30.09.2020
Il Comitato di Politica Monetaria (MCP) della Banca Centrale turca, durante la riunione del 24 settembre, ha deciso di rialzare il tasso di interesse ufficiale di 2 punti percentuali dall’8,25% delle ultime tre riunioni consecutive al 10,25%, sorprendendo i mercati che avevano previsto che il tasso sarebbe rimasto invariato all’8,25%. Da due anni ormai la Banca Centrale aveva mantenuto una politica momentaria espansiva. L'anno scorso, in otto riunioni, la banca ha tagliato il tasso di 1.200 punti base dal 24%. Con tale mossa inaspettata, la banca mira a controllare la volatilità della lira, che si è deprezzata di oltre il 20% quest’anno ed ha toccato recentemente minimi storici contro il dollaro e l’euro. Il breve comunicato diffuso al termine della riunione del Comitato motiva in prevalenza la decisione con la necessità di imbrigliare l’inflazione (11,77 per cento la variazione annua in agosto).
30.09.2020
Dal 18 settembre 2020 è disponibile online il nuovo portale pubblico Export.gov.it, sviluppato su impulso del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) a sostegno dell’internazionalizzazione. E’ uno strumento dedicato alle imprese italiane che intendono orientarsi nel mondo dell’export ed accedere più agevolmente a tutte le opportunità dei mercati internazionali.
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30.09.2020
L'agenzia Moody's ha ulteriormente declassato il rating sovrano turco a lungo termine da "B1" a "B2" e mantenuto l'outlook "negativo” sulla Turchia, sostenendo che "i bilanci potrebbero deteriorarsi nel prossimo anno ad un ritmo più veloce di quanto attualmente previsto". Secondo l’agenzia di rating, i fattori chiavi per il downgrade sono costituiti dalle crescenti vulnerabilità esterne della Turchia, dall'erosione del buffer fiscale e dalla risposta ai i rischi associati al profilo di credito del paese. Pesano altresì: il continuo deprezzamento della lira turca, il tasso di inflazione costantemente elevato, la carenza di risparmi interni e le condizioni del mercato del lavoro. Moody’s ha delineato preoccupazioni per un calo significativo delle riserve di valuta estera lorde, che dall'inizio di quest'anno sono diminuite di oltre il 40%.. Secondo Moody's, il calo delle riserve di valuta estera combinato con una crescente dollarizzazione potrebbe portare ad una grave crisi della bilancia dei pagamenti in Turchia. Restano negative le prospettive sui depositi a lungo termine e sui rating del debito di tutte le banche turche valutate da Moody's, in linea con l'outlook negativo sul rating sovrano. Infine, Moody’s ritiene preoccupanti gli alti rischi geopolitici, in particolare il deterioramento delle relazioni con gli Stati Uniti e l'UE nonchè le crescenti tensioni nel Mediterraneo orientale, che potrebbero peggiorare gli squilibri macroeconomici del Paese.
30.09.2020
L'effetto della pandemia da coronavirus sull'attività economica è stato chiaramente avvertito nel 2 ° trimestre dell'anno. Secondo gli ultimi dati trimestrali, pubblicati dall'Istituto di Statistica turco (TurkStat), il PIL è diminuito del 9,9% su base annua. I consumi delle famiglie sono diminuiti dell'8,6%, dopo un'espansione del 4,5% nel primo trimestre dell'anno e la spesa pubblica si è contratta dello 0,8% dopo una crescita del 3,2%. Gli investimenti fissi sono diminuiti del 6,1%, rispetto al calo dello 0,3% dello stesso trimestre dell’anno precedente. Le esportazioni sono crollate del 35,3% (contro lo 0,3% nel primo trimestre) a seguito della contrazione globale dell’attività economica mentre le importazioni sono diminuite del 6,3% (contro il 21,9% nel primo trimestre). Su base trimestrale destagionalizzata, il PIL è diminuito dell'11%, il record più alto dopo un calo dello 0,1% rivisto al ribasso nel trimestre precedente. Per quanto riguarda le attività che costituiscono il PIL, il valore aggiunto totale è aumentato del 4% nell'agricoltura, dell'11% nell'informazione e nella comunicazione, del 27,8% nelle attività finanziarie ed assicurative e dell'1,7% nelle attività immobiliari. E’ invece diminuito del 16,5% nell'industria, del 2,7% nel settore delle costruzioni, del 25% nei servizi, del 16,5% nelle attività professionali, amministrative e di supporto, del 2,4% nelle attività di pubblica amministrazione, istruzione, salute umana e assistenza sociale e del 18% in altre attività di servizio.
30.09.2020
Il Ministro del Tesoro e delle Finanze turco, Berat Albayrak, ha presentato il Nuovo Programma Economico (NEP) della Turchia per il periodo 2021-2023, che prevede una minore inflazione ed una crescita economica sana e sostenibile. ll Programma avrà come tema "la trasformazione inizia", in quanto l’obiettivo principale è quello di portare l'inflazione al di sotto del 5%. La previsione di inflazione per quest'anno è fissata al 12%, in calo rispetto alle previsioni dello scorso anno del 15,9% ed all'8,5% per il 2020, dal 9,8% della previsione precedente. La previsione per 2021 è rimasta invariata al 6%, mentre l'obiettivo di inflazione per il 2022 è del 4,9%, secondo il Programma. In linea con questi obiettivi, il Programma delinea un coordinamento tra le politiche monetarie e fiscali contro l’inflazione. Gli indicatori anticipatori mostrano una ripresa nell'attuale terzo trimestre, dopo tre trimestri consecutivi di contrazione su base annuale, dopo le fluttuazioni dello scorso anno. La previsione di crescita del PIL per il 2021 e 2022 è rimasta invariata al 5%, il che riporterebbe l'economia turca al tasso di crescita medio degli ultimi anni.
30.09.2020
E’ stata annunciata nelle scorse settimane dal Presidente Recep Tayyip Erdogan la scoperta del primo giacimento di gas nel Mar Nero nella Zona Economica Esclusiva turca, in un’area non soggetta a rivendicazioni da parte degli altri Stati rivieraschi. La nave da ricerca “Fatih” ha individuato la riserva a circa 200 km a largo della costa della provincia di Zonguldak, in corrispondenza della città di Eregli, circa 280 km a Est di Istanbul, in un lotto chiamato “Tuna-1”, ribattezzato “Sakarya”. L’entità del giacimento è di 320 miliardi di metri cubi. L'obiettivo del Governo è quello di collegare il gas appena scoperto alla rete nazionale entro il 2023 (centenario della Repubblica turca e prossimo appuntamento elettorale) a beneficio del fabbisogno energetico della Turchia. Il gas del giacimento è “di alta qualità” e sarà più economico rispetto ai prezzi praticati per le attuali importazioni di gas dalla Turchia. La scoperta, che è stata annunciata come una vittoria della Turchia, assume un’importanza molto rilevante per la politica energetica nazionale, programmata per far diventare la Turchia sempre più un hub regionale del gas, anche se già sviluppato in questi anni con i collegamenti Blue Stream, South Caucasus Pipeline, Southern Gas Corridor, Tanap e Turkish Stream. Secondo i dati dell’Autorità di Regolamentazione del Mercato dell'Energia (EMRA), nel 2019 la Russia ha esportato gas verso la Turchia per il 33,6%, seguito da Azerbaigian ed Iran rispettivamente con il 21,2% ed il 17,1%. Inoltre, il Paese importa gas sotto forma di GNL dall'Algeria e dalla Nigeria con contratti di GNL a lungo termine e GNL spot da diversi paesi, tra cui Qatar e Stati Uniti.
30.09.2020
L’interscambio commerciale con la UE (principale partner commerciale della Turchia con il 36,2% del totale) ha registrato un calo dell’11,8% passando da $ 84,6 miliardi del 2019 a $ 74,7 miliardi registrati nei primi sette mesi del 2020. Le importazioni dalla UE sono passate da USD 39,2 miliardi a USD 37,6 miliardi (-4,1%), mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite del 18,4%, passando da USD 45,4 a USD 37 miliardi. La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con USD 19,5 miliardi di interscambio (-5,7% rispetto al 2019), di cui 10,9 miliardi di importazioni (0,2%) e 8,6 miliardi di esportazioni (-12,3%) con un saldo negativo per la Turchia di USD 2,3 milioni. Segue al secondo posto la Cina con 13,7 miliardi di interscambio (12,7%), di cui 12,3 miliardi di import (15,6%) e 1,5 miliardi di export (-7,1%) e un saldo negativo per la Turchia di 10,8 miliardi di USD.
L’Italia si posiziona quale quinto partner commerciale della Turchia, con 8,9 miliardi di interscambio totale (-20%) rispetto al 2019, di cui 4,7 miliardi di importazioni (-14,2%) e 4,2 miliardi di esportazioni (-25,5%) ed un saldo negativo per la Turchia di 420 milioni di USD. Nel periodo gennaio-luglio del 2020, l’Italia si riconferma il quinto fornitore della Turchia dopo Cina, Germania, Russia e Stati Uniti ed il quinto cliente dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq. Le tre voci prevalenti dell’export verso l’Italia riguardano: autoveicoli, trattori e parti di ricambio; ferro e acciaio; macchinari ed apparecchiature meccaniche. Le principali categorie dell’import si riferiscono a: macchinari ed apparecchiature meccaniche; autoveicoli, trattori e parti di ricambio; materie plastiche.
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30.09.2020
Secondo gli ultimi dati dell’Ente di Statistica Turco (TURKSTAT), il tasso di inflazione dei prezzi al consumo della Turchia si è attestato ad agosto all'11,77% su base annua, in lieve aumento di 0,01 punti percentuali dall'11,76% del mese precedente e rispetto alle aspettative del mercato dell'11,91%, anche se la lira ha toccato il minimo storico. La principale pressione al rialzo ha interessato il comparto dei beni e servizi vari (+26,99%), ed in maniera più modesta salute (+14,68%), cibo e bevande analcoliche (+13,51%), trasporti (+12,69%), alloggi e servizi pubblici (+11,34%), abbigliamento e calzature (9,22%), arredamento e attrezzature per la casa (+8,90%). I più bassi aumenti sono stati invece registrati nei settori: comunicazioni (+4,84%), bevande alcoliche e tabacco (+2,44%) ed hotel, caffè e ristoranti (+1,80%. Il tasso annuo di inflazione, che esclude voci come energia, cibo e bevande analcoliche, bevande alcoliche, tabacco e oro, è salito all'11,03% in agosto dal 10,25% di luglio. L'obiettivo di inflazione di fine anno del Governo è dell'8,5% per il 2020, come indicato nel nuovo Programma Economico annunciato lo scorso settembre. La Banca Centrale del Paese prevede che l'inflazione di fine anno raggiungerà l'8,9%.
30.09.2020
Secondo i dati Turkstat, nel mese di giugno il tasso di disoccupazione è salito al 13,4%, in aumento di 0,04 punti percentuali rispetto allo stesso mese dell'anno precedente: il più alto da febbraio a causa della crisi del coronavirus. Il numero di disoccupati è sceso di 152.000 a 4,101 milioni e l'occupazione è scesa di 1,98 milioni a 26,513 milioni di persone, con perdite di posti di lavoro registrate principalmente nei servizi, nell'industria e nell'agricoltura. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è altresì sceso al 49% dal 53,3% dello stesso mese dell'anno precedente. Il tasso di disoccupazione giovanile di età compresa (15-24) è salito al 26,1% dal 24,8% di giugno 2019.
30.09.2020
Secondo dichiarazioni del Direttore della Banca Mondiale per la Turchia, Aguste Kouame, la Banca ha approvato un prestito di $ 500 milioni alla Turchia, nell’ambito del progetto Turkey Emergency Firm Support, per sostenere le PMI colpite dagli impatti economici del COVID-19. Il finanziamento sarà implementato attraverso due banche pubbliche con due linee di credito da $ 250 milioni da destinare alla VakifBank per supportare le PMI idonee, ed alla Turkey Development and Investment Bank (TKYB) per incoraggiare le banche commerciali, le società di leasing e le società di factoring con una struttura all'ingrosso.
30.09.2020
Si è svolta la terza edizione del Festival “Teknofest 2020”, il più grande evento tecnologico ed aerospaziale della Turchia ed il secondo più grande evento di aviazione al mondo. La manifestazione di quattro giorni (22-27 settembre), organizzata congiuntamente dalla Turkish Technology Team Foundation (T3) e dal Ministero dell'Industria e della Tecnologia, si è svolta quest'anno nella provincia meridionale di Gaziantep, invece che ad Istanbul, a causa della pandemia da coronavirus. Il Ministro dell'Industria e della Tecnologia, Mustafa Varank, ha affermato, nel suo discorso di apertura, che l'interesse per il principale Festival tecnologico è aumentato esponenzialmente di anno in anno e quest’anno oltre 100.000 giovani concorrenti, fan della tecnologia, si sono iscritti a Teknofest - una piattaforma per i giovani per un futuro altamente tecnologico. Varank ha notato che l'interesse per il Festival ha altresì superato i confini della Turchia. L’evento non ha ospitato visitatori ed è stato trasmesso in diretta attraverso le piattaforme dei social media a causa della pandemia.
30.09.2020
Le case automobilistiche hanno dominato la lista dei principali esportatori turchi nell’elenco degli Exporters 'Assembly (TİM) del 2019, guidati da Ford Otosan, con 227.000 auto esportate in oltre 150 paesi (su una produzione di 252.000 auto) per un totale di $ 5,8 miliardi ed investimenti in Turchia per $ 2,27 miliardi. Toyota Turchia si è classificata seconda con $ 4,2 miliardi. La principale raffineria di petrolio turca Tüpraş, la società italo-turca Tofaş Fiat, il produttore di elettrodomestici Arçelik con le società Koç Holding si sono posizionati rispettivamente al terzo, settimo e nono posto. La quota della Turchia sul totale delle esportazioni mondiali è stata dello 0,96% nel 2019 - la quota più alta nel mercato mondiale delle esportazioni della Turchia dal 1948. Considerando che nel 2019 il 4,2% delle esportazioni ed il 5,3% delle importazioni sono state condotte con valute nazionali, è previsto un ulteriore aumento delle percentuali nel prossimo periodo.
30.09.2020
Secondo i recenti dati ufficiali di TurkStat, l'indice di fiducia dei consumatori è salito a settembre a 88,5 rispetto a 85,9 di agosto, con un aumento mensile del 3,1% trainato dal miglioramento degli indici di fiducia dei consumatori, del settore reale (industria manifatturiera) e dei servizi. Il clima di fiducia dei consumatori è salito del 3,2% a 82, l'indice di fiducia del settore manifatturiero ha registrato un aumento dello 0,5% a 105,7 mentre l'indice di fiducia dei servizi è salito del 6,4% a 74,9 rispetto al mese precedente. D'altra parte, l'indice di fiducia del commercio al dettaglio è diminuito dell'1,5% a 93,5 e l'indice di fiducia delle costruzioni è diminuito del 2% a 83,3. Le stime e le aspettative dei consumatori in quasi 20 categorie economiche e finanziarie sono state calcolate attraverso la misurazione delle tendenze dei consumatori, congiuntamente da Turkstat e dalla Banca Centrale di Turchia.