19.09.2025
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con ICE-Agenzia, ha lanciato Opportunitaly, il programma di accelerazione dell’export italiano pensato per favorire le relazioni economiche tra l’Italia e i mercati esteri ad alto potenziale.
Il programma è incentrato su una piattaforma digitale finalizzata a promuovere il saper fare italiano e le eccellenze del Made in Italy in 10 settori strategici e a facilitare l’incontro tra operatori italiani ed internazionali provenienti da 20 Paesi target, tra i quali la Turchia.
All’interno della piattaforma sono previste due sezioni: una per il sostegno alle imprese nelle scelte di internazionalizzazione e per favorirne l’accesso alle schede informative sui mercati selezionati e loro partecipazione alle fiere nei Paesi di interesse; l’altra per offrire agli operatori economici internazionali numerosi servizi personalizzati, tra cui supporto operativo, business matching e schede informative, nello spazio dedicato del “Buyers Club”.
19.09.2025
Lo scorso 10 settembre Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto con la Turkish Petroleum OTC da 1,5 miliardi di dollari per la terza fase del progetto di sviluppo del giacimento gessifero di Sakarya in Turchia.
Le attività assegnate all’azienda prevedono l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione e l’installazione (EPCI) di otto condutture rigide per l’ampliamento del campo sottomarino e di un gasdotto lungo 183 km per collegare il giacimento offshore alla terraferma.
La durata del contratto è di circa tre anni, mentre la campagna offshore verrà condotta nel 2027 dalla nave posatubi Castorone di Saipem.
Dopo il successo della prima fase del progetto e l’imminente conclusione della seconda, Saipem consolida ulteriormente la propria presenza nel Paese, confermando il ruolo strategico che le imprese italiane del settore svolgono in un mercato altamente competitivo come quello turco.
19.09.2025
I dati pubblicati lo scorso 3 settembre da Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, indicano che ad agosto l’indice dei prezzi al consumo (CPI) su base mensile è cresciuto del 2,04%, in leggero calo rispetto al 2,06% registrato a luglio. L’inflazione su base annua si è attestata al 32,95%, in flessione rispetto al 33,52% di luglio.
Resta significativo l’aumento su base annua dei prezzi nei settori dell’istruzione (+69,91%), dell’abitazione (+53,27%), della sanità (+36,59%), della ristorazione e ospitalità (+33,96%) e dei prodotti alimentari (+33,28%). I maggiori contributi all’inflazione annuale derivano dalle spese per affitti (+8,12%), generi alimentari (+7,97%), trasporti (+4,10%) e ristorazione e ospitalità (+2,94%).
19.09.2025
Il 1° settembre scorso, TUIK, l’Istituto di statistica turco, ha reso noto il tasso di crescita del Paese, che si è attestato - su base annua - al 4,8% nel secondo trimestre del 2025 e all’1,6% rispetto al precedente trimestre.
L’economia della Turchia ha registrato una crescita superiore alle previsioni, segnando il ventesimo trimestre consecutivo di espansione. Tra i Paesi che hanno registrato la crescita più alta del PIL, la Turchia si posiziona al secondo posto a livello OCSE e al quarto in ambito G20.
Nel dettaglio, l’attività economica in Turchia nel secondo trimestre del 2025 è stata sostenuta dal contributo dei settori delle costruzioni (cresciute del 10,9%), ICT (+7,1%) e industriale (+6,15%), all’interno del quale il comparto manifatturiero ha registrato un incremento del 7% (rispetto al +2,4% del primo trimestre). La crescita è stata più contenuta nei settori del commercio, del trasporto, della ristorazione e degli hotel. Il settore agricolo ha registrato invece una contrazione del 3,5%, anche per effetto delle gelate che hanno colpito i raccolti nel corso della primavera.
19.09.2025
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei mesi gennaio-luglio 2025 l’interscambio è stato pari a USD 17,283 mld, con un decremento del 6,9% rispetto allo stesso intervallo del 2024. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia si sono contratte del 14% (USD 9,529 mld), mentre le importazioni sono aumentate del 3,5% e sono state pari a USD 7,754 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 1,775 mld. Le esportazioni italiane costituiscono il 4,5% delle importazioni totali turche, mentre le esportazioni turche destinate all’Italia rappresentano il 5,0% delle esportazioni complessive della Turchia
Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si conferma al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quinto fornitore (dopo Cina, Russia, Germania e Stati Uniti) e il quarto cliente (dopo Germania, Regno Unito e Stati Uniti). Nell’Unione Europea, l’Italia si posiziona al secondo posto in termini di interscambio con la Turchia, preceduta solo da Berlino (USD 30,527 mld) e seguita da Parigi (USD 14,026 mld) e Madrid (USD 11,834 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.
Tra gennaio e luglio 2025, le esportazioni italiane sono state trainate dalle vendite di “prodotti farmaceutici” (in crescita del 27,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, per un volume complessivo pari a USD 209,6 mln) e di “combustibili minerali e oli” (+13,5%, per un volume pari a USD 181,9 mln). In calo, invece, l’export di “pietre preziose e semipreziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria”, che rappresentano la prima voce del nostro interscambio (-41,4% per un volume pari a USD 1,747 mld). I “macchinari e le apparecchiature meccaniche” e gli “autoveicoli, trattori, e parti di ricambio” – rispettivamente seconda e terza voce del nostro interscambio - hanno registrato un calo rispetto ai mesi gennaio-luglio del 2024 dell’8,6% i primi (USD 1,55 mld) e del 7,5% i secondi (USD 618,5 mln). Si rileva inoltre una contrazione del 32% negli acquisti turchi di “ferro e acciaio”.
La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento nelle voci “rame e articoli in rame” (+53,4%), “frutta” (+19%) e “materie plastiche” (+19%). In calo gli acquisti italiani di “combustibili minerali e oli minerali” che si sono contratti dell’8,9%. Gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,640 mld e volumi diminuiti del 3,1%.
19.09.2025
Il Comitato di Politica Monetaria (CPM) della Banca Centrale della Repubblica di Turchia (BCRT) ha deciso di ridurre il tasso ufficiale di riferimento dal 43% al 40,5%.
La decisione - si legge nel comunicato diffuso l’11 settembre dalla BCRT - è stata determinata dal rallentamento dell’inflazione di fondo ad agosto e dall’attesa di una domanda interna contenuta, su livelli disinflazionistici.
La BCRT ha tuttavia osservato che i prezzi dei generi alimentari e dei servizi a elevata inerzia continuano ad esercitare pressioni al rialzo sull’inflazione mentre le tensioni geopolitiche rappresentano un rischio per il processo di disinflazione. Per questi motivi, la BCRT manterrà un orientamento macroprudenziale nella sua politica monetaria fino al conseguimento della stabilità dei prezzi.
19.09.2025
L’8 settembre, il Vicepresidente Cevdet Yılmaz ha presentato il nuovo “Medium-Term Program 2026-2028”. Il documento triennale definisce il quadro macroeconomico, gli indirizzi di politica monetaria e fiscale e le principali riforme.
Alcuni target macro del nuovo MTP:
La strategia del nuovo MTP ruota attorno a tre assi: disinflazione, crescita e consolidamento fiscale. Tra le aree prioritarie figurano: l’occupazione, gli investimenti infrastrutturali, l’industria ad alto contenuto tecnologico, la transizione digitale e verde, l’agricoltura e le attività di R&S.
19.09.2025
Secondo gli ultimi dati ufficiali resi noti dalla Banca Centrale turca (BCRT), lo scorso luglio la Turchia ha registrato un surplus di conto corrente (CAD) pari a USD 1,766. Si tratta del primo avanzo, dopo una serie di disavanzi registrati da novembre 2024 a giugno 2025.
Nei primi sette mesi del 2025, il disavanzo si è attestato a USD 21,224 mld, rispetto agli USD 12,995 mld, registrati nei mesi gennaio-luglio del 2024.
Su base annuale, il CAD migliora, passando da USD 19,160 mld a USD 18,766 mld, tra giugno e luglio 2025.
Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente della bilancia dei pagamenti turca ha invece registrato un avanzo di USD 6,029 mld.
Al 12 settembre 2025, le riserve ufficiali si attestano a USD 177,9 mld di cui 76,8 mld in valuta estera e 93,4 mld in oro.
19.09.2025
Secondo i dati diffusi il 12 settembre scorso dall’associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli investimenti diretti esteri (IDE) in Turchia nei primi sette mesi del 2025 è stato pari a USD 8,4 mld, con un incremento del 33% rispetto allo stesso periodo nel 2024.
Il dato degli IDE comprende USD 5,4 mld di capitale azionario, USD 2,4 mld in strumenti di debito e USD 1,2 mld derivanti da vendite immobiliari a residenti stranieri. Contestualmente, si è registrato un disinvestimento pari a USD 0,7 mld.
Nel mese di luglio 2025, con una quota pari al 60% del totale, i Paesi Bassi occupano il primo posto tra i dieci principali Paesi di origine degli IDE in Turchia, precedendo la Germania (13%), UAE (10%), Regno Unito (7%) e Giappone (2%).
La Turchia ha attratto circa lo 0,8% dei flussi globali di IDE nel 2024, a fronte di un obiettivo strategico pari all’1,5% del totale dei flussi di investimenti diretti.
19.09.2025
Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, lo scorso 29 agosto ha reso noto che nel mese di luglio 2025, il tasso di disoccupazione nel Paese si è attestato all’8% (pari a 2.828.000 persone), registrando un calo di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione maschile è stato stimato al 6,5%, mentre quello femminile al 10,9%.
Nel mese in esame, si è registrato un tasso di occupazione pari al 49,1%, stabile rispetto al mese precedente. La forza lavoro complessiva è stata pari a 35.410.000 persone, mentre il tasso di partecipazione al lavoro è stato pari al 53,3%, con un calo dello 0,3% rispetto al mese di giugno.
Il numero degli occupati si è attestato a 32.582.000, in aumento di circa 18.032 unità rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione giovanile nella fascia di età 15-24 anni è stato pari al 15%, rispetto al 15,9% registrato a giugno. Nel dettaglio: 11,3% per i giovani uomini e 21,7% per le giovani donne.
19.09.2025
Secondo i dati diffusi lo scorso 28 agosto da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel solo mese di luglio 2025 le esportazioni turche sono ammontate a USD 24,9 mld, registrando un incremento dell’11% rispetto allo stesso mese nel 2024. Le importazioni hanno invece raggiunto USD 31,4 mld, con una crescita del 5,4% su base annua.
Principali Paesi Esportatori
Nei primi sette mesi del 2025, le esportazioni hanno totalizzato USD 156,3 mld, segnando un aumento del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le importazioni, nello stesso intervallo, si sono attestate a USD 212,2 mld, in crescita del 6,9%. Il deficit commerciale è salito a USD 55,9 mld (+12,2% sui mesi gennaio-luglio 2024).
Nel medesimo periodo, i principali mercati di destinazione dell’export turco sono stati: Germania (USD 12,9 mld), Regno Unito (9,8 mld), Stati Uniti (9,4 mld), Italia (7,5 mld) e Iraq (6,6 mld), che insieme hanno rappresentato il 29,7% del totale delle esportazioni turche.
Per quanto riguarda le importazioni, i principali Paesi fornitori sono stati: Cina (USD 28,6 mld), Federazione Russa (25,3 mld), Germania (17,6 mld), Stati Uniti (9,9 mld) e Italia (9,5 mld).
19.09.2025
Stando ai dati pubblicati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 28 agosto, nei mesi gennaio-luglio del 2025 la Turchia ha accolto 28.369.330 visitatori stranieri, con un calo del 2,1% rispetto allo stesso periodo nel 2024. Sommando i 4.990.670 cittadini turchi arrivati dall’estero, il totale raggiunge i 33.360.000 arrivi.
Nei primi sette mesi del 2025, Istanbul ha accolto il 37,06% dei visitatori stranieri (10.514.855 presenze), seguita da Antalya con il 29,53% (8.378.836 presenze) e da Edirne con il 9% (2.552.273 presenze).
In termini di provenienza geografica, nei sette mesi in osservazione i turisti russi si sono collocati al primo posto con 3.563.342 presenze (12,56% del totale), seguiti da tedeschi (3.304.582), inglesi (2.350.038) e iraniani (1.613.423).
Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nei mesi di gennaio-luglio 2025 invece sono stati 414.205 (1,46% del totale), con un marcato incremento del 20,44% rispetto ai primi sette mesi del 2024.
Nonostante il calo complessivo degli arrivi, la crescita dei ricavi nei primi sette mesi del 2025 riflette un aumento della spesa media per visitatore, salita a USD 996 rispetto a USD 942 dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il turismo è un settore vitale su cui la Turchia fa affidamento per contribuire alla riduzione del deficit delle partite correnti. Il settore contribuisce per circa il 10% al PIL e rappresenta circa il 5% dell'occupazione totale.
19.09.2025
Il 2 settembre scorso, l’Associazione dei Distributori Automobilistici (ODMD) ha reso noti i dati relativi ai primi otto mesi del 2025 del mercato automobilistico turco.
Tra gennaio e agosto, i veicoli passeggeri e commerciali hanno registrato una crescita del 7,24% rispetto al medesimo intervallo del 2024, con 817.345 unità immatricolate. Nel dettaglio, per i soli veicoli passeggeri la crescita è stata dell’8,05%, con 654.413 unità immatricolate.
I veicoli per passeggeri con motorizzazione a benzina hanno rappresentato il 46,5% delle immatricolazioni totali (304.618 unità), seguite dalle motorizzazioni ibride (26,3% e 172.366 unità), elettriche (18,5% e 121 unità) e diesel (8% e 53.000 unità).
Quanto al settore del “retail sales”, considerando sia la produzione nazionale sia le importazioni, il marchio Renault si colloca al primo posto tra i veicoli commerciali (74.139 unità vendute), seguito da Volkswagen (47.645), Toyota (47.264), Fiat (46.424) e Hyundai (40.907).
19.09.2025
Secondo i dati diffusi dal Ministero del Tesoro e delle Finanze, nel mese di luglio 2025 è stato registrato un disavanzo di bilancio pari a TL 23,9 miliardi (circa 584,4 milioni di dollari rispetto agli 8,1 miliardi del mese precedente).
Tale risultato ha contribuito a diminuire il deficit cumulato nei primi sette mesi del 2025, portandolo a quota TL 1 trilione (24,45 miliardi di dollari), in crescita del 19% su base annua.
Nei mesi gennaio-luglio 2025, le entrate complessive sono aumentate del 46,8% su base annua, mentre la spesa pubblica è cresciuta del 42,4%. Le entrate sono state pari a TL 6,69 trilioni (USD 163,59 miliardi), mentre le spese sono state pari a TL 7,7 trilioni (USD 188,29 miliardi).
19.09.2025
Il 16 settembre, Turkstat ha riportato un’espansione del mercato immobiliare del Paese, con 978.070 trasferimenti di proprietà registrati nei mesi gennaio-agosto 2025 e un aumento del 21,3% degli immobili venduti rispetto allo stesso periodo nel 2024.
Nei primi otto mesi dell’anno, le transazioni immobiliari con finanziamento tramite mutuo sono raddoppiate rispetto al periodo gennaio-agosto 2024, mentre altri acquisti immobiliari hanno registrato un aumento più modesto (14,7%). Gli acquisti di immobili nuovi sono aumentati del 15,4%, mentre quelli di immobili usati del 24,0%.
Gli acquisti da parte di stranieri nei mesi gennaio-agosto 2025 sono stati pari a 13.077 unità, con un numero di contratti di acquisto in calo del 13,2% rispetto ai mesi di gennaio-agosto dello scorso anno. I cittadini russi si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da iraniani, tedeschi e ucraini.
Nel mese di agosto 2025, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute si è registrato nelle grandi metropoli del Paese (Istanbul, Ankara e Izmir).
19.09.2025
Fitch Ratings ha alzato la propria previsione di crescita per la Turchia nel 2025 al 3,5% dal 2,9%, alla luce di una performance economica nel secondo trimestre superiore alle attese.
Nell’ultimo rapporto Global Economic Outlook, Fitch prevede inoltre che l’economia turca crescerà del 3,5% anche nel 2026 e che accelererà al 4,2% nel 2027.
Il rapporto sottolinea che l’inflazione annua in Turchia continua ad attenuarsi. Sulla base degli andamenti mensili, secondo Fitch, l’inflazione di fine anno dovrebbe rallentare al 28% nel 2025, per poi scendere al 21% nel 2026 e al 19% nel 2027.
19.09.2025
Il Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali ha annunciato nove gare nazionali e internazionali per il settore dell’energia che saranno indette con il modello “YEKA”, (Zone di Risorse Energetiche Rinnovabili), una formula speciale di gara finalizzata ad attrarre investimenti per circa USD 3,3 mld, con l’assegnazione complessiva di 2.000 megawatt (MW) di capacità eolica e solare in 12 province del Paese.
Come riportato dalla stampa locale, l’obiettivo di tali gare, che potrebbero essere indette alla fine dell’anno, è ridurre la dipendenza dalle importazioni energetiche, incrementare l’utilizzo di energia pulita prodotta a livello nazionale e rafforzare la filiera industriale delle fonti rinnovabili.
I progetti previsti per l’eolico saranno sei, per un totale di 1.150 MW, nelle province di Sivas, Balıkesir, Aydın, Denizli e Kütahya, con dimensioni variabili da 110 a 500 MW. Per il solare, invece, sono previsti nove progetti, con potenze comprese tra 40 e 260 MW, da realizzare nelle province di Elazığ, Kahramanmaraş, Erzurum, Bolu, Eskişehir, Mardin e Van.
Per la pubblicazione dei bandi di gara potrebbe essere seguita la procedura del 2024, ovvero la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale turca e avvisi sul portale del Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali.
19.09.2025
Secondo l’ultimo rapporto 2025 pubblicato lo scorso 27 agosto dall’EMRA (l’ente regolatore autonomo turco responsabile del mercato dell’energia) e riferito all’anno precedente, la Federazione Russa risulta essere il principale fornitore di greggio della Turchia con una quota pari al 66,7% del totale importato. La Russia precede altri fornitori quali l’Iraq (9,84%), il Kazakhstan (6,11%), l’Arabia Saudita (3,94%) e l’Azerbaijan con una percentuale minore.
La Turchia estrae il petrolio per il proprio fabbisogno anche al di fuori dei confini nazionali (principalmente in Azerbaigian e in Iraq e, con quote minori, in Russia, Libia e Kazakistan, per un totale di circa 60 mila barili al giorno). Tuttavia, grazie all’intensificarsi degli investimenti e al potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, la produzione interna è migliorata e oggi il Paese produce livelli più elevati rispetto all’attività estrattiva oltreconfine.
Con la scoperta del giacimento di Gabar, la Turchia estrae petrolio in 95 pozzi con una produzione di 78 mila barili al giorno: l’obiettivo è superare i 100 mila barili al giorno nel medio periodo. Con lo sfruttamento dei giacimenti di Batman, Diyarbakir, Adıyaman, Siirt, Mardin e Manisa, la produzione interna giornaliera sale a 190 mila barili al giorno a fronte però di un consumo nazionale giornaliero ancora alto, pari a circa 900 mila barili al giorno.
19.09.2025
Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio turco, 45 imprese di costruzioni della Turchia sono entrate nella classifica delle “Top 250 International Contractors” pubblicata dalla rivista statunitense “Engineering News-Record” (ENR).
La Cina si posiziona al primo posto con 76 aziende, seguita dalla Turchia. Il valore complessivo dei progetti realizzati lo scorso anno dai 45 contractor turchi ha raggiunto i 20,8 miliardi di dollari.
La quota dei contractor turchi sul valore totale dei progetti realizzati dai primi 250 operatori mondiali è stata del 4,2%, collocando la Turchia al nono posto, davanti a Paesi Bassi, Svezia e Germania.
Ad oggi, i contractor turchi hanno realizzato complessivamente 12.641 progetti per un valore superiore a 544,9 miliardi di dollari in 137 Paesi tra cui in mercati chiave per Ankara come Libia, Iraq e Arabia Saudita.