Cronache Economiche

20.03.2025

Il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, in missione in Turchia

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, lo scorso 18 febbraio ha incontrato, presso il Palazzo Dolmabahçe a Istanbul, il Ministro dell’Industria e della Tecnologia della Turchia, Mehmet Fatih Kacır. All’incontro hanno preso parte anche il Sottosegretario Fausta Bergamotto, il Presidente di Leonardo Stefano Pontecorvo, il Presidente dell’ICE Matteo Zoppas, e il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente.

Il rafforzamento della cooperazione industriale tra Italia e Turchia, con particolare attenzione ai settori della difesa, dell’aerospazio, della farmaceutica e delle materie prime critiche, è stato al centro dei colloqui tra i due Ministri. Urso e Kacır hanno infatti condiviso la necessità di consolidare un rapporto basato su una logica di integrazione industriale e tecnologica, per accrescere la competitività dell’area mediterranea in uno scenario globale sempre più sfidante. Il confronto si è poi concentrato anche sulle principali operazioni industriali in corso, tra cui il dossier Baykar-Piaggio Aerospace e il piano di riorganizzazione in Italia di Beko-Whirlpool.

Nel corso dell’incontro, i Ministri hanno deciso di dare vita a un tavolo di lavoro congiunto, per definire accordi tra i Paesi sulle partnership industriali e tecnologiche, con particolare riferimento alle materie prime critiche, all’innovazione digitale e alle tecnologie green. Italia e Turchia condividono la necessità di sviluppare catene di valore resilienti nei settori chiave della transizione ecologica e digitale, a partire dalla siderurgia e dalla chimica, riducendo le dipendenze strategiche da altri attori globali e rafforzando così l’autonomia industriale europea e mediterranea. L’obiettivo è quello di costruire sinergie sempre più solide tra le filiere produttive dei due Paesi, ponendo le basi per una cooperazione strutturata e di lungo periodo, anche in vista del prossimo vertice bilaterale tra i due governi presieduto da Giorgia Meloni e Recep Tayyip Erdoğan.

“La relazione tra Italia e Turchia ha un valore strategico che va oltre la dimensione economica. I nostri due Paesi sono il ponte naturale tra l’Europa, il Mediterraneo e il Medio Oriente: rafforzare la nostra cooperazione industriale significa contribuire alla stabilità della regione e creare nuove opportunità di sviluppo anche nel continente africano, così come indicato dal Piano Mattei del governo Meloni. Un Mediterraneo forte e integrato è una necessità per affrontare le sfide globali, dalla sicurezza energetica alla transizione industriale”, ha dichiarato Urso.

Nel corso della giornata, il Ministro Urso ha incontrato i principali imprenditori italiani attivi in Turchia per un confronto sulle prospettive di investimento e sulle opportunità di sviluppo industriale nel Paese.

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20.03.2025

Italian Design Day 2025 ad Ankara con ospite Alex Terzariol, Designer e delegato alle attività internazionali di ADI

In occasione dell'Italian Design Day 2025, l'ambasciatore italiano in Turchia, Giorgio Marrapodi, ha ospitato presso la Residenza dell'Ambasciatore d'Italia ad Ankara un evento dedicato all'eccellenza del design italiano.

Ospite d'eccezione Alex Terzariol, noto designer e delegato alle attività internazionali per l'ADI (Associazione per il Disegno Industriale), che ha guidato i numerosi ospiti presenti lungo un percorso volto alla scoperta della creatività e dell'innovazione, che rendono il Made in Italy un punto di riferimento a livello globale.

Nel suo saluto di apertura, l'ambasciatore Marrapodi ha sottolineato come il design rappresenti una delle espressioni più alte della capacità creativa e produttiva italiana, riconosciuta a livello internazionale.

"Il design italiano è sinonimo di eccellenza. Non è solo stile, ma un linguaggio universale capace di unire estetica, funzionalità e innovazione, con un'attenzione particolare alla qualità della vita delle persone", ha dichiarato Marrapodi. A seguire, Terzariol ha illustrato alcuni tra i prodotti più iconici del design italiano, raccontando le storie che si celano dietro oggetti premiati con il prestigioso Compasso d'Oro, simbolo riconosciuto di eccellenza, innovazione e capacità del Made in Italy.

I partecipanti hanno inoltre avuto l'opportunità di ammirare alcuni di questi prodotti nella mostra allestita per l'occasione con il contributo di Mozaik, uno dei più importanti showroom di design in Turchia.

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20.03.2025

Lancio del Festival Capitali della Creatività Italiana nel Mondo in Turchia con un evento dedicato a moda e sostenibilità

Lo scorso 27 febbraio l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha ospitato a Palazzo di Venezia, a Istanbul, l’evento di lancio del Festival Capitali della Creatività Italiana nel Mondo in Turchia. L’iniziativa, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, mira a valorizzare l’eccellenza del Made in Italy in tutti i settori. Ospiti d’eccezione la stilista Sofia Crociani, fondatrice e direttrice artistica di Aelis, e la giornalista Francesca Pini, protagoniste di un dialogo su moda e sostenibilità.

Nel suo intervento, l’Ambasciatore Marrapodi ha sottolineato il ruolo dell’Italia non solo come punto di riferimento per la qualità delle sue produzioni nel settore della moda, ma anche per l’impegno dell’industria nel promuovere una filiera più sostenibile.

Nel dialogo tra Crociani e Pini, la stilista ha raccontato il percorso di Aelis nel campo della moda sostenibile, condividendo la sua esperienza come icona del Made in Italy nel mondo. Il confronto ha toccato le nuove sfide e opportunità del settore, dalle innovazioni nei materiali ecologici alle strategie per ridurre l’impatto ambientale.

Per illustrare l’evento, nelle sale della Residenza, è stata allestita un’esposizione di alcune creazioni di Sofia Crociani, offrendo in tal modo agli ospiti l’opportunità di ammirare da vicino l’incontro tra alta moda e sostenibilità che caratterizza il suo lavoro.

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20.03.2025

Si consolidano le sinergie industriali tra Italia e Turchia nel settore difesa e aerospazio

Il produttore di droni da combattimento senza pilota (UAV), il colosso turco “Baykar”, e il gigante italiano della difesa e dell'aerospazio “Leonardo”, lo scorso 6 marzo hanno firmato un memorandum d'intesa (MoU) che prevede la creazione di una joint venture per i sistemi aerei senza pilota. L'accordo è stato firmato dal CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, dal Presidente di Baykar, Selçuk Bayraktar, e dal CEO Haluk Bayraktar, presso la sede centrale di Leonardo a Roma. Il MoU si basa sulle sinergie industriali e sulle complementarità delle due aziende nel settore dei sistemi UAV, che sfrutteranno l’esperienza di Leonardo nella progettazione e l’efficacia delle piattaforme UAV di Baykar.

"Questo è un grande risultato", ha affermato Cingolani durante la conferenza stampa, osservando che “l'industria della difesa sta affrontando sfide senza precedenti, come i sistemi senza pilota, l'intelligenza artificiale, i caccia di sesta generazione, la sicurezza informatica e lo spazio. In questo scenario, siamo convinti che la cooperazione tecnologica sia necessaria e urgente per accelerare il progresso e garantire la sicurezza globale".

“Questa strategica partnership con Leonardo segna una pietra miliare significativa nell'espansione della nostra impronta tecnologica e nel rafforzamento della nostra presenza nel mondo", ha affermato Selçuk Bayraktar nel comunicato stampa, aggiungendo che “la capacità di Leonardo, rinomata a livello mondiale per il suo enorme know-how nelle tecnologie di Intelligenza Artificiale, rendono questa collaborazione ancora più significativa”.

L'accordo, preceduto dalla visita del Ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso e del Presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, oltre che di altri alti Funzionari del Governo italiano a Istanbul lo scorso mese di febbraio, arriva a poco meno di un mese dall’acquisto, da parte di Baykar, di Piaggio Aerospace.

Nel 2024 Baykar si è collocata tra i primi 10 esportatori turchi di prodotti per la difesa, con un fatturato derivante dalle esportazioni pari a USD 1,8 mld. Baykar figura tra le prime 50 aziende al mondo nel settore, con ben il 65% delle esportazioni mondiali di UAV.

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20.03.2025

PRODOTTO INTERNO LORDO. Il 2024 fa segnare un tasso di crescita del 3,2%

Il 28 febbraio scorso TUIK, l’Istituto di statistica turco, ha reso noto il tasso di crescita del Paese, che si è attestato - su base annua - al 3% nell’ultimo trimestre dello scorso anno (+1,7% sul terzo trimestre). Nel 2024, il PIL complessivo della Turchia è ammontato a 43 trilioni di lire turche (1.300 mld di USD), crescendo del 3,2%. Il PIL pro-capite si è invece attestato a 507.615 lire turche, ossia USD 15.463.

Nel dettaglio, l’attività economica in Turchia nel 2024 è stata sostenuta dal contributo delle costruzioni (+9,3%), del settore finanziario e assicurativo (+4,9%), di quello dell'agricoltura (+3,9) e dei servizi (+3,1%). La crescita è stata meno rapida nelle attività immobiliari (+2,4%) e nella PA (1,8%). La dinamica dell’industria, invece, ha segnato un aumento solo dello 0,5%.

Le componenti del PIL dal lato della domanda hanno visto crescere i consumi delle famiglie del 3,9% nel trimestre in osservazione, e del 3,7% nel 2024. Infine, le esportazioni, più lente nell’ultimo trimestre dello scorso anno (-2%) rispetto alla crescita positiva delle importazioni (+1,6%), hanno abbassato il tasso di crescita del PIL nei mesi ottobre-dicembre scorsi. Complessivamente, nel 2024, l’export ha fatto segnare un +0,9%; l’import un -4,1% rispetto al 2023.

La crescita nel 2024 colloca la Turchia, insieme alla Spagna, tra le economie in più rapida ascesa nell’area OCSE.

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20.03.2025

INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA. I dati dell’Agenzia ICE a gennaio 2025

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, dopo un 2024 da record nella partnership commerciale tra Italia e Turchia, grazie a un volume di scambi pari a USD 32,246 mld (di cui USD 19,312 mld di esportazioni italiane), a gennaio 2025 l’interscambio è sceso a USD 1,929 mld, registrando un decremento del 15,6% rispetto all’analogo mese del 2024. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia si sono contratte del 20% (USD 950,2 mln), mentre le importazioni sono diminuite del 10,8%, fermandosi a USD 978,5 mln. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per la Turchia di USD 28,306 mln.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quinto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti) e il sesto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito EAU e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 3,3% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,6% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta soltanto da Berlino (USD 3,635 mld) e seguita da Parigi (USD 1,690 mld) e Madrid (USD 1,396 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia resta il primo partner commerciale di Ankara.

A gennaio 2025, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “ferro e acciaio” (+134,9% su gennaio 2024 e in volume pari a USD 51,2 mln); in calo, invece, l’export di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (-65,7%, dopo un biennio di crescita a tripla cifra). In termini assoluti, la principale voce del nostro export nel primo mese dell’anno è stata “macchinari e apparecchiature meccaniche”, seppure in calo del 33,6% rispetto a gennaio 2024, con un valore pari a USD 176,93 mln.

La dinamica dell’export turco, d’altro canto, mostra un marcato aumento alle voci “alluminio e lavori di alluminio” (+58,4%) e “rame e articoli in rame” (+53,3%). In calo gli acquisti italiani di “ferro e acciaio”, che si sono contratti del 36,3%. “Autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si conferma infine la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore che, pur affermandosi a USD 197,2 mln, vede però i volumi in calo del 14,8%.

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20.03.2025

TASSO DI INFLAZIONE. I dati ufficiali riferiti a febbraio 2025: l’inflazione scende sotto il 40% per la prima volta da giugno 2023

I dati pubblicati lo scorso 3 marzo da Turkstat indicano che l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) su base mensile, a febbraio, è cresciuta del 2,27%: aumento dimezzato rispetto a gennaio 2025, quando i prezzi erano saliti dello 5,03% a causa dei rincari d’inizio anno di molti beni. L’inflazione su base annua si è invece ridotta, per il nono mese consecutivo, passando dal 42,12% al 39,05%.

Tra gli aumenti più significativi vi sono i servizi associati alle spese per l’istruzione, con un incremento annualizzato del 94,90%; resta ancora significativo l’aumento su base annua dell’edilizia abitativa (+70,81%). Aumenti inferiori alla media, invece, sono stati osservati per il tessile-abbigliamento (+20,84%), i cui prezzi su base mensile si sono contratti del 5,06%.

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20.03.2025

TASSO DI RIFERIMENTO. La Banca Centrale (BCRT) abbassa il tasso di interesse al 42,5%

Il “Monetary Policy Committee” (MPC) della BCRT ha deciso di ridurre il tasso di riferimento al 42,5%, realizzando così il terzo taglio consecutivo da dicembre 2024.

La decisione di ridurre di 250 punti base il tasso - si commenta nel comunicato diffuso lo scorso 6 marzo dalla BCRT - è stata determinata dalla tendente diminuzione di fondo, subita dall’inflazione nel mese di febbraio dopo l’aumento del tasso a gennaio a causa di un brusco rincaro dei beni alimentari e dei servizi. Sebbene la domanda interna sia stata superiore alle aspettative, l’aumento è stato moderato e resta su livelli disinflazionistici.

La prudente politica monetaria della BCRT - continua il comunicato - sta poi rafforzando il processo di disinflazione, grazie alla ponderatezza della domanda interna e all’appezzamento reale della lira turca; un maggiore coordinamento con la politica fiscale, inoltre, contribuirà in modo significativo a tale processo.

I tassi di interesse continueranno infine a essere definiti con prudenza, riunione per riunione, fino al raggiungimento dell’obiettivo principale della BCRT, vale a dire la stabilizzazione dei prezzi, conclude la nota che accompagna la decisione dell’MPC.

La prossima riunione del Comitato della BCRT si terrà il 17 aprile 2025.

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20.03.2025

BILANCIA DEI PAGAMENTI. Migliora la bilancia dei pagamenti nel 2024

Secondo i dati ufficiali resi noti dalla Banca Centrale (BCRT) il 14 febbraio 2025, lo scorso dicembre la Turchia ha registrato un deficit di USD 4,7 mld di conto corrente (CAD), il che rappresenta il secondo disavanzo consecutivo dopo una serie di surplus da maggio a ottobre 2024. Tuttavia, su base annuale, il deficit di parte corrente si restringe significativamente, passando da USD 39,9 mld del 2023 a USD 10,0 mld del 2024, per via dell’effetto della riduzione del deficit commerciale a USD 56,3 mld nel 2024, rispetto agli USD 86,3 mld del 2023.

Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente della bilancia dei pagamenti turca ha invece segnato un avanzo di USD 2,5 mld, rispetto agli USD 4,5 mld di dicembre 2023. Il CAD su dodici peggiora tra novembre e dicembre 2024, e passa da USD 7,4 mld a USD 10,0 mld. Gli afflussi della voce “servizi” hanno fatto registrare un avanzo netto di USD 3,1 mld, di cui USD 2,1 mld grazie ai viaggi per turismo. Nel mese di dicembre 2024, gli scambi di merci e servizi hanno registrato un deficit di USD 6,2 mld rispetto a USD 4,5 mld di dicembre 2023.

Le riserve ufficiali, al 14 febbraio 2025, salgono a USD 173,2 mld; quelle valutarie ammontano a USD 93,3 mld, mentre quelle aure si attestano a USD 72,5 mld.

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20.03.2025

I FLUSSI IDE. I dati YASED: nel 2024 sono aumentati gli investimenti diretti esteri del 5,6%

Secondo i dati diffusi il 13 febbraio scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-dicembre 2024 è stato pari a USD 11,3 mld, segnando un incremento del 5,6% rispetto al 2023. Il dato annuale rappresenta per la Turchia lo 0,8% degli IDE globali.

Il dato degli IDE in Turchia nell’anno in esame comprende USD 6,7 mld in capitale azionario, USD 2,8 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, e USD 2,3 mld tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 500 mln.

Nel 2024, il settore manifatturiero turco ha attirato USD 2,3 mld, collocandosi al primo posto con il 34,5% degli afflussi totali di IDE (+32,5% sul 2023), seguito dal commercio al dettaglio e all’ingrosso (25,3%) e dai trasporti (7,2%).

Nel 2024, con una quota pari al 24% del totale degli IDE, i Paesi Bassi occupano il primo posto nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia, precedendo Germania (12%), Stati Uniti (10%) Irlanda (7%), Azerbaijan e Svizzera (6%). Grazie alla performance registrata a dicembre scorso, entrano nella “top ten” gli EAU e la Norvegia. La quota dell’UE, nel 2024, sale al 55% del totale dei flussi in entrata.

Nel 2024 Ankara ha lanciato la nuova strategia per il quadriennio 2024-2028 concepita per incrementare il flusso degli IDE globali all’1,5%.

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20.03.2025

I DATI SULLA DISOCCUPAZIONE. Il tasso in Turchia si attesta all’8,6% nell’ultimo trimestre del 2024

Turkstat, l’Istituto nazionale turco di statistica, il 18 febbraio ha resto noto che, nei mesi di ottobre-dicembre 2024, la disoccupazione nel Paese si è attestata all’8,6%, pari quindi a 3.080.000 persone (dato in linea con il trimestre precedente).

Nell’intervallo in esame, dunque, si è registrato un tasso di occupazione generale pari al 49,6%. Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 54,2% (35.835.000 di persone), mostrando un leggero calo pari allo 0,4%. Il tasso di disoccupazione giovanile nella fascia di età 15-24 anni, invece, è stato del 16,1% (-0,5% rispetto al trimestre precedente). L’orario di lavoro settimanale effettivo medio destagionalizzato è stato di 42,8 ore lavorate.

Secondo i nuovi dati Turkstat, nei mesi ottobre-dicembre 2024, il numero di occupati in agricoltura, industria ed edilizia è aumentato rispetto al trimestre precedente: la distribuzione dell'occupazione per settore vede infatti il 14,8% impiegato in agricoltura, il 20,8% nell'industria, il 6,6% nell'edilizia, e il 57,8% nei servizi.

Il programma prevede sostegni finanziari, da parte dello Stato, a favore di un milione di studenti nei prossimi quattro anni, a cui sarà data l’opportunità di frequentare un programma di formazione specifico che si affiancherà al percorso regolare di studi.

Erdoğan ha anche presentato la nuova “Strategia nazionale per l'occupazione”, un programma triennale volto a rafforzare l'uguaglianza di genere, sviluppare conoscenze nei settori tecnologici, e frenare l'occupazione informale. La nuova strategia mira a ridurre il tasso di disoccupazione al 7,5% entro il 2028, e a raggiungere quindi, nello stesso anno, un tasso di occupazione generale del 52,5%.

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20.03.2025

COMMERCIO ESTERO DELLA TURCHIA. L’ultimo rapporto sul mese di gennaio 2025

Secondo i dati diffusi il 27 febbraio scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di gennaio 2025 le esportazioni e le importazioni sono ammontate rispettivamente a USD 21,165 mld e USD 28,703 mld. Se per le prime, quindi, rispetto al 2024, si è registrata una crescita del 5,8%, per le seconde l’aumento è stato invece del 9,6%.

Sempre a gennaio, il deficit commerciale della Turchia è cresciuto del 21,9% (7,538 mld), mentre il rapporto di copertura tra esportazioni e importazioni è sceso di 2,7 punti percentuali, attestandosi di conseguenza al 76,4%.

Per quanto attiene invece ai dati diffusi dal Ministero del Commercio, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati quelli di Germania (USD 1,782 mld), Stati Uniti (USD 1,371 mld), Regno Unito (USD 1,280 mld), e Iraq (USD 979 mln).

Relativamente alle importazioni, a gennaio 2025, i primi Paesi fornitori sono stati la Federazione Russa (USD 4,399 mld), la Cina (USD 4,086 mld), la Germania (USD 1,854 mld) e l’Italia, con 950 milioni di dollari.

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20.03.2025

IMMOBILIARE. I dati Turkstat nel mese di gennaio 2025

Il 14 febbraio, Turkstat ha segnalato un’espansione del mercato immobiliare nel Paese, con 112.173 trasferimenti di proprietà registrati a gennaio 2025 e un aumento del 39,7% degli immobili venduti rispetto a gennaio 2024.

Nel mese di gennaio 2025, le transazioni immobiliari con finanziamento hanno registrato un marcato incremento (+182,9%) rispetto allo stesso mese del 2024; gli acquisti di nuovi alloggi, così come l’acquisto di quelli usati, avevano invece già registrato un aumento del 29,8% i primi, e del 44,2% i secondi.

Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di gennaio 2025, sono stati invece 1.547: numero in calo del 24,9%, rispetto al mese di gennaio 2024. A ogni modo, i cittadini russi si confermano i primi acquirenti stranieri, seguiti da iraniani, ucraini e tedeschi. Entrano invece per la prima volta nella “top ten” i cittadini di Azerbaijan e Cina.

Dal punto di vista geografico, il maggior numero di abitazioni vendute si è collocato nelle grandi metropoli del Paese (Istanbul, Ankara e Izmir).

Nel 2024, i trasferimenti di proprietà registrati erano stati 1.478.025, con un aumento del 20,6% degli immobili venduti rispetto al 2023.

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20.03.2025

TURISMO. I dati del 2024 e il trend iniziale del 2025

Stando ai dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 21 febbraio, nel mese di gennaio 2025 la Turchia ha accolto 2.171.118 visitatori stranieri, registrando un incremento del 6,06% rispetto a gennaio 2024. Il dato complessivo (residenti all’estero, visitatori stranieri ed escursionisti) ha invece segnato 2.199.070 presenze.

A gennaio 2025, Istanbul ha accolto il 58,43% dei visitatori stranieri (1.268,660 presenze); seguono Edirne, con il 10,86% (235.778 presenze) e Antalya, con il 7,68%.

In termini di provenienza geografica, nel mese in osservazione, i turisti iraniani si sono collocati al primo posto, con 240.643 presenze (11,08% del totale), seguiti dai russi (203.733 presenze), dai bulgari (165.792 presenze) e dai tedeschi (150.558 presenze). La Turchia è infatti la seconda destinazione per i turisti tedeschi, preceduta solo dalla Spagna.

Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel mese di gennaio 2025, invece, sono stati 40 mila (1,17% del totale), con un aumento delle presenze di circa il 39% rispetto a gennaio 2024.

Il numero di turisti che hanno visitato la Turchia nel 2024, infine, sono stati 52,63 milioni, rispetto ai 49,2 milioni del 2023. Le presenze salgono poi a 62,27 milioni se si includono i turchi residenti all'estero e gli escursionisti. Il Ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, stima che nel 2025 i visitatori saliranno a 64 milioni, il che potrà tradursi in circa USD 63,6 mld di ricavi dal settore (sono stati USD 61,1 mld nel 2024, con un contributo sul PIL del 10%).

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20.03.2025

RINNOVABILI. Superati a febbraio 2025 i 20.000 megawatt (MW) di potenza solare installata in Turchia

Secondo i recenti dati diffusi dal Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali, il traguardo dei 20.000 megawatt (MW) di potenza solare installata è stato superato a febbraio scorso, quando sono stati raggiunti i 20.398 MW, segnando un aumento di quasi il 40% rispetto all’analogo mese del 2023.

Le centrali fotovoltaiche, che costituiscono la seconda potenza più grande tra le fonti di energia rinnovabile dopo quelle idroelettriche (32.203 MW) e prima dell’eolico (13.046 MW), rappresentano ora il 17,5% del totale dell’energia green prodotta, rispetto al 13,8% del febbraio 2023. La Turchia prevede di aumentare la sua potenza installata di energia solare ed eolica a 120.000 MW entro il 2035.

Nel frattempo, lo scorso 23 febbraio, la TEİAŞ (la Turkish Electricity Transmission Company) ha affermato che la potenza di energia rinnovabile installata in Turchia ha raggiunto il 60% (circa 70.000 MW) della potenza elettrica totale, che si è attestata invece a 116.605 megawatt. Le centrali elettriche che operano in Turchia con fonti di energia rinnovabile, secondo TEİAŞ, sono 33.671.

L’espansione delle fonti verdi e la contestuale crescita della produzione nazionale di greggio e gas naturale, nel 2024, hanno consentito alla Turchia di risparmiare sulla bolletta energetica USD 3,5 mld: le importazioni si sono infatti ridotte del 5%, con una spesa che si è attestata a USD 65,69 mld rispetto agli USD 69,11 mld del 2023.

Secondo i recenti dati della EDDK “Energy Market Regulatory Authority”, tra gennaio e novembre 2024, la produzione di greggio della Turchia ha raggiunto i 3,4 milioni di barili, provenienti per circa la metà dal giacimento petrolifero di “Gabar”. La produzione di gas naturale del “Sakarya Gas field” ha invece raggiunto i 7 milioni di metri cubi (mcm), rispondendo alle esigenze di consumo di gas di circa 3,5 milioni di nuclei familiari.

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20.03.2025

GAS NATURALE. Passi concreti nella cooperazione energetica della Turchia con Turkmenistan e Azerbaijan

Lo scorso 10 febbraio la Turchia e il Turkmenistan hanno annunciato la firma di un accordo strategico tra i rispettivi operatori statali energetici (“BOTAŞ” e “Turkmengaz”) al fine di facilitare il flusso di gas naturale turkmeno in Turchia, via Iran, in attesa di un eventuale nuovo gasdotto sul Mar Caspio, che colleghi i due Paesi.

Si tratta di una cooperazione energetica in corso da molto tempo e che negli ultimi anni ha vissuto un’intensa attività diplomatica, caratterizzata da incontri reciproci a livello istituzionale. L’accordo, nelle parole del Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali Alparslan Bayraktar, “rafforza la sicurezza dell’approvvigionamento di gas naturale della Turchia e riafferma il ruolo del Paese come ‘hub chiave’ per il commercio energetico”. Nell'ambito di tale accordo si prevede già una prima consegna di gas turkmeno alla Turchia di circa 1,3 miliardi di metri cubi (bcm) entro la fine del 2025.

Il Turkmenistan si va così ad aggiungere agli altri fornitori della Turchia: Ankara convoglia il gas naturale dalla Russia, tramite i gasdotti “Blue Stream” e “TurkStream”, dall’Iran, attraverso il gasdotto “Tabriz-Ankara”, e ancora dall’Azerbaigian, con il TANAP (Trans-Anatolian Natural Gas Pipeline).

Un’ulteriore intesa è stata poi raggiunta anche tra la Turchia e l’Azerbaijan: lo scorso 5 marzo infatti, ad Ankara, il Presidente Erdoğan e il Presidente azero Aliyev hanno annunciato l'apertura di un nuovo gasdotto che trasporterà gas naturale a Sederek, nell'enclave di Nakhchivan (Azerbaijan occidentale), partendo dalla provincia orientale di Iğdır (Turchia).

Il gasdotto Iğdır-Nakhchivan, che si estende per 85 chilometri, avrà una capacità annuale di 500 milioni di metri cubi (mcm), mentre quella giornaliera è stimata a 1,5 mcm. Il gasdotto sarà realizzato da una partnership tra la turca BOTAŞ e la compagnia petrolifera statale dell'Azerbaijan SOCAR. Tale è il terzo progetto congiunto tra Turchia e Azerbaijan, dopo il gasdotto “Baku-Tbilisi-Erzurum” e il TANAP, entrambi capaci di trasportare volumi aggiuntivi.

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