.

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10.06.2024

RISERVE VALUTARIE. Mehmet Şimşek: “la BCRT sta ricostituendo le riserve in valuta”

“La Turchia ha accumulato riserve valutarie senza precedenti in un contesto di crescente fiducia mostrata dagli investitori internazionali nei confronti delle nostre politiche economiche” - ha dichiarato lo scorso 21 maggio il Ministro delle finanze turco Mehmet Şimşek.

Le riserve internazionali lorde della Banca Centrale (CBRT) si sono infatti attestate a maggio scorso a USD 140 mld rispetto agli USD 97 mld dell’analogo mese del 2023 grazie all’aumento delle riserve aure e di quelle valutarie. Allo stesso tempo le riserve valutarie nette hanno raggiunto lo scorso 24 maggio i 40,35 miliardi di dollari, il livello più alto da gennaio 2020.

“Il disavanzo delle partite correnti della Turchia sta diminuendo” - il deficit è passato dagli USD 57 mld del 2023 a USD 31,2 mld del marzo scorso - “la lira turca è più attraente, e non vi è alcuna ragione significativa per il suo deprezzamento; ciò favorirà il processo di disinflazione che attendiamo nei prossimi mesi" - ha poi aggiunto Şimşek.

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10.06.2024

GAS NATURALE LIQUEFATTO: il colosso turco dell’energia “BOTAŞ” firma un accordo con la controparte americana “ExxonMobil” per l’importazione in Turchia di LNG

Il 9 maggio 2024 il colosso turco dell’energia BOTAŞ e l’americana ExxonMobil hanno concluso un accordo decennale per l’importazione di 3,45 bcm di GNL; la quota degli Stati Uniti del mercato energico turco nel 2023 è salita al 7% dallo 0,53 del 2016 ed è destinata ad aumentare considerevolmente nei prossimi anni.

L’accordo potrebbe rafforzare l’ambizione della Turchia di diventare un “hub energetico regionale”, in grado di rifornire le industrie energivore dei Paesi dell’Europa occidentale e al contempo diversificare il fabbisogno interno affrancandosi dalle importazioni di gas russo e accrescere la propria sicurezza energetica.

Gli Stati Uniti nel 2016 avevano una quota del mercato energico turco ferma al 0,53% salita al 7% nel 2023 e destinata ad aumentare considerevolmente per via dell’accordo BOTAŞ-ExxonMobil.

La Turchia è interessata ad ampliare la platea di fornitori di GNL ma anche a potenziare i suoi rigassificatori nella prospettiva non solo dell'utilizzo a fini domestici ma anche della commercializzazione. Ne sono una dimostrazione gli accordi di commercializzazione del GNL conclusi recentemente anche con la Bulgaria (accordo tra BOTAŞ e Bulgargaz).

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10.06.2024

GAS NATURALE. Turchia e Azerbaijan firmano un accordo per aumentare i flussi di gas naturale

Il 14 maggio scorso il Ministro dell'Energia e delle Risorse naturali Alparslan Bayraktar e il Ministro dell'Economia dell'Azerbaigian Mikayıl Jabbarov hanno finalizzato ad Istanbul un accordo di cooperazione che prevede, entro il 2030, la realizzazione di nuovi gasdotti che dovrebbero aumentare i flussi di gas dal Mar Caspio fino alla Turchia.

Il gas azero raggiunge oggi la Turchia attraverso il gasdotto Baku-Tbilisi-Erzurum nel Caucaso meridionale e il gasdotto trans anatolico TANAP, che si congiunge infine al TAP una volta raggiunta la Tracia turca e rifornisce in questo modo anche i mercati europei.

I Ministri Bayraktar e Jabbarov hanno anche discusso dell’opzione per il trasporto del gas turkmeno attraverso l’Azerbaijan fino in Turchia e successivamente verso i Paesi dell’Europa.

Turchia e Azerbaijan prevedono di aumentare la capacità dei flussi grazie agli attuali gasdotti e quelli da realizzare fino a circa 32 miliardi di metri cubi all’anno nei prossimi anni. La Turchia oggi importa oltre 55 miliardi di metri cubi di gas l’anno.

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10.06.2024

RINNOVABILI. La Turchia sale all’11° posto al mondo per capacità installata di energia rinnovabile mentre è stabile in Europa al 5° posto

La Turchia è avanzata di una posizione classificandosi tra i primi 11 Paesi al mondo per capacità installata di energia rinnovabile. Lo scorso 29 maggio il Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali Alparslan Bayraktar ha citato i recenti dati dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA).

Secondo IRENA, la capacità installata di energia pulita in Turchia è di 58.462 megawatt; l’obiettivo di Ankara è di aumentarla di 5.000 megawatt (3.500 megawatt dal solare e 1.500 megawatt dall’eolico per raggiungere i 60.000 megawatt di nuova potenza installata entro il 2035.

La Turchia occupa l’11° posizione preceduta da Francia e Italia e prima di Russia e Regno Unito.

La capacità elettrica installata totale della Turchia è invece di 110.000 megawatt, di cui 25.000 megawatt vengono prodotti da fonti energetiche rinnovabili. Lo scopo è aumentare l'attuale capacità installata da 25.000 megawatt a 30.000 megawatt entro il 2024 e a 35.000 megawatt entro il 2025 per arrivare a circa 90.000 megawatt entro il 2035.

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