Cronache Economiche

09.04.2024

Ambasciata d'Italia celebra l'8°edizione del Design Day

In occasione dell'ottava Giornata del Design italiano nel mondo, l'Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha ospitato presso l'Ambasciata d'Italia ad Ankara la terza edizione di "SUSTAIN-IT", un formato di eventi dove giovani studenti, provenienti dalle Università della Turchia, presentano progetti innovativi volti a coniugare il design e la sostenibilità.

Anche quest’anno, l’evento è stato curato dall’ambasciatrice del Design italiano ad Ankara, Bahar Gedikli. “Fabbricare valore - inclusività, innovazione e sostenibilità”, tema scelto per il Design Day di quest’anno, è stato il filo conduttore dei progetti presentati dagli studenti, ispirati alle icone e alle eccellenze delle produzioni e delle filiere del Made in Italy.

L’evento ha visto la partecipazione di qualificati e numerosi ospiti, tra cui accademici, studenti, designer, architetti, giornalisti e altri addetti del settore.

L’Ambasciatore Marrapodi, nel suo intervento di apertura, ha sottolineato la rilevanza del Design Day quale strumento di promozione integrata, capace di ispirare i giovani talenti attraverso nuovi stimoli per avvicinarsi sempre di più all’Italia, contribuendo così alla diffusione del saper fare italiano nel design.

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09.04.2024

FITCH. L’outlook della Turchia migliora da “stabile” a “positivo

Lo scorso 9 marzo l’agenzia di rating Fitch ha rivisto il rating della Turchia che è passato da “B” a “B+” e il suo outlook da “stabile” a “positivo” (fino allo scorso settembre l’outlook del Paese era per Fitch “negativo”).

Alla base della decisione la svolta della nuova politica monetaria che ha ridotto, da maggio 2023, il rischio di instabilità macroeconomica e finanziaria del Paese.

Pende ancora sul fattore di rischio l’alto livello di inflazione che resta il principale pericolo per la stabilità economica della Turchia. Secondo l’agenzia di rating questa si ridurrà infatti soltanto a partire dalla seconda metà del 2024.

Il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek ha dichiarato che l'incremento del rating è un risultato concreto del programma economico del governo.

"La stabilità macro finanziaria sarà ulteriormente rafforzata e il nostro rating aumenterà nel secondo semestre grazie alla disinflazione, alla riduzione del deficit del conto corrente e alla disciplina fiscale", ha aggiunto Şimşek sulla piattaforma di social media X.

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09.04.2024

TASSO DI INFLAZIONE. I dati dell’Istat turco a marzo 2024

I dati pubblicati lo scorso 3 aprile da Turkstat certificano che l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) è cresciuta a marzo mese-su mese del 3,16% passando dal 67,07 al 68,50% su base annua.

Tra gli aumenti più significativi, si registrano i tassi di inflazione al consumo per spese per l’educazione (+104,07%), ristorazione e hotel (+94,977%) e sanitarie (+80,25%) mentre i prezzi dei prodotti alimentari hanno fatto registrare un aumento del +70,41% su base annua.

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09.04.2024

TASSO DI RIFERIMENTO. La Banca Centrale turca (BCRT) aumenta il tasso di interesse al 50%

Il 23 marzo scorso, la BCRT ha annunciato l’aumento del tasso di riferimento che è passato dal 45% al 50%.

Il Comitato della BCRT ha mandato dunque un forte segnale ai mercati sul continuamento della politica monetaria restrittiva, giustificando tale decisione con la necessità di mantenere sotto controllo un’inflazione ancora molto alta (68,50% a marzo).

Il Governatore Fatih Karahan nel suo intervento ha ribadito che il processo di disinflazione è atteso solo a partire dalla seconda metà del 2024 e la misura macroprudenziale adottata contribuirà a garantire la stabilità macro-finanziaria.

La politica monetaria restrittiva, ha ribadito il Governatore Karahan, sarà mantenuta fino a quando non si osserverà un calo significativo e duraturo della tendenza di fondo dell’inflazione mensile.

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09.04.2024

LA BILANCIA DEI PAGAMENTI A GENNAIO 2024

La Turchia nel mese di gennaio scorso ha registrato un deficit di USD 2,6 mld rispetto agli USD 10,4 mld di gennaio 2023, secondo i dati ufficiali resi noti dalla Banca Centrale (BCRT) lo scorso 14 marzo.

Il deficit su dodici mesi si è ridotto significantemente da USD 45,3 mld di dicembre 2023 a USD 37,5 mld nel mese in osservazione.

Nel mese di gennaio 2024, il disavanzo della bilancia commerciale (USD 4,4 mld rispetto ai USD 12,6 mld fatti registrare a gennaio 2023) è stato bilanciato dal contributo della voce “servizi” (+USD 2,8 mld), trainata dal settore del turismo che ha fatto registrare un attivo di USD 2,2 mld.

Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente della bilancia dei pagamenti turca avrebbe realizzato un avanzo di USD 3,6 mld, in aumento rispetto a USD 2,0 mld dell’analogo mese del 2023.

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09.04.2024

I FLUSSI IDE. I dati YASED nel mese di gennaio 2024

Secondo i dati diffusi il 12 marzo scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE è stato nel mese di gennaio 2024 pari a USD 910 mln, in aumento del 20% rispetto a gennaio 2023.

Il dato degli IDE in Turchia per il mese in osservazione comprende USD 399 mln in capitale azionario, USD 415 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 102 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 6 mln.

Gli IDE nel mese di gennaio 2024 hanno rappresentato un flusso finanziario pari al 36% del deficit delle partite correnti.

Nel mese di gennaio 2024, con una quota pari al 59% del totale degli IDE, i Paesi UE complessivamente considerati si sono confermati i principali investitori in Turchia.

Per quanto riguarda i singoli Paesi, al primo posto si piazzano gli Stati Uniti seguiti da Germania e Regno Unito.

Il settore “commercio all’ingrosso e al dettaglio” ha realizzato il maggiore afflusso di IDE (USD 984 mln) precedendo quello “elettronica e ITC” (rispettivamente USD 394 e 345 mln) e il minerario (171 mln).

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09.04.2024

COMMERCIO ESTERO DELLA TURCHIA. L’ultimo rapporto Turkstat-Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi il 29 marzo scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi due mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 41,78 mld e USD 54,33 mld.

In rapporto allo stesso bimestre del 2023, si è registrata una crescita, per le prime dell’8,5%, mentre per le seconde si è registrato un decremento del 16%.

Nei mesi gennaio-febbraio 2024 è stato riportato un deficit complessivo di USD 12,955 mld, in diminuzione del 51% se comparato agli analoghi mesi del 2023.

A livello geografico, nel bimestre in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 3,484 mld), USA (USD 2,536 mld), Iraq (USD 2,169 mld), Italia (USD 2,156 mld) e Regno Unito (USD 2,088).

Relativamente alle importazioni, a gennaio-febbraio 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 8,352 mld), Cina (USD 6,327 mld), Germania (USD 4,135 mld), USA (USD 2,739 mld) e Italia (USD 2,730 mld).

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09.04.2024

DISOCCUPAZIONE. Il tasso in Turchia sale al 9,1%

Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, l’11 marzo, ha reso noto che nel mese di gennaio 2024, la disoccupazione nel Paese si è attestata al 9,1%, pari a 3.214.000 persone, in crescita dello 0,2% rispetto al mese di dicembre 2023.

In termini di distribuzione di genere, a fronte di una disoccupazione maschile al 7,7%, quella femminile è risultata all’11,7%. Nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, il dato si è attestato al 16,6% (14,1% tra gli uomini e 21,1% tra le donne), in crescita dell’1,1% rispetto al mese di dicembre 2023.

Nel mese in considerazione, si è registrato un tasso di occupazione generale al 49% (66% per gli uomini e 32,4% per le donne). Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 53,9% (35,4 milioni di persone), in aumento sul mese precedente.

L'orario di lavoro settimanale effettivo medio destagionalizzato è stato di 43,3 ore lavorate (-0,4% sul mese di dicembre 2023).

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09.04.2024

INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA. I dati di ICE-Agenzia

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi due mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 4,9 mld, ha registrato un incremento del 15,9% rispetto a gennaio-febbraio 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 25% (USD 2, 7mld), mentre le importazioni sono cresciute del 6,4% e si sono attestate a USD 2,1 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 574 mln.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quinto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti) e il quarto cliente (dopo Germania, Stati Uniti e Iraq).

Le esportazioni italiane costituiscono il 5,1% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5.2% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 7,2 mld) e seguita da Parigi (USD 3,6 mld) e Madrid (USD 3,02 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi due mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi e perle” (+245%); in calo, invece, l’export di “articoli in ferro e acciaio” (-99.9%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export è stata delle quella delle “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi e perle” (USD 564 mln), voce che scavalca i “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in leggero calo dello 0,6% rispetto al primo bimestre del 2023, con un valore di USD 505 mln.

La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento della voce “ferro e acciaio” (+96,3%) e di quella relativa agli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+33,4%); in calo gli acquisti italiani di “rame” e articoli in rame”; gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 568 mln.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Germania e Francia sono cresciute rispettivamente del 23,5% e del 17,3%; l’export britannico ha registrato un aumento del 13,6%.

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09.04.2024

IMMOBILIARE. I dati Turkstat a febbraio 2024

Turkstat, il 14 marzo scorso, ha certificato una crescita del mercato immobiliare turco, con 93.902 contratti di compravendita registrati nel mese di febbraio 2024, con un aumento pari al 17,3% rispetto al 2023. Se si considerano i primi due mesi del 2024 si registra invece una contrazione del 2% (174.210 trasferimenti di proprietà) rispetto al dato di gennaio-febbraio 2023.

Nel mese di febbraio 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, è continuato il calo generalizzato degli acquisti con finanziamento (-49,15%); gli acquisti di alloggi nuovi e di seconda mano hanno invece fatto registrare aumenti rispettivamente del 21,8% e del 15,5%.

Compravendite immobiliari in Turchia nel mese di febbraio 2024

Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di febbraio, sono stati pari a 1.846 e si sono ridotti del 44,9% rispetto allo stesso mese del 2023. Nel confronto gennaio-febbraio 2024 sul 2023, la contrazione è stata più marcata (-48%) con 3.907 trasferimenti di proprietà.

A febbraio 2024, i cittadini russi, con 395 immobili, si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da iraniani, iracheni e ucraini.

Sempre nel mese in osservazione, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute si è collocato a Istanbul (17,4%), Ankara (8,8%) e Izmir (5,5%).

La Banca Centrale ha diffuso lo scorso 18 marzo i prezzi degli immobili: in tutto il Paese i costi sono cresciuti mediamente del 68% a gennaio scorso, in calo rispetto all’aumento del 75,5% di dicembre 2023. Il prezzo “medio” delle case in era di circa USD 957 al metro quadrato, mentre a Istanbul sale a USD 1.100.

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09.04.2024

TURISMO. I dati del Ministero della Cultura e del Turismo sul mese di gennaio 2024

Dopo un 2023 che si è chiuso con un numero di turisti pari a 49,3 milioni, i flussi di ingresso di visitatori stranieri registrati nel bimestre gennaio-febbraio 2024 segnano un aumento (+12%) rispetto all’analogo bimestre del 2023.

La Turchia ha accolto 4,3 milioni di stranieri secondo i dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 22 marzo.

Nei mesi gennaio-febbraio 2024, Istanbul ha accolto il 56,6% dei visitatori stranieri, pari a 2.247.518, seguita da Edirne (11,7%) e Antalya (9,2%).

In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti iraniani si sono collocati al primo posto (437.905), seguiti da russi (433.654), bulgari (345.301), tedeschi (307.771) e georgiani (207.306).

Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nei primi due mesi del 2024 sono stati invece 58 mila rispetto ai 44 mila dell’analogo bimestre del 2023.

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09.04.2024

La Turchia mira a ridurre il divario del conto corrente

Il Ministro del Tesoro e delle Finanze Şimşek ha annunciato che la Turchia mira a ridurre il deficit del conto corrente anche al di sotto dell'obiettivo del Programma a medio termine di 34,7 miliardi di dollari nel 2024.

Il Ministro ha infatti annunciato su X che il deficit si è ridotto di 14,3 miliardi di dollari durante il primo trimestre del 2024 e che la Turchia sarà in grado di accumulare riserve grazie alla riduzione del deficit del conto corrente/PIL a meno del 2,5%.

"Con il contributo del riequilibrio nella crescita, la riduzione del deficit del conto corrente e l'aumento dei flussi di risorse esterne, stiamo rafforzando la nostra stabilità macro finanziaria", ha aggiunto il Ministro.

Le esportazioni della Turchia sono aumentate del 4,1% a 22,58 miliardi di dollari a marzo e hanno raggiunto 63,7 miliardi di dollari.

Il rapporto tra esportazioni e importazioni è stato del 75% a marzo, migliorando del 1,3% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.

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09.04.2024

SISECAM INVESTE NEL NORD ITALIA. Nuove linee di produzione da parte del più grande investitore turco in Italia

Sisecam, azienda leader mondiale dei prodotti chimici del cromo, carbonato di sodio e del vetro, ha deciso di investire USD 114 mln in tre nuove linee di vetro rivestito in Italia, oltre che in Turchia e Bulgaria.

Il piano di investimenti prevede che le tre linee di produzione diventeranno operative nel 2025. “Questi investimenti ci consentiranno di aumentare la quota di prodotti a valore aggiunto della nostra produzione totale e di sviluppare il nostro portafoglio prodotti” - ha affermato Ahmet Kirman, Presidente e Direttore esecutivo di Sisecam.

Sisecam è presente in Italia dal 2005 con strutture in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Puglia con una produzione complessiva di vetro piano pari a 400 mila tonnellate e 13 milioni di metri quadrati tra vetro stratificato e rivestito.

Nel 2022 Sisecam ha acquistato la friulana Refel S.p.A. per Euro 22 mln, principale produttore al mondo di materiali refrattari per la produzione del vetro. Si tratta di uno dei maggiori investimenti dell’azienda turca in Italia dopo quelli del 2016 quando Sisecam acquisì la Sangalli di Udine e nel 2017 la Sangalli Manfredonia.

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09.04.2024

TURCHIA-SARDEGNA. Forum sardo-turco per incoraggiare gli investimenti tra i due Paesi

Imprenditori italiani e turchi hanno partecipato lo scorso febbraio in Italia al “Sardegna-Turchia Business Forum” organizzato dalla Camera di Commercio e Industria di Cagliari-Oristano e tenutosi presso l’aeroporto di Cagliari Elmas.

L’evento è stato promosso dall’ente camerale locale con la collaborazione dell’Agenzia Speciale per i Servizi Promozionali Centro per le Imprese, con la partecipazione di “Invest in Türkiye” (l’ufficio della Presidenza per gli investimenti in Turchia di Ankara), Sogaer (compagnia aeroportuale) e il circuito ASCAME (Associazione degli enti camerali del mediterraneo). Inoltre all’incontro ha partecipato la Camera di commercio Italia-Turchia di Istanbul.

Esplorare le opportunità tra Turchia e Sardegna è stato il focus del Business forum che ha esaminato i settori più promettenti quali turismo bilaterale, agroalimentare, infrastrutture e logistica (ricostruzione delle aree devastate dai sismi del 2023 e riqualificazione della manodopera), ITC e miglioramento della mobilità marittima.

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09.04.2024

TURCHIA - ARABIA SAUDITA. Si rafforzano le relazioni economico-commerciali tra i due Paesi

Turchia e Arabia Saudita hanno compiuto importanti progressi dal punto di vista economico-commerciale e degli investimenti negli ultimi anni. A testimonianza di questo, l’anno passato l’export turco verso l’Arabia Saudita è aumentato del 150% rispetto al 2022 con vendite pari a USD 2,62 mld. Si tratta del maggior incremento del dato dell’export registrato dalla Turchia nel 2023.

L’obiettivo di lungo periodo è di portare nei prossimi anni l’interscambio totale dagli USD 6,8 mld dell’anno passato a USD 30 mld.

Intervenendo al Forum sugli investimenti e sul commercio Turchia-Arabia Saudita tenutosi a Istanbul lo scorso mese, il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek ha identificato i tre settori su cui la Turchia punta nel rapporto commerciale bilaterale con Riad: costruzioni, turismo e difesa.

In particolare, in quest’ultimo settore si registrano gli accordi economici più importanti. Ad esempio, nel 2023 l’Arabia Saudita ha firmato un accordo per l’acquisto di droni dalla turca “Baykar”, che è considerato per il suo valore il più grande contratto nel settore della sicurezza nella storia della Turchia.

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09.04.2024

Turkish Airlines registra ricavi per oltre 6 miliardi di dollari nel 2023

La compagnia aerea di bandiera della Turchia, Turkish Airlines, ha riportato un profitto di oltre 6 miliardi di dollari nel 2023, segnando un aumento del 121% rispetto all'anno precedente.

Il totale dei ricavi era già aumentato del 13,7 % lo scorso anno rispetto al 2022, raggiungendo 20,94 miliardi di dollari, mentre i ricavi passeggeri sono saliti del 24% a 17,7 miliardi di dollari, secondo i dati finanziari dell'azienda.

Turkish Airlines ha trasportato un totale di 83,4 milioni di passeggeri lo scorso anno, un aumento di oltre il 16% rispetto al 2022. Il numero totale di passeggeri internazionali è aumentato del 14,4% (53 milioni), mentre il traffico passeggeri domestico è cresciuto del 19% (30,4 milioni).

Alla fine di febbraio, Turkish Airlines ha offerto voli verso 340 destinazioni in tutto il mondo, in aumento rispetto alle 337 dell'anno precedente.

Infine, il numero di aeroplani della flotta è cresciuto da 400 a 450 nel 2023, mentre la capacità dei posti a sedere è aumentata del 13,5 %, contando 92.067 posti.

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09.04.2024

INDUSTRIA DELLA DIFESA. Il think tank svedese “Stockholm International Peace Research Institute” traccia un quadro del quinquennio 2019-2023

La quota della Turchia delle esportazioni mondiali di materiale di armamento è aumentata dallo 0,7% all'1,6% nel periodo tra il 2019 e il 2023 rispetto al quinquennio precedente collocando il Paese all’11° posto tra i principali fornitori mondiali di armi.

Il dato emerge da un recente rapporto pubblicato dallo “Stockholm International Peace Research Institute” (SIPRI). La Turchia è preceduta da Stati Uniti, Francia, Russia, Cina, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Israele e Corea del Sud.

Nel 2023 il settore in Turchia ha raggiunto la cifra record di esportazioni (oltre USD 6 mld) e nei primi due mesi del 2024 le vendite si sono attestate a USD 633 mln (+12% su gennaio-febbraio 2023).

Il ruolo della Turchia come Paese emergente nel campo dell’innovazione militare è evidenziato anche dai dati dell’ultimo biennio: le esportazioni turche sono passate da USD 4,3 mld del 2022 agli oltre USD 5,5 mld dello scorso anno con un aumento del 27,1%. Vendite che hanno riguardato 230 prodotti verso 185 Paesi tra cui i principali clienti nel 2023 sono risultati essere Emirati Arabi Uniti, Qatar e Pakistan.

Degna di nota, infine, è anche l’ascesa della Turchia nel continente africano piazzandosi nel 2023 al 4° posto tra i maggiori fornitori dell’Africa sub-sahariana.

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