Cronache Economiche

30.06.2020

Visita ad Ankara del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, ha incontrato ad Ankara lo scorso 19 giugno 2020 il suo omologo Mevlüt Çavuşoğlu. Si tratta della seconda visita del Capo della Diplomazia italiana in Turchia, dopo quella del 7 gennaio scorso, e per la Turchia rappresenta la seconda delle visite ufficiali dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria e la drastica diminuzione degli spostamenti internazionali ad essa conseguente. Tra i temi al centro del colloquio, i rapporti bilaterali, con particolare riferimento alla dimensione economico-commerciale, la crisi libica, il Mediterraneo orientale, alcuni aspetti dell’emergenza Covid-19 e la ripresa dei flussi turistici.

Per seguire la conferenza stampa : https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/videos/vb.522391027797448/272443910495714/?type=2&theater

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30.06.2020

Inflazione in aumento e politica della Banca Centrale

Dopo aver ridotto i tassi d’interesse ininterrottamente dallo scorso anno, il 25 giugno la Banca Centrale ha dato un segnale in controtendenza, decidendo nell’ultima riunione del Board di mantenere i tassi invariati (che restano fermi all’8,25%), nonostante le aspettative in tal senso della maggioranza degli osservatori. Del resto, secondo l'Istituto di Statistica turco (TÜİK), i prezzi al consumo sono aumentati a maggio rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Il tasso di inflazione annuale a maggio è stato dell'11,39%, in aumento rispetto al 10,94% di aprile. I maggiori aumenti annuali si sono verificati nel comparto delle bevande alcoliche e tabacco (+21,41%), beni e servizi vari (+20,86%) e delle abitazioni (+14,45%). Altri settori principali che hanno registrato bassi incrementi annuali sono stati: comunicazione (+2,98%), ricreazione e cultura (+3,74%), trasporti (+6,69%) ed abbigliamento e calzature (+7,68%). Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dell'1,36% a maggio. L’incremento mensile più basso è stato evidenziato in: hotel, caffè e ristoranti (+0,16%), assistenza sanitaria (+0,22%), alimenti e bevande analcoliche (+0,24%). La Banca Centrale ha rivisto le previsioni di inflazione di fine anno al 7,4% per il 2020, in calo dall'8,2% indicato nella relazione sull’inflazione 2020-2021, a seguito di una riduzione delle proiezioni del divario tra produzione ed inflazione dei prodotti alimentari. L'obiettivo di inflazione di fine anno del Governo è dell'8,5% per il 2020, come indicato nel nuovo Programma Economico annunciato lo scorso settembre.

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30.06.2020

Interscambio commerciale nel periodo gennaio-aprile: l’Italia al quinto posto

L’impatto della crisi sanitaria sul commercio estero della Turchia ha iniziato a farsi sentire con maggiore forza a partire dal mese di aprile, soprattutto sul lato delle esportazioni turche. L’interscambio commerciale con la UE (principale partner commerciale della Turchia con il 35,8%% del totale) ha registrato nel periodo gennaio-aprile 2020 un calo del 9,6% passando da $ 47,8 miliardi a $43,2 miliardi. Le importazioni dalla UE sono passate da $21,6 miliardi a $21,9 miliardi (+1,6%), mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite del 18,7%, da $26,3 a $21,3 miliardi. La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con $11,3 miliardi di interscambio (-2,5% rispetto al 2019), di cui 6,4 miliardi di importazioni (+6,7%) e 4,9 miliardi di esportazioni (-12,2%), con un saldo negativo per la Turchia di $1,5 milioni. Segue al secondo posto la Russia, con 7,7 miliardi di interscambio (-9,9%), di cui 6,4 miliardi di import (-12,8%) e 1,3 miliardi di export (+7,5%) e un saldo negativo per la Turchia di $5,0 miliardi.

L’Italia si posiziona quale 5° partner commerciale a livello mondiale della Turchia, con $5,3 miliardi di interscambio totale (-15,2%) rispetto al 2019, di cui 2,7 miliardi di importazioni dall’Italia (-5,6%) e 2,6 miliardi di esportazioni (-23,4%) e un saldo negativo per la Turchia di 116 milioni di USD. Nei primi quattro mesi dell’anno 2020, l’Italia si conferma il quinto fornitore della Turchia dopo Cina, Russia, Germania e Stati Uniti ed il quinto cliente dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito ed Iraq. Le tre voci prevalenti dell’export verso l’Italia riguardano: autoveicoli, trattori e parti di ricambio; frutta commestibili, scorze di agrumi o di meloni; macchinari ed apparecchiature meccaniche. Le principali categorie dell’import si riferiscono a: macchinari ed apparecchiature meccaniche; materie plastiche; autoveicoli, trattori e parti di ricambio.

Per il report completo cliccare:

BILANCIA_COMMERCIALE_APRILE_2020.pdf

Jun 30, 2020 @ 11:47application/pdf1.38 MB

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30.06.2020

Le vendite nel settore automobilistico in aumento nel periodo gennaio-maggio

Nonostante gli effetti della crisi sanitaria sui consumi, il mercato dell’auto in Turchia è cresciuto nel periodo gennaio-maggio. Secondo l’Automotive Distributors Association (ODD), nel periodo gennaio-maggio il settore automobilistico turco ha visto una crescita del 20,1% su base annua delle vendite di autovetture e veicoli commerciali leggeri (LCV). Venduti 183.095 veicoli – di cui 146.528 autovetture con un incremento del 21,7% su base annua, e 36.567 veicoli commerciali leggeri con un aumento del 13,9% nello stesso periodo. Nel mese di maggio, le vendite nel mercato automobilistico sono invece diminuite del 2,4% rispetto allo stesso mese dell'anno a causa della pandemia da coronavirus. Sono stati commercializzati complessivamente 32.235 veicoli – di cui 25.073 autovetture con una diminuzione del 7,6% e 7.162 LCV con una percentuale in salita del 21,6% su base annua.

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30.06.2020

Adozione dei Dazi Aggiuntivi all’Importazione da Paesi extra UE

La Turchia ha imposto una tariffa aggiuntiva doganale fino al 30% sulle importazioni di oltre 1200 articoli, compresi macchinari di agricoltura, prodotti di ferro e d’acciaio, pezzi di ricambio utilizzati nel settore automotive, macchine tessili, macchinari da saldatura, pompe, gru per navi, rimorchi, cinture di sicurezza, termostati, forni e cavi.

Le delibere, pubblicate in Gazzetta Ufficiale nr. 31132 del 20 maggio 2020 e G.U. nr. 31169 del 28 giugno 2020, prevedono l’adozione dei dazi doganali aggiuntivi per gli articoli evidenziati nella tabella 2 (Ek-2) fino al 30 settembre 2020, per quelli nella tabella 1 (Ek-1) invece a partire dal 01 ottobre 2020.

I dazi aggiuntivi variano in base agli articoli specificati con i codici doganali ed a seconda del Paese o gruppi di Paese.

I nuovi dazi non si applicano alle merci PRODOTTE nella UE ed in Italia. I dazi supplementari non verranno applicati neanche per le merci prodotte nei Paesi con i quali la Turchia ha siglato Accordi di Libero Scambio e neanche per le merci prodotte nei Paesi dell’EFTA.

Per la delibera del 20 maggio cliccare: https://www.resmigazete.gov.tr/eskiler/2020/05/20200520-10.pdf

Per la delibera del 28 giugno cliccare: https://www.resmigazete.gov.tr/eskiler/2020/06/20200628-19.pdf

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30.06.2020

Aumento del deficit pubblico nei primi mesi del 2020

Il Ministro del Tesoro e delle Finanze, Berat Albyarak, ha rivelato i dati ufficiali sul bilancio pubblico che evidenziano un deficit di bilancio di 90,1 miliardi di lire turche (circa $ 14 miliardi) tra gennaio e maggio 2020. Le entrate di bilancio sono state di 389,1 miliardi di lire turche ($ 60,8 miliardi), in crescita del 12% su base annua, mentre le spese di bilancio hanno raggiunto i 479,2 miliardi di lire turche (74,9 miliardi), in aumento del 15,7% su base annua. Il saldo di bilancio, esclusi i pagamenti di interessi, ha registrato un disavanzo di 25,1 miliardi di lire turche ($ 4 miliardi). I dati ufficiali hanno mostrato che il gettito delle entrate fiscali è salito del 6,7% a 280,5 miliardi di lire turche ($ 43,9 miliardi), mentre i pagamenti di interessi sono stati di 65 miliardi di lire turche ($ 10,1 miliardi) nello stesso periodo.

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30.06.2020

Facilitazioni creditizie da parte delle banche pubbliche

Con l’obiettivo di rilanciare i consumi e sostenere la ripresa economica, le tre più importanti banche statali turche (Ziraat, Halkbank e Vakıfbank) hanno lanciato quattro nuovi pacchetti di prestiti vantaggiosi per soddisfare le esigenze di finanziamento dei cittadini nel periodo di transizione verso la normalizzazione ed il recupero della vita sociale. I pacchetti di finanziamento, secondo dichiarazioni del Ministro del Tesoro e delle Finanze turco, Berat Albayrak, saranno destinati a favore della produzione locale e la mobilità economica in tutti i settori per aiutare a stimolare le attività economiche colpite dagli effetti della pandemia. Le banche concederanno prestiti che includono mutui per l’acquisto delle prime case con durata massima di 15 anni, un periodo di tolleranza di 12 mesi ed un tasso di interesse dello 0,64%. Per le vendite di case di seconda mano, il tasso di interesse sarà invece dello 0,74%. Il volume del finanziamento relativo a case di abitazioni sarà di 750.000 lire turche (quasi $ 110.000) ad Istanbul, Ankara e Smirne e di 500.000 lire ($ 73.355) in altre province. Gli acquirenti di case effettueranno pagamenti anticipati corrispondenti al 10% dell'importo totale. Ulteriori prestiti saranno erogati a beneficio dei clienti (privati cittadini/aziende) per gli acquisti di nuovi veicoli passeggeri, compresi motocicli o veicoli commerciali di produzione locale. Inoltre, verranno stipulati accordi con società di produzione nazionale dei settori del mobile, elettronica, elettrodomestici, tessili per la casa, biciclette ed altri per le esigenze sociali dei singoli clienti in condizioni adeguate. Albayrak ha altresì dichiarato che il valore iniziale del pacchetto di stabilità economica " Economic Stability Shield” da 200 miliardi di TL, presentato il 18 marzo per aiutare le aziende a far fronte alle ricadute economiche del virus, ha attualmente raggiunto i 260 miliardi di lire ($ 38 miliardi). Il pacchetto include principalmente dilazioni fiscali, aiuti in contanti e prestiti a buon mercato. Inoltre, per l'effetto moltiplicatore, il volume del pacchetto di salvataggio ha toccato quasi 600 miliardi di lire ($ 89 miliardi), equivalenti ad oltre il 10% del PIL del paese.

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30.06.2020

In ripresa l’indice della fiducia dei consumatori a giugno 2020

Secondo TurkStat, l'indice di fiducia dei consumatori è stato di 62,6 a giugno rispetto a 59,5 di maggio, con un aumento mensile del 5,2%. Siamo comunque in territorio negativo (inferiore a 100), ma vi è una ripresa rispetto ai primi mesi dell’anno. L'indice di aspettativa per il numero di disoccupati è stato di 62,1 registrando l'incremento maggiore con il 12,2%. La probabilità di un indice di risparmio, che tiene traccia della tendenza a risparmiare denaro nei prossimi 12 mesi, è cresciuto del 6,5% per raggiungere 23,1. L'indice di aspettativa sulla situazione economica generale è salito del 4,5% a 85,5 e le aspettative sulla situazione finanziaria dell'indice delle famiglie sono aumentate dello 0,8% a 79,9. Gli indici di fiducia destagionalizzati per servizi, commercio al dettaglio e costruzioni sono aumentati dell'8,5%, 9,3% e 32,1%, rispettivamente. Le valutazioni e le aspettative dei consumatori in quasi 20 categorie economiche e finanziarie sono state calcolate attraverso la misurazione delle tendenze dei consumatori, congiuntamente da TurkStat e dalla Banca Centrale di Turchia.

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30.06.2020

Misure finanziarie a sostegno degli esportatori turchi

La Turchia ha annunciato l’erogazione di un pacchetto di sostegno finanziario denominato “Stock Support Package” destinato agli esportatori, le cui scorte sono aumentate a causa della scarsa domanda e degli ordini annullati in relazione all’emergenza Covid-19. Il prestito di finanziamento azionario sarà disponibile attraverso l’istituto bancario Turk Eximbank. Come parte del pacchetto, il Fondo di Garanzia del Credito ha fissato un limite di 10 miliardi di lire turche ($ 1,47 miliardi) per Eximbank. Il limite del credito, a tasso d'interesse del 7,25%, sarà di 25 milioni di lire turche ($ 3,67 milioni) per le PMI e 50 milioni di lire turche ($ 7,34 milioni) per le altre imprese. Il Governo turco è inoltre impegnato a sostenere diversi settori con prestiti a basso tasso di interesse, prestiti e differimenti fiscali ed agevolazioni fiscali.

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30.06.2020

Incentivi per la Digital Transformation delle imprese

Il Ministro del Commercio, Ruhsar Pekcan, ha annunciato che la Turchia appoggerà e sosterrà finanziariamente le imprese nel percorso di trasformazione digitale dei processi produttivi, preparando così l’economia ad un’ulteriore digitalizzazione durante il periodo della pandemia. Al fine di incoraggiare le aziende all'e-exports, il Governo coprirà i costi per la realizzazione di piattaforme e-commerce per l'80% nel 2020 e per il 60% negli anni successivi. Inoltre, saranno pagate per il 50% le spese sostenute dalle società madri, che rappresentano gli affari inerenti il mercato turco, per la partecipazione virtuale a fiere e delegazioni. Pekcan, nell’indicare come sia cambiata radicalmente la pratica di fare affari durante l'epidemia, ha sottolieato che il Governo ha sviluppato un nuovo meccanismo di supporto per rendere le attività aziendali più resistenti alle calamità ed aumentare le esportazioni elettroniche nonchè la prassi di ricevere ed elaborare ordini online da clienti in paesi stranieri. L’obiettivo è quello di facilitare l'accesso alle tecnologie digitali ed espandere l'industria intelligente, supportando le aziende con incentivi e sovvenzioni nel business della trasformazione digitale.

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30.06.2020

Disoccupazione scende al 13,2% ma anche il numero degli occupati è in calo

Secondo i dati Turkstat, nel mese di marzo il tasso di disoccupazione è sceso al 13,2%, in calo di 0,9 punti percentuali rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. il numero di disoccupati di età pari o superiore a 15 anni è sceso di 573.000 unità su base annua a 3,97 milioni, il più basso dall’ottobre 2018. La disoccupazione giovanile (15-24) si è attestata al 24,6%, in calo di 0,6 punti percentuali su base annua. Il tasso di disoccupazione non agricola è sceso di un punto percentuale al 15%. Nell’ambito del programma economico, il Governo turco ha fissato un tasso di disoccupazione per quest'anno dell'11,8%, con una previsione di una graduale diminuzione per assestarsi al 9,8% nel 2022. Il tasso di occupazione è sceso al 42% a marzo dal 44,3% di febbraio. Il numero di occupati è diminuito di 1,66 milioni a 26,1 milioni di persone nel marzo 2020 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il più basso da marzo 2015, con perdite di posti lavoro registrate principalmente in agricoltura, servizi ed industria. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è stato del 49% dal 53,4% dell’anno precedente, il più basso da dicembre 2013.

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30.06.2020

Le importazioni di GNL (Gas Naturale Liquefatto) superano i gasdotti

Secondo i dati dell'Autorità di regolamentazione del mercato dell'energia della Turchia (EMRA), a marzo le importazioni turche di GNL hanno raggiunto i 2,06 miliardi di metri cubi, corrispondenti al 52,5% delle importazioni totali di gas. In considerazione del calo dei prezzi GNL spot e dell’eccesso di scorte, la Turchia ha aumentato per la prima volta le importazioni di GNL, mantenendo al minimo quelle da gasdotto, beneficiando della riduzione dei prezzi internazionali. L’incremento può essere parzialmente attribuito allo sviluppo negli ultimi anni della capacità delle strutture turche, che possono far fronte a un massimo di 120 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno con terminali GNL e unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione (FRSU). Il Qatar è stato il principale fornitore con 786 milioni di metri cubi di GNL spot, seguito dagli Stati Uniti con 370 milioni di metri cubi di GNL spot, in aumento del 300% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Altri Paesi fornitori: Algeria, Nigeria, Camerun ed Egitto. Secondo i dati pubblicati dall’Autorità, la Turchia ha importato a marzo 3,9 miliardi di metri cubi di gas naturale, segnando un calo dell'8,2% rispetto a marzo dello scorso anno. La compagnia petrolifera turca (BOTAŞ) ha effettuato la maggior parte delle importazioni (ossia il 95,3%), mentre la quota rimanente è stata assorbita dal settore privato. La Turchia ha importato gas per 1,87 miliardi di metri cubi da: Azerbaigian per 924 milioni di metri cubi, Iran per 557 milioni di metri cubi e Russia per 389 milioni di metri cubi. Le importazioni dall'Iran sono diminuite del 33%, mentre le importazioni dalla Russia, un paese che storicamente ha contribuito con una considerevole quota di forniture di gas naturale alla Turchia, sono diminuite del 72% a marzo rispetto allo stesso mese del 2019.

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30.06.2020

$ 100 mln dalla BERS a Türk Telekom

La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha deciso di erogare un prestito di $ 100 milioni a favore della Türk Telekom, uno dei principali fornitori di telecomunicazioni in Turchia. Il nuovo finanziamento fa parte del programma della BERS per aiutare il Paese a combattere l'impatto economico del coronavirus e sostenere la ripresa. I fondi saranno destinati per la modernizzazione della rete di Türk Telekom con sistemi a banda larga fissa e tecnologie ed attrezzature ad alta efficienza energetica.

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30.06.2020

La Banca mondiale estende prestiti per 250 milioni di euro agli esportatori turchi

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Mondiale ha approvato una garanzia di credito parziale per un importo di 250 milioni di euro (circa $ 273 milioni) a favore della Export Credit Bank of Turkey (Türk Eximbank), nell'ambito del “Progetto di garanzia” di finanziamento a lungo termine per l'esportazione in Turchia. Il progetto mira a migliorare l'accesso ai finanziamenti a lungo termine per le PMI orientate all'esportazione con meno di 250 dipendenti e tra i 250 ed i 1.500 lavoratori. Circa il 70% del prestito garantito sarà utilizzato per mutui alle PMI, mentre il 10% sarà destinato ai prestiti per l’imprenditoria femminile. La garanzia di credito parziale consentirà alla Eximbank turca di raccogliere fino a 500 milioni di euro in finanziamenti a termine da parte di istituti di credito commerciali, che consentiranno di fornire capitale circolante e sub-prestiti agli investimenti per le imprese esportatrici private. Inoltre, il progetto permetterà alla Banca di raccogliere finanziamenti a lungo termine sui mercati internazionali per incanalarli in prestiti a lungo termine a favore delle imprese di esportazioni, comprese le PMI e le imprese a conduzione femminile.

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