Cronache Economiche

14.12.2021

La Banca Centrale lo scorso 19 novembre ha deliberato un nuovo taglio dei tassi di interesse pari a 100 punti base, portando il tasso dal 16% al 15%. Da settembre scorso la CBRT ha abbassato il suo tasso di riferimento di 4 punti percentuali

La Banca centrale ha tagliato i tassi di interesse di 100 punti base, dal 16% al 15%, dopo aver operato già lo scorso 25 ottobre un taglio di 200 punti base nonostante una inflazione in crescita (per i dati ufficiali al 20%) e una lira turca sofferente che ha perduto da inizio 2021 oltre il 450% del suo valore, la peggiore performance a livello globale.
Un taglio che la CBRT aveva giustificato allo scopo di sostenere la bilancia commerciale. A fine novembre il Presidente Erdogan aveva dichiarato che “la crisi economica non è legata all’attuale stagnazione economica o problemi finanziari; stiamo provvedendo a mettere in atto adeguate misure economiche per stimolare gli investimenti statali e il credito alle nostre aziende, oltre a contrastare l’inflazione con l’indebolimento della nostra valuta”. Ciò non gli ha risparmiato critiche da parte dei partiti dell’opposizione CHP, Good Party, DEVA e Future Party.

Per quanto riguarda l’economia reale, i dati della Turchia sono positivi. Essa occupa l’11ma posizione tra le maggiori economie per Prodotto Interno Lordo a parità di potere di acquisto (dati 2020) e rappresenta, secondo i dati del Word Economic Outlook 2020 del FMI, una delle economie mondiali con la più alta crescita demografica negli ultimi anni con una popolazione di 84 milioni di abitanti, la metà della quale sotto i 30 anni, e una alta percentuale di urbanizzazione (24 centri urbani con oltre un milione di abitanti). Il PIL è tra quelli cresciuti di più in ambito OCSE e tra i Paesi del G20 con un +7,4% nel terzo trimestre 2021 (comunque inferiore alle previsioni di metà anno della Banca Mondiale che stimavano un +9%).

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14.12.2021

Cambio ai vertici del Ministero del Tesoro e delle Finanze: Lutfi Elvan viene sostituito con il Vice, Nureddin Nebati. Tasso di inflazione al 21,3% a novembre secondo gli ultimi dati diffusi di TurkStat

Lo scorso 2 dicembre il Ministro del Tesoro e delle Finanze Lutfi Elvan si è dimesso. Al suo posto il Presidente Recep Tayyip Erdogan, in una nota diffusa a tarda sera il 2 dicembre, ha nominato Nureddin Nebati alla guida del dicastero del Tesoro e delle Finanze.

Il nuovo Ministro è nato nel 1964 a Şanlıurfa, nell’Anatolia sud orientale. Dopo aver conseguito la laurea in Public Administration presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Istanbul, ha ottenuto un Master in Relazioni Internazionali presso la stessa Università e successivamente un dottorato in Scienze Politiche presso l'Università di Kocaeli (nella Regione di Marmara). Il suo percorso politico ha origine all’interno dell’AKP (il partito della giustizia e dello sviluppo), dove ha ricoperto diversi ruoli fino alla nomina a Capo degli affari finanziari ed amministrativi e vice presidente dell’Akp. Eletto deputato per Istanbul e per Şanlıurfa (XXIV e XXV legislatura), viene rieletto nella XXVI legislatura per la città di Istanbul fino alla nomina, nel 2018, a Vice Ministro del Tesoro e delle Finanze, che ha ricoperto fino al 2 dicembre 2021. È stato membro del Consiglio di Amministrazione del MUSIAD (l’Associazione indipendente degli Industriali e degli Imprenditori). È membro dell'Alto Consiglio Direttivo del MUSIAD.

Il Ministro uscente Evan, in carica dal 2019, si è dimesso a causa della divergenza di vedute con il Presidente rispetto alla politica dei bassi tassi di interesse fortemente sostenuta dal Governo. La nomina di Nabati al posto di Elvan fa seguito alla recente sostituzione del Governatore della Banca Centrale, lasciando presagire che l’impostazione di politica macroeconomica fondata sui bassi tassi di interesse proseguirà ancora per i prossimi mesi.

La Banca centrale turca ha tagliato i tassi di interesse al 15 per cento dal 19 per cento da settembre nonostante l'accelerazione dell'inflazione al 19,9 per cento a ottobre. Si attende ora il prossimo consiglio di amministrazione della Banca Centrale turca che si riunirà nuovamente il prossimo 16 dicembre. Nel frattempo l’Ufficio di statistica nazionale ha pubblicato lo scorso 3 dicembre i dati ufficiali dell’inflazione che a novembre ha fatto registrare un aumento di quasi 1 punto e mezzo rispetto al mese di ottobre scorso, attestandosi al 21,3%, il livello più alto degli ultimi tre anni. Aumentano i prezzi al consumo (+24,1%) su base annua nel mese di novembre.

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14.12.2021

Seconda edizione dell’“Innovation Day Italia Turchia” ad Ankara alla presenza del Sottosegretario Manlio Di Stefano

In vista ufficiale in Turchia, il Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, ha aperto ad Ankara, nella sede di Tubitak, il Consiglio turco per la ricerca scientifica e tecnologica, la seconda edizione dell’Innovation Day Italia-Turchia, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Turchia. All’evento hanno collaborato altri importanti partner dei due Paesi tra i quali CNR, Confindustria e Bain & Company da parte italiana e TUSIAD, MUSIAD e DEIK, da parte turca.

Il Sottosegretario di Stato, nel suo intervento di apertura, ha ricordato il recente forte rilancio delle relazioni tra i due Paesi: “La Turchia è un partner imprescindibile per l’Italia non solo per i profondi legami culturali ed economico-commerciali che ci legano ma anche per il ruolo strategico che il Paese si è ritagliato negli ultimi anni quale attore regionale. In tale contesto l’Italia intende sostenere Ankara e agire da ponte verso l’Unione Europea”. Il Sottosegretario Di Stefano ha poi concluso il suo discorso introduttivo al convegno sottolineando che “sul fronte bilaterale, infine, gli spunti emersi dagli incontri con i vertici di Ankara sono certo saranno approfonditi già a cominciare dalla prossima conferenza dello “Joint Economic Trade Commission (JETCO) che costituirà un appuntamento importante per continuare a rafforzare il nostro dialogo bilaterale in campo economico e commerciale”.

Nel corso del convegno, che si è svolto in formato “ibrido” (presenziale e on-line) con numerosi partecipanti collegati sia dall’Italia che dalla Turchia, i responsabili delle attività di ricerca e sviluppo dei principali enti di ricerca istituzionali dei due Paesi, nonché i rappresentanti del mondo imprenditoriale, hanno condiviso le proprie esperienze sotto il profilo dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità, allo scopo di valorizzare le rispettive eccellenze del settore. Due panel tematici, dedicati rispettivamente alla transizione verde e alla trasformazione digitale, hanno completato l’evento valorizzando alcuni casi di successo di aziende dei due Paesi impegnate nell’innovazione. Questa seconda edizione dell’Innovation Day ha certamente contribuito ad accrescere ulteriormente la partnership tra Italia e Turchia in materia di ricerca scientifica e nuove tecnologie, in un momento storico in cui innovazione e sostenibilità ambientale acquisiscono un valore sempre più strategico nei modelli produttivi del futuro, come sottolineato anche dagli importanti risultati raggiunti nel corso dell’ultimo G20 sotto Presidenza italiana.

Durante la sua visita ufficiale in Turchia il Sottosegretario ha poi avuto interessanti e proficui colloqui con i Vice Ministri dell’Energia, del Commercio, dell’Industria e degli Affari Esteri ed incontrato la comunità imprenditoriale italiana ad Istanbul per uno scambio di vedute sulla situazione economica in Turchia e le prospettive di sviluppo nei prossimi mesi.

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14.12.2021

Il tasso di inflazione, ai massimi dal 2018 è oggi pari a quattro volte l’obiettivo ufficiale della Banca Centrale

Aumentare i salari, tagliare le tasse per sostenere i ceti a basso reddito colpite dall'elevato tasso di inflazione e da un tasso di cambio della valuta nazionale che non ha precedenti nella storia del Paese, accrescere gli investimenti statali e calmierare i prezzi di carburante ed elettricità; sono stati questi i temi trattati dal Ministro per la famiglia e i servizi sociali, Derya Yanık, a inizio novembre durante un suo intervento al Parlamento per illustrare le misure per contrastare un caro vita che nelle principali città del Paese ha fatto registrare un aumento dei prezzi al dettaglio del 29,12% su base annua. Una disuguaglianza sociale che ha toccato i massimi livelli degli ultimi dieci anni.

Il tasso di inflazione, trainato appunto dall’impennata dei costi di importazione dei prezzi dei beni alimentari, anche di prima necessità, e da quelli per il riscaldamento e il trasporto legati all’aumento dei costi energetici, è intanto passato dal 19,98% del mese di ottobre al 21,3% di novembre secondo gli ultimi dati ufficiali dell’ente statistico turco, TurkStat, pubblicati lo scorso 3 dicembre.

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14.12.2021

La Settimana della Cucinina Italiana nel Mondo si è svolta dal 22 al 27 novembre con eventi realizzati da tutta la rete diplomatica-consolare in Turchia

La sesta edizione della Settimana dedicata alla cucina italiana nel mondo si è svolta contemporaneamente in 124 Paesi dal 22 al 28 novembre scorsi grazie all’organizzazione della rete diplomatico consolare italiana all’estero. Pilastro consolidato della strategia internazionale del Made in Italy, la rassegna, concepita nel 2016, si è affermata negli anni come una delle iniziative di punta per promuovere all’estero il meglio della filiera agroalimentare e della tradizione eno-gastronomica italiana. Il tema della Sesta edizione, “Tradizione e prospettive della cucina italiana: consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità alimentare”, unisce alla promozione dei prodotti agroalimentari italiani all’estero la valorizzazione della Dieta Mediterranea come modello di alimentazione e stile di vita sano e sostenibile. La Settimana della Cucina Italiana ha offerto in Turchia un programma ricco e articolato che ha spaziato tra diversi temi della nostra enogastronomia, riscontrando in termini di visibilità un eccellete risultato grazie anche al coinvolgimento di numerosi e conosciuti influencer e food bloggers che hanno condotto una coinvolgente quotidiana comunicazione sui social media, degli studenti delle Accademie di cucina e delle facoltà di gastronomia di prestigiose Università turche ma anche grazie ad alcuni eventi dedicati alle connessioni tra cibo e arte, ai numerosi eventi conviviali organizzati nei ristoranti italiani presenti in Turchia, non tralasciando il connubio tra cucina e innovazione tecnologica attraverso l’organizzazione di webinar tra aziende italiane e start up turche impegnate nel settore agroalimentare.
Nel dettaglio la Settimana si è aperta con un aperitivo presso la residenza di Palazzo di Venezia ad Istanbul. Dopo il saluto introduttivo dell’Ambasciatore Gaiani, gli Chef Claudio Chinali, Ambasciatore del gusto ed executive chef di Eataly Turchia, Giancarlo Gottardo, executive chef del gruppo Divan e Luigi Mariconda del Paps Restuarant, hanno illustrato al pubblico la loro idea di aperitivo italiano a seconda delle rispettive Regioni di provenienza ed eseguito uno show cooking a beneficio sia del pubblico presente che di quello collegato da casa. La Settimana ha potuto contare anche su testimonial d’eccezione come gli Chef Marco Pirotta e Luca de Astis, gli Ambasciatori del gusto Eleonora Andriola e Elisabetta Moro, il sommelier Daniele Montano, gli esperti nel settore vinicolo gli esperti Agnes Antal, Rosanna e Giovanni Caruso, Chiara Lungarotti e Erika Marchesini. Il Consolato d’Italia di Izmir ha invece proposto lo Chef di Slow Food Paolo Betti dell’Alleanza dei cuochi Slow Food.
Il viaggio in Turchia con il made in Italy culinario è proseguito per tutta la settimana con degustazioni, webinar, masteclass ed eventi di formazione ed ha coinvolto tutti gli attori del Sistema-Italia in Turchia, dall’Ambasciata ai Consolati di Istanbul e Izmir, passando per l’Istituto Italiano di Cultura, il Liceo Italiano, l’ICE-Agenzia e la Camera di Commercio. L’articolato programma ha riscosso un ampio successo in termini di partecipazione, diffusione social e copertura stampa; basti pensare che la comunicazione ha assicurato all’evento 30.000 visualizzazioni a testa ai post e reel pubblicati, oltre ai 5.000 commenti, mentre il post più “cliccato” di tutti ha raggiunto quasi il mezzo milione di visualizzazioni e oltre 30.000 interazioni. Un esercizio articolato, di qualità e di successo non solo per pubblico, numeri e stampa ma anche per il pregio di aver saputo concentrare in modo entusiasmante visibilità e intensità in una sola settimana.

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14.12.2021

Il terzo trimestre del 2021 fa segnare un tasso di crescita del PIL del 7,4% (+2,7% su base tendenziale) ha riportato lo scorso 30 novembre il TUIK, l’Istituto di statistica turco

Il tasso di crescita dell'economia turca raggiunge il 7,4% su base annua nel terzo trimestre del 2021 grazie, in particolare modo, alla crescita delle esportazioni secondo i dati ufficiali presentati lo scorso 30 novembre dall’Istituto statistico turco (TUIK).

“Il PIL è aumentato del 2,7% su base tendenziale” ha commentato il Ministro del Commercio Mehmed Muş in un recente Tweet aggiungendo poi che l’export sarà il motore di crescita del Paese anche nei prossimi mesi. Una performance tra le migliori tra i Paesi del G20 e seconda in assoluto in ambito OCSE dopo il Cile (17,3%) e precedendo il Regno Unito (6,6%) e l’Ungheria (6,1%).

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14.12.2021

Lanciata, lo scorso 29 novembre, la prima campagna di nation branding "Be IT - Italy simply extraordinary", una strategia di comunicazione per sostenere il Made in Italy

La campagna di nation branding “Be IT”, presentata lo scorso 29 novembre alla Farnesina dal Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, persegue l’obiettivo di raccontare al pubblico internazionale in maniera originale e innovativa l’Italia, i suoi valori e talenti, le sue competenze e le straordinarie potenzialità anche con l’obiettivo di sostenere l’internazionalizzazione dei principali settori del nostro sistema produttivo, attraverso l’affermazione di sei valori (creatività, innovazione, tradizione, passione, stile, diversità).

La Turchia è tra i Paesi-obiettivo selezionati e lo scorso 3 dicembre è stata presentata la landing page, specificatamente strutturata per il Paese ed interamente in lingua turca, che racconta i valori della creatività, della passione, dell’innovazione, della tradizione e dello stile che caratterizzano l’essere e il saper fare italiano.

La pagina è raggiungibile alla seguente URL: https://madeinitaly.gov.it/tr/be-it/ mentre i profili social dedicati alla campagna “be IT” potranno essere raggiunti su Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/official.be.it .

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14.12.2021

Si e’ svolto, lo scorso 25 novembre a Istanbul, nella splendida cornice di Palazzo di Venezia, l’ultima riunione del 2021 del Comitato degli imprenditori italiani in Turchia

Il foro di dialogo e di scambio di opinioni per la comunità di affari italiana in Turchia con i protagonisti del Sistema Paese Italia si è svolto lo scorso 25 novembre in formato “ibrido” a Palazzo di Venezia alla presenza di oltre cinquanta ospiti e numerosi altri partecipanti on-line collegati da altre parti della Turchia e dall'Italia. Ospiti d’onore sono stati il Vice Ministro del Commercio turco, Mustafa Tuzcu, che si è collegato in diretta da Bruxelles, ed il Presidente di Invest in Turkey, l'Agenzia Presidenziale per gli Investimenti Esteri, Burak Daglioglu.

L’Ambasciatore Gaiani, intervenuto in apertura, ha affrontato a 360 gradi i rapporti tra Roma e Ankara, estremamente postivi grazie ai frequenti contatti al più alto livello che hanno caratterizzato gli ultimi mesi del 2021, toccando temi quali l’ultimo G20 e Presidenza italiana - che ha decisamente aumentato la credibilità dell’Italia nel mondo - il positivo segnale lanciato dalla Turchia ai mercati finanziari internazionali con la decisione di ratificare l'Accordo di Parigi e, in ambito bilaterale, i prossimi importanti appuntamenti che attendono i due Paesi il prossimo anno: il JETCO ed il possibile Vertice Intergovernativo. “La Turchia è indubbiamente un partner imprescindibile per l’Italia non solo per i profondi legami culturali ed economico-commerciali ma anche per il ruolo strategico che il Paese si è ritagliato negli ultimi anni quale attore regionale. L’Italia, per questo motivo, intende sostenere Ankara ed agire da ponte” verso l’UE” ha sottolineato l’Ambasciatore Gaiani, che hai poi fornito una perfetta fotografia della fortissima interconnessione economica che esiste tra i due Paesi: “La Turchia è il primo partner commerciale dell’Italia nel Mediterraneo; l’interscambio commerciale nel 2021 fa registrare risultati finanche superiori a quelli fatti registrare nel 2019 in periodo pre-pandemico; oltre 1500 aziende italiane sono presenti in Turchia e stiamo assistendo ad un crescente interesse per possibili investimenti legati al “re-shoring” delle catene di valore verso l’Europa”, hai poi concluso l’Ambasciatore Gaiani.

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14.12.2021

L’IstanPol (Istanbul Political Research Insitute), un think tank indipendente, analizza il tasso di disoccupazione giovanile in Turchia, tallone d’Achille del Paese rispetto alle economie emergenti concorrenti

Secondo il rapporto indipendente recentemente diffuso dall’Istituto di studi politici di Istanbul, sarebbero oltre 10 milioni i giovani turchi disoccupati, oltre mezzo milione quelli in cerca di prima occupazione da più di un anno e, tra questi, oltre duecentomila quelli in possesso di un titolo universitario. In totale i giovani laureati senza occupazione superano il milione di persone. Il rapporto è curato da Murat Kubilay, il quale analizza nel dettaglio il tasso di disoccupazione giovanile in Turchia che, se si prendono in esame gli over 35, sale al 31,8%. Facendo invece riferimento alle statistiche ufficiali dell'Istituto statistico turco (TurkStat), gli ultimi dati disponibili mostrano che il tasso di disoccupazione nella fascia più ristretta dei non occupati giovanili (15-24 anni) è del 22% (in Italia supera il 29%) mentre a causa della crisi economica e della pandemia da Covid-19, il numero di giovani che hanno perso il lavoro ha sfiorato le 400 mila unità. Nella fascia 15-24 il dato attuale parla di quasi 2 milioni e mezzo di disoccupati che sfiorano i 4 milioni se si va nella fascia più ampia di età (15-34). Il rapporto ha inoltre evidenziato che il numero crescente di laureati nel Paese, combinato con la crisi generata dalla pandemia, ha fatto salire il tasso di disoccupazione tra i possessori del titolo di laurea (circa 1 milione) al 19,6%, praticamente 1 laureato su cinque è senza lavoro.

In base alle statistiche ufficiali nazionali, a settembre 2021 il tasso di disoccupazione della Turchia è stato dell'11,5%, con un calo di 0,3 punti rispetto al mese precedente e di 1,3 punti su base annua.

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14.12.2021

Le esportazioni salgono a 21,5 miliardi di dollari USA nel mese di novembre 2021 in crescita del 25,6 per cento sul mese precedente. Lo ha reso noto lo scorso 1 dicembre il Ministro del commercio turco Mehmet Mus

Le esportazioni turche hanno raggiunto 21,468 miliardi di dollari nel solo mese di novembre, in crescita del 25,6% con una performance nettamente migliore di Italia, Israele, Grecia, Senegal e Canada, i migliori Paesi che a novembre hanno fatte registrare un aumento delle vendite all’estero dei propri prodotti. Le vendite turche nei primi 11 mesi del 2021 hanno totalizzato 203,141 miliardi di dollari, superando il livello pre-pandemico, ha dichiarato il Ministro del commercio Mehmet Mus. Il deficit della bilancia commerciale è diminuito del 13,55% rispetto all'anno precedente e ammonta a 39,2 miliardi di dollari con un grado di copertura export/import in aumento che ha superato l’80%. I proventi delle esportazioni hanno segnato anche una ripresa delle riserve internazionali (115 miliardi di dollari USA).
Si tratta di un nuovo record dell’export turco che nel mese di ottobre scorso aveva già raggiunto il record storico con 20,8 miliardi di dollari, secondo un comunicato del Presidente dell'Associazione esportatori turchi (TİM), İsmail Gülle. Commentando i dati resi noti a novembre, ha aggiunto che “un tasso di cambio stabile significa esportazioni stabili ma i numeri mostrano anche che, indipendentemente dal tasso di cambio, la Turchia nel 2021 supererà il suo record storico nel volume di merci esportate".

Dal lato dell’import, dopo l’aumento registrato nel mese di ottobre (+13% con 22,3 miliardi di dollari) a novembre si è registrata invece una contrazione degli acquisti dell’8,3%.

A livello settoriale si segnala una crescita più elevata delle vendite nei beni intermedi con 10,4 miliardi di dollari USA seguite dai beni di consumo (con 7,9 miliardi e dei beni di investimento con 2,2 miliardi). Per quanto riguarda la destinazione dell’export, la Germania a novembre è stato il primo mercato di sbocco delle vendite turche con 1,6 miliardi di dollari USA, seguita dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, rispettivamente con 1.3 miliardi e 1.2 miliardi di dollari.

Gli acquisti hanno invece interessato le materie prime (principalmente combustibili) con 17,6 miliardi di dollari seguite da beni di investimento (2,6 miliardi di dollari) e i beni di consumo (1,9 miliardi). I principali fornitori sono stati Cina (2,5 miliardi di dollari) seguita da Federazione Russa (2,4 miliardi) e Germania (1,5 miliardi di dollari).

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14.12.2021

L’Ufficio ICE di Istanbul ha recentemente diramato i dati aggiornati a settembre 2021 sull’interscambio commerciale tra Italia e Turchia. L’Italia consolida la sua seconda posizione tra i principali esportatori dell’Ue

Nei primi nove mesi dell’anno il commercio estero della Turchia segna un aumento sia dell’export (+35,9%) che dell’import (23,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2020. In particolare, l’export turco del periodo gennaio-settembre 2021 verso il resto del mondo si è attestato su 161 miliardi di dollari rispetto ai 118 miliardi registrati nell’analogo periodo del 2021 mentre gli acquisti turchi sono passati dai 156 a 193 miliardi. Nello stesso periodo, il deficit commerciale è sceso a 32 miliardi di dollari.

Il nostro Paese consolida la 5° posizione tra i principali partner commerciali della Turchia (16,5 miliardi di dollari USA) con una quota pari al 4,6% preceduta da Germania (8,6%), Cina (7,4%), Russia (6,8%) e USA (5,6%) e seguita da Regno Unito con una quota del 3,9% e da Francia e Spagna, rispettivamente con una quota del 3,5% e del 3,3%. Rispetto all’anno precedente, nel periodo in esame, l’export italiano in Turchia è aumentato del 32,4% (8,3 miliardi di dollari) mentre l’import dalla Turchia ha fatto registrare un aumento del 46,5%, attestandosi 8,1 miliardi con un saldo negativo per la Turchia di soli 263 milioni che denota una bilancia commerciale in quasi perfetta stabilità e un forte grado di interconnessione tra le due economie. L’Italia si conferma 5° fornitore della Turchia, dopo Cina, Russia, Germania e USA e il 4° cliente dopo Germania, USA e Regno Unito.

Per quanto attiene ai settori, tutte le principali voci del nostro export hanno fatto registrare forti incrementi. L’Italia ha esportato prevalentemente macchinari e apparecchiature meccaniche seguite, a distanza, dalle vendite di autoveicoli e parti di ricambio, plastica, ferro e acciaio e macchinari ad alta precisone.

L’ultimo rapporto di novembre 2021 della Banca Centrale turca, segnala nei primi 9 mesi del 2021 un flusso totale di Investimenti Diretti Esteri di circa 10 milioni di dollari (+89% rispetto allo stesso periodo del 2020), un risultato che si avvicina ai livelli pre-pandemici. I settori interessati dall’afflusso di IDE sono stati quello del commercio all’ingrosso e delle catene al dettaglio, l’industria del manifatturiero, Information & Technologies, servizi di comunicazione, finanziari e logistica.

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14.12.2021

Il turismo in Turchia riprende quota dopo la crisi legata alla pandemia. Aumento delle visite internazionali nei primi nove mesi del 2021 dopo un drammatico 2020 che ha visto una caduta della domanda turistica del 65%

Segnali positivi provengono dal settore turistico, uno dei più importanti dell’economia turca, che contribuisce per il 12% all’economia del Paese. Le entrate derivanti dal turismo secondo TurkStat, l’Istituto di Statistica nazionale, sono aumentate del 181,8% su base annua nel terzo trimestre del 2021, dopo il crollo del 2020 causato dal Covid-19. Gli ultimi dati messi a disposizione dall’ente statistico, evidenziano un crescente numero di visitatori stranieri da gennaio a settembre 2021 (+86% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) raggiungendo i 21,5 milioni di visitatori stranieri (di cui 3,9 cittadini turchi che risiedono stabilmente all’estero). Il Ministero della Cultura e del Turismo ha stimato per la fine del 2021 un totale di 28 milioni di turisti; un risultato molto positivo ma ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici del 2019, quando la Turchia accolse nell’analogo periodo 40,7 milioni di turisti stranieri. Le mete più gettonate sono state le città mediterranee di Antalya con una quota vicina al 40% sul totale, seguita da Istanbul che ha attirato 5,8 milioni di visitatori stranieri con una quota del 33% e Edirne, città nordoccidentale del Paese ai confini con Grecia e Bulgaria. Per quanto riguarda le nazionalità, si trovano i russi al primo posto (3,5 milioni), seguiti da tedeschi (13%), francesi, americani, ucraini e bulgari.

L’obiettivo del Paese, secondo il Ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, resta quello di raggiungere i 50 milioni di turisti che consentirebbero un aumento delle entrate del settore pari a 50 miliardi di dollari entro il 2023 ed un allineamento ai mercati di prossimità, in primis Spagna e Grecia, principali concorrenti della Turchia. Ersoy ha anche sottolineato il ruolo che la svalutazione della Lira ha avuto nel favorire il rilancio del comparto turistico. L’obiettivo, secondo il Ministro, sarà quello di aumentare anche il turismo domestico, in particolare quello religioso, e al contempo favorire le opportunità nel turismo sanitario (il trapianto dei capelli e in genere la chirurgia plastica sono settori molto apprezzati all’estero), in quello culinario nonché potenziare i progetti turistici, ad esempio nella regione Egea della Turchia.

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14.12.2021

Cresce il numero dei Paesi europei che scelgono il mercato turco come alternativa a quello asiatico per delocalizzare le proprie attività produttive (“new shoring”)

L’impatto della pandemia sulla economia mondiale ha avuto conseguenze pesanti per ogni settore produttivo. Tali cambiamenti hanno costretto molti Paesi europei a spostare la loro produzione e diversificare gli abituali canali di approvvigionamento anche a causa del forte incremento delle spese di trasporto marittimo. I recenti casi del colosso svedese “IKEA” e il retail di abbigliamento polacco “LPP” che hanno manifestato l’intenzione di sposare in Turchia gran parte della loro produzione per far fronte ai problemi con le loro abituali catene di approvvigionamento, ne sono uno dei tanti esempi. A questi si aggiungono i casi del colosso farmaceutico tedesco “Boehringer Ingelheim”, l'azienda di packaging belga “DW Reusables” e la Giapponese “Daikin”, già presenti in Turchia ma che hanno anch’essi annunciato nuovi IDE attraverso l’acquisizione di quote di aziende locali. A questo proposito l’ente camerale britannico in Turchia ha commentato che alcune aziende inglesi - quelle ad esempio del settore automotive - che hanno attualmente i propri impianti produttivi nel sud est asiatico, hanno manifestato il forte interesse a ridurre i costi di produzione attraverso la frammentazione e lo spostamento in Turchia soprattutto delle loro produzioni “labour intensive” e quelle “green” considerando per quest’ultime l’elevato livello di sviluppo raggiunto dalla Turchia nelle rinnovabili. Anche sul versante italiano si assiste ad un crescente interesse per il “near-shoring” in Turchia. Queste operazioni sono favorite anche dalla buona infrastruttura logistica di cui la Turchia si è dotata negli ultimi anni, in particolare nel settore portuale ma anche attraverso gli investimenti previsti in prospettiva nel settore ferroviario, nell’ambito della Strategia governativa 2023. La presenza di numerose Free Trade Zones e la collocazione geografica strategica del Paese - che rende conveniente sia il movimento di container che il trasporto combinato (Ro-Ro) – sono ulteriori fattori che possono agevolare i processi di “re-shoring”. L’Agenzia Presidenziale per gli Investimenti Esteri (www.invest.gov.tr), presieduta da Burak Daglioglu, è attiva da diversi anni per cercare di favorire le operazioni delle compagnie straniere che intendono effettuare un investimento in Turchia.

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14.12.2021

Visita storica in Turchia del Principe Ereditario di Abu Dhabi accompagnato per l’occasione da una importante delegazione economica che ha permesso agli EAU di siglare numerosi accordi commerciali

Visita ufficiale ad Ankara lo scorso 24 novembre del Principe Ereditario degli EAU per cementare le relazioni bilaterali tra i due Paesi con un importante slancio alla cooperazione economica e commerciale, dopo una riconciliazione che si era concretizzata lo scorso 30 agosto con una telefonata tra i due leader.

In un nuovo quadro di normalizzazione tra i due Paesi, la visita rappresenta un successo a livello economico: firmati nove MoU per una maggiore intensificazione nei settori delle infrastrutture, dell’energia, della difesa, trasporti, sanità e petrochimico, con uno stanziamento da parte dell’Emirato di oltre 10 miliardi di dollari grazie al Fondo per lo sviluppo di Abu Dhabi (presente il suo Presidente Hasan Al Suwaidi). Un investimento che supera il valore dell’interscambio commerciale tra Turchia e EAU (circa 9 miliardi dollari).

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14.12.2021

Dopo aver ratificato l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, la Turchia lavora sulla propria capacità di affrontare le sfide del cambiamento climatico grazie all’arrivo di fondi per la green transition

Dopo la recente decisione di ratificare gli Accordi di Parigi, accolta con molto favore dalla comunità internazionale, la Turchia si appresta a ricevere un sostegno finanziario di quasi 30 miliardi di Lire turche in prestiti (pari a circa 3 miliardi di Dollari, di cui oltre 66 milioni in sovvenzioni) nell’ambito di un accordo in via di definizione con la Banca Mondiale e con alcuni Paesi dell’Ue. Rivolgendosi al proprio partito, il Presidente Erdogan ha affermato che, dopo la lotta alla pandemia combattuta con efficienza dalla solida infrastruttura sanitaria, la Turchia intende rispettare le politiche di transizione energetica con importanti investimenti per contrastare le emissioni di carbonio (riduzione di CO2 del 21% entro il 2030) grazie anche al contributo di Tubitak, il CNR turco. Hasan Mandal, Presidente di Tubitak, ha affermato che l’Ente si impegnerà per favorire l’obiettivo delle zero emissioni entro il 2053. Tubitak coordina, con il sostegno del Ministero dell’Industria e delle Tecnologa di Ankara, la road map rivolta al rispetto del “green development tecnology” per la creazione di un ecosistema di intelligenza artificiale per contrastare le emissioni di CO2 e favorire un’energia verde.

La capacità installata di energie rinnovabili della Turchia è aumentata di 2,602 megawatt rispetto alla fine del 2020. Secondo una recente stima della TEIAS (Turkeys’ Electricity Trasmission Corporation), la capacità di produzione totale della Turchia è pari a 98,493 megawatt, di cui 52,353 provenienti da energie rinnovabili cosi distribuite: 32% idroelettrica (31,4 MW); 10,2% eolica (10 MW) - in forte espansione secondo l’ultimo rapporto del TEIAS soprattutto nella regione dell’Egeo; 7,5% solare (7,4 MW); 1,8% biomasse e 1,7% geotermico.

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14.12.2021

Si è svolto dal 21 al 23 novembre ad Antalya, alla presenza del Ministro dell’Energia, Fatih Donmez, il più importante appuntamento dedicato al settore dell’energia in Turchia

Intervenendo ad Antalya all’apertura dell’11° summit sull’energia lo scorso 21 novembre, il Ministro dell'Energia Fatih Donmez ha esordito affermando che la Turchia ha raggiunto il target di produzione energetica da rinnovabili grazie ai circa 53.000 megawatt prodotti alla fine di ottobre scorso, in coerenza con gli obiettivi prefissati entro il 2023. Tra i tanti temi toccati nel corso del summit, meritano di essere menzionati gli investimenti da destinare all’esplorazione di nuovi giacimenti di gas, cui Ankara attribuisce una grande importanza strategica, la produzione di veicoli elettrici (atteso il lancio del primo esemplare alla fine del 2022) e la digitalizzazione per una migliore efficienza nella produzione e nella distribuzione di energia elettrica. Dönmez ha poi parlato delle attività di esplorazione nel Mar Nero ed ha sottolineato che nel giacimento di gas di Sakarya (405 miliardi di bcm) - gli studi di ingegneria sono stati affidati all’italiana Saipem - la posa dei tubi è prevista nella primavera 2022.

Le attività di trivellazione proseguiranno nel Mar Nero a seguito della scoperta di un ulteriore giacimento di gas naturale di 135 miliardi di metri cubi, per un totale di capacità che salirebbe dunque a 540 miliardi di metri cubi. Studi di valutazione sono stati avviati anche nei giacimenti di Türkali-2 dove il flusso di gas giornaliero potrebbe toccare i 650.000 metri cubi. Il Presidente dell'Autorità per la regolamentazione del mercato dell'energia (EPDK), Mustafa Yılmaz, ha dal canto suo ribadito che la Turchia ha fissato un obiettivo di zero emissioni nette per il 2053 in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi soffermandosi poi sulla riduzione dell’uso del carbone (l’attuale quota di energia elettrica prodotta dal carbone è di circa il 37%) e sul Green Deal UE. Per ulteriori approfondimenti: www.turkeyenergysummit.com

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14.12.2021

Saipem si aggiudica un contratto offshore nel settore del gas per la gestione del giacimento di gas turco di Sakarya nel Mar Nero, a circa 175 km al largo della costa di Eregli

Lo scorso 15 novembre l’italiana Saipem, leader nelle attività di ingegneria applicata alle installazioni sottomarine, si è aggiudicata un contratto del valore di circa 600 milioni di USD, che la vedrà impegnata in Turchia per la gestione delle operazioni di offshore nel giacimento di gas naturale di Sakarya nel Mar Nero.

La Turchia importa tutto il proprio fabbisogno di gas annuo - pari a circa 50 miliardi di metri cubi nel 2020 con un aumento del 6% rispetto al 2019 - principalmente dalla Russia (gasdotti Blu Stream e Turkish Stream), dall’Azerbaijan (gasdotto TANAP) e dall’Iran, anche se recentemente il Paese sta cercando di riequilibrare il suo fabbisogno a favore del GNL proveniente in primis dal Qatar e a seguire dall’Algeria e dalla Nigeria. Prossimamente la Turchia, attraverso la società azera Socar, sarà chiamata a rinnovare due importanti contratti di importazione in scadenza nel 2021 con la russa Gazprom (pipe gas), il cui contratto era stato firmato nel 1998, e con la Nigeria (LNG).
Ad opera compiuta, si stima nel 2023, lo sfruttamento del nuovo giacimento di Sakarya aiuterà il Paese a ridurre i suoi costi energetici almeno per i prossimi 7-8 anni.

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14.12.2021

Ospitata a Palazzo di Venezia, la Mostra Convegno di Expoconfort “MCE 2022” che si svolgerà a Milano dall’8 ottobre 2022 negli spazi di Fiera Milano con la Turchia invitata a partecipare in qualità di Paese partner

Lo scorso 26 ottobre la prestigiosa cornice di Palazzo di Venezia a Istanbul ha ospitato un evento di presentazione della prossima fiera sul settore idrosanitario (impiantistica per l’efficienza energetica) MCE 2022, rassegna in programma il prossimo anno a Fiera Milano dall’8 all’11 marzo e alla quale la Turchia sarà evitata in qualità di Paese partner 2022. L’evento è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Istanbul in collaborazione l’ISIB HVAC-C (Associazione turca che riunisce i produttori e installatori di macchinari per il riscaldamento, il raffreddamento, la ventilazione ed il condizionamento dell’aria) e l’Ambasciata d’Italia ed ha visto la partecipazione direttore generale del Reed Exbition Italia, Massimiliano Pierini.

Si tratta di un settore che offre prospettive certamente interessanti per le industrie di Italia e Turchia, considerate due eccellenze a livello globale che ogni anno generano un indotto crescente in termini di valore economico. Si tratta inoltre di un comparto che in Italia è in forte crescita grazie anche all’utilizzo del superbonus, la misura che incentiva a rendere più efficienti da un punto di vista termico non solo le abitazioni residenziali ma anche i locali delle imprese. La Turchia ha sempre partecipato alle passate edizioni di MCE con un trend in crescita di aziende turche espositrici a testimonianza di un crescente interesse per il settore HVA+R (Heating, Ventilation and Air Conditioning).

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