Cronache Economiche

09.10.2023

Partecipazione dell’Ambasciata italiana ad Ankara all’evento “Market Access Day – MAD”

Il 19 settembre 2023, l’Ambasciata italiana ad Ankara è intervenuta all’evento “Market Access Day - MAD”, ospitato dalla Farnesina e organizzato in collaborazione con la Commissione europea. L’evento aveva lo scopo di analizzare le problematiche di accesso ad alcuni mercati extra-UE riscontrate dalle imprese italiane. Dopo i saluti introduttivi del Direttore Generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale, Nicola Verola, sono intervenuti il Vicedirettore Generale e “Chief Trade Enforcement Officer” (CTEO) della DG Commercio della Commissione europea, Denis Redonnet, il Direttore Centrale per l’Internazionalizzazione economica, Mauro Batocchi e il Consigliere Esecutivo per le Relazioni Internazionali della Confindustria, Marco Felisati.

Il Market Access Day italiano ha registrato la partecipazione di circa 150 esponenti delle Associazioni rappresentative del comparto produttivo e del tessuto imprenditoriale italiano, nonché rappresentanti dei Ministeri e delle Amministrazioni nazionali. Durante l’evento sono intervenute le Ambasciate ad Ankara e ad Hanoi per analizzare le potenzialità e le problematiche di accesso al mercato in due Paesi chiave per l’economia italiana.

Durante il saluto introduttivo, il Direttore Generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale, Nicola Verola, ha sottolineato la centralità della politica commerciale nell’attuale contesto geopolitico, la cui mutevolezza rappresenta un ostacolo per le imprese che operano nei mercati extra-UE. Per questo motivo è importante mantenere uno sistematico scambio di informazioni tra settore pubblico e mondo imprenditoriale per poter attuare l’articolato sistema di accordi commerciali realizzato dall’Unione. In questo contesto, il Ministero degli Affari Esteri sostiene le imprese italiane che incontrano difficoltà nell’accesso ai mercati esteri tramite l’interlocuzione con la DG Commercio della Commissione europea e tramite l’azione della rete estera di Ambasciate, Consolati e Uffici ICE.

Il Vicedirettore Generale Redonnet, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza della corretta attuazione degli accordi di libero scambio negoziati dall’UE. Redonnet ha altresì espresso preoccupazione per l’ondata di protezionismo che sta caratterizzando numerosi Paesi, tra cui quelli della sponda sud del Mediterraneo, trattandosi di un’area complessa e strategica sia per l’Unione europea che per l’Italia. In questo contesto, l’Unione europea deve mantenere e promuovere l’apertura del commercio internazionale tramite la finalizzazione di accordi preferenziali e sostenendo la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).

L’Ambasciata italiana ad Ankara, rappresentata dal Capo dell’ufficio economico-commerciale, assieme all’ufficio ICE di Istanbul, ha dapprima fornito un inquadramento sulle relazioni economiche bilaterali tra Italia e Turchia e successivamente analizzato le questioni relative all’accesso al mercato turco da parte delle imprese italiane. La Turchia, partner di primaria importanza per l’economia italiana, presenta ancora numerose barriere non tariffarie per le nostre imprese. Tuttavia, a fronte di queste difficoltà l’Ambasciata ha potuto esporre alcune iniziative di successo che hanno portato alla soluzione di problematiche concrete per le aziende italiane. Tra queste iniziative, è stata particolarmente significativa l’azione dell’Ambasciata ad Ankara volta a superare gli ostacoli al commercio nel settore della ceramica, che avrebbero compromesso l’approvvigionamento di materie prime essenziali per la produzione nazionale. Tale intervento è stato ricordato e apprezzato anche dai rappresentanti di Confindustria Ceramica, presenti all’evento.

L’evento MAD è stato un’occasione per consolidare il dialogo tra il mondo istituzionale e quello imprenditoriale promuovendo il ruolo della rete estera del Ministero degli Affari Esteri e della DG Commercio della Commissione europea. L’evento è stato altresì motivo per la presentazione di due utili strumenti messi a disposizione dalla Commissione europea per le aziende italiane che si affacciano ai mercati extra-UE: si tratta del “Access2Markets” e del “Single Entry Point”.

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09.10.2023

L’astronauta italiano Paolo Nespoli tra gli ospiti dell’evento aerospaziale “The future is in the skies”

Il 25 settembre 2023, l’Ambasciata italiana ad Ankara ha partecipato alla cerimonia di apertura dell’evento “The future is in the skies”, che ha avuto luogo a Bursa tra il 25 e il 29 settembre.

L’evento, organizzato dal Gökmen Space Aviation Training Center, ha offerto alla Turchia la possibilità di ospitare più di 70 astronauti internazionalmente riconosciuti. Tra gli ospiti di spicco vi era anche l’ex astronauta italiano Paolo Nespoli, rimasto nello spazio per un totale di 313 giorni, 2 ore e 36 minuti. Attualmente, Paolo Nespoli insegna Human Spaceflight and Operations presso il corso di Space Engineering tenuto dal Politecnico di Milano.

The future is in the skies è il primo hub interattivo ed educazionale incentrato sull’aviazione spaziale. L’evento ha riunito astronauti e cosmonauti provenienti da 19 paesi, conosciuti per i loro importanti contributi alle missioni spaziali. Il focus dell’evento verteva sulla collaborazione tra i protagonisti e l’interazione con il pubblico al fine di diffondere la consapevolezza e l’educazione relativa all’esplorazione dello spazio.

La scelta della Turchia di ospitare tale evento è risultata fondamentale anche in termini di raccolta dei risultati derivanti dalla National Space Program. “Aspettiamo tutti gli appassionati dello spazio”, ha ribadito con un post sui social media il Ministro dell’Industria e della Tecnologia, Mehmet Fatih Kacır.

Alper Gezeravcı e Tuva Atasever, sono i due astronauti scelti per la prima esperienza della Turchia nello spazio con partenza prevista entro la fine dell’anno. I due hanno incontrato gli appassionati dello spazio nell’ambito della sessione “Future Projection”, mentre il 27 settembre gli astronauti hanno incontrato anche giovani studenti nell’ambito delle attività “Science – Society”. Il tema dell’organizzazione è stato scelto sulla base della famosa frase di Mustafa Kemal Atatürk “il futuro è nei cieli”.

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09.10.2023

L’Ambasciata d’Italia ad Ankara partecipa alla cerimonia di apertura dell’esposizione Beauty Istanbul

Il 27 settembre 2023, l’Ambasciata d’Italia ad Ankara ha preso parte, insieme all’Ufficio ICE di Istanbul, alla cerimonia di apertura di “Beauty Istanbul 2023”. Evento di portata internazionale, “Beauty Istanbul”, che ha avuto luogo presso l’ICC – Istanbul Congress Center & ICEC dal 27 al 29 settembre 2023, rappresenta la principale manifestazione fieristica turca nel settore della cosmetica.

Organizzato dall’Agenzia ICE, il Padiglione Italia ha visto la presenza di 100 aziende italiane, cui se ne sono aggiunte 37 che hanno partecipato alla fiera in maniera autonoma. Un notevole incremento, dunque, rispetto allo scorso anno, quando l’evento aveva ospitato un totale di 100 aziende italiane, di cui 75 nello stand organizzato da Agenzia ICE.

“Beauty Istanbul 2023” ha registrato la partecipazione di 845 aziende provenienti da 62 Paesi, di cui 460 aziende internazionali e 385 turche. Un aumento del 24% rispetto alla presenza riscontrata nel 2022. In crescita anche il numero di visitatori, arrivato a 16.367, pari al 16% in più nel raffronto con lo scorso anno.

Per l’economia italiana, la cosmetica rappresenta un comparto di rilievo. Nel 2022, il fatturato del settore ha superato i 13 miliardi di euro, con un incremento del 10,7% rispetto al 2021. Per il 2023, inoltre, si prevede un’ulteriore crescita di oltre il 7%, che, secondo le stime, porterà il fatturato alla cifra complessiva di 14 miliardi di euro.

La Turchia costituisce un importante mercato per il settore della cosmetica, in rapido e costante sviluppo. L’Italia, in particolare, si colloca al quinto posto tra i principali fornitori della Turchia, con 94 milioni di euro di esportazioni e il 6% di quota di mercato in valore. L’esportazione di cosmetici italiani in Turchia ha registrato un aumento del 44,5% nel 2022. I principali prodotti di importazione della Turchia dall’Italia sono i prodotti per il trucco e la cura della pelle (48%), i prodotti per la cura dei capelli (20%) e i profumi (18%).

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09.10.2023

Il nuovo corso della politica economica turca. Ankara alla ricerca della fiducia degli investitori internazionali

Il nuovo team economico di Erdogan, che comprende il Vicepresidente, Cevdet Yilmaz, il Ministro del Tesoro, Mehmet Şimşek, e la Governatrice della Banca centrale turca (CBRT), Hafize Gaye Erkan, si sta adoperando per guadagnare la fiducia degli investitori internazionali nei confronti dell’economia turca.

In questo contesto, il Ministro Şimşek ha rilasciato un’intervista al Financial Times il 28 settembre 2023 dove ha riaffermato la necessità di perseguire politiche economiche volte al ripristino dei fondamentali macroeconomici dell’economia turca. Il Ministro ha ribadito che la priorità è il perseguimento della stabilità dei prezzi al fine di combattere il caro vita.

Dal punto di vista della Banca centrale turca, la nuova Governatrice Erkan ha avviato un ciclo di inasprimento della politica monetaria tramite un costante aumento dei tassi di interesse. A partire da giugno, con quattro successivi rialzi, i tassi sono passati dal 8,5% al 30%, con la decisione dello scorso 21 settembre. Secondo l’annuncio della Banca centrale, l'inasprimento monetario sarà ulteriormente rafforzato "secondo le necessità, in modo graduale", con l’obiettivo di attuare la disinflazione nel 2024.

Secondo i dati diffusi il 3 ottobre dall’Istituto nazionale turco di statistica (TURKSTAT) nel mese di settembre il tasso di inflazione ha sfiorato il 62% a fronte del 59% rilevato ad agosto, con un incremento su base mensile pari al 4,75%.

Per parte sua, Şimşek, nel rimarcare la determinazione dell’Esecutivo nel combattere il caro vita, ha dichiarato che la lotta all'inflazione richiederà tempo e che sarà necessaria pazienza nel periodo di transizione, lasciando intendere che ci saranno altri aumenti dei tassi di interesse. Il Ministro ha altresì sottolineato che il ritorno degli investitori in Turchia conferma che l’economia si sta rimettendo sulla giusta traiettoria. Infatti, in questi mesi Şimşek si è intrattenuto sia con partner occidentali che con i Paesi del Golfo per stringere relazioni costruttive che possano giovare all’economia turca.

Inoltre, le misure adottate finora hanno permesso di risanare le riserve della Banca centrale turca. Secondo i dati forniti dalla Banca centrale, il rialzo dei tassi di interesse ha portato all’incremento delle riserve per quindici settimane consecutive, raggiungendo il valore più alto dallo scorso marzo. Le riserve in valuta estera ammontano a 83,8 miliardi di dollari e le riserve in oro ammontano a 41,6 miliardi di dollari, per un totale di 125,5 miliardi di dollari. Tuttavia, secondo un report della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo rimangono ampi squilibri esterni nell’economia turca, con il debito a breve termine verso l’estero che eccede i 200 miliardi di dollari e il disavanzo delle partite correnti pari a 60 miliardi di dollari.

Anche le agenzie di rating hanno reagito positivamente al ritorno di Ankara a politiche economiche più ortodosse. Moody's ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica turca nel 2023 dal 2,6% al 4,2%. Anche Fitch ha aumentato le previsioni di crescita per quest'anno dal 2,5% al 4,3%, mentre prevede una crescita del 3% nel 2024 e del 3,4% nel 2025. Standard & Poor's, pur avendo rivisto al rialzo le previsioni di crescita per il 2023, si mantiene su un più cauto 3,5%, con previsione di una crescita del 2,3% per il 2024. Nel contempo, S&P ha rivisto al rialzo l’outlook della Turchia da “negativo” a “stabile” e ha confermato il rating B. Similmente, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del PIL rispetto a maggio, passando da 2,5% a 3,5%.

Il cambio di paradigma in termini di politica economica, per il momento, sta trovando sponda nello stesso Erdogan, come dichiarato dal Ministro nel corso dell’intervista. Infatti, forte del nuovo mandato politico dopo le elezioni dello scorso maggio, il Presidente ha posto la stabilità dei prezzi tra le priorità del Governo, resta latente il timore di un possibile rimodellamento dell’attuale politica economica al fine di rispondere alle logiche elettorali di breve termine in vista delle elezioni amministrative di marzo 2024.

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09.10.2023

Erdogan e il suo nuovo team economico incontrano gli investitori americani a New York

Erdogan e il suo nuovo team economico hanno colto l'occasione della Settimana di alto livello dell’Assemblea Generale ONU (18-22 settembre 2023) per svolgere una serie di incontri rivolti anche al mondo della finanza e dell’imprenditoria. Particolarmente rilevante è stata la 13 edizione della Turkiye Investiment Conference, organizzata dal Turkiye-US Business Council e ospitata presso la sede di Goldman Sachs, che ha avuto luogo il 19 settembre.

Il Turkiye-US Business Council è la principale organizzazione di imprese istituita per aumentare le relazioni commerciali bilaterali tra Turchia e Stati Uniti e aumentare l’interscambio tra i due Paesi. Il Consiglio rappresenta più di 40 delle più grandi aziende statunitensi di vari settori con investimenti in Turchia. Grazie ai suoi uffici dislocati sia a Washington che a Istanbul, il Consiglio funge da principale interlocutore per le imprese statunitensi che operano in Turchia.

L'incontro ha visto la partecipazione di circa 120 investitori americani assieme ai rappresentati di 80 aziende turche. L’ampia platea che ha partecipato all’evento ha sicuramente dimostrato l’interesse americano per gli investimenti in Turchia, nonché la rinnovata fiducia del mondo degli investitori internazionali nel corso economico intrapreso dopo le elezioni.

Ankara ha colto una così importante occasione di dialogo con gli investitori statunitensi garantendo la presenza del Presidente Erdogan, accompagnato dal Ministro del Tesoro e delle Finanze, Simsek, e dal Ministro del Commercio, Bolat.

Durante il suo intervento, il Presidente Erdogan ha ricordato come le relazioni tra Turchia e Stati Uniti sono solide e pienamente incardinate entro la cornice dell’Alleanza Atlantica. Anche le relazioni economiche tra i due Paesi sono motivo di soddisfazione e si sono rafforzate negli ultimi dieci anni, con un interscambio commerciale che è aumentato di 1.5 volte. Inoltre, nel 2022, gli Stati Uniti sono stati il secondo cliente della Turchia e il quinto fornitore. Per Erdogan, l’obiettivo delle relazioni commerciali con Washington è raggiungere i 100 miliardi di dollari di interscambio. Tuttavia, il Presidente ha tenuto a sottolineare che, nonostante gli ottimi rapporti politici con Washington, Ankara ha bisogno di lavorare per diversificare i propri partner economici.

Il Ministro Simsek, dal canto suo, si è concentrato maggiormente sugli aspetti tecnici del nuovo corso economico intrapreso da Ankara dopo le elezioni di maggio. Con l’obiettivo di rassicurare gli operatori economici, Simsek ha fornito una presentazione della politica fiscale turca e del Programma di medio termine. In particolare, Simsek ha illustrato alla vasta platea di investitori il rinnovato l’Outlook economico della Turchia.

Per il Ministro, il controllo dell'inflazione è la priorità del Governo ed è il fattore grazie al quale Ankara punta a ripristinare la fiducia degli investitori. Nelle parole del Ministro agli investitori, si sottolinea che il perseguimento della stabilità dei prezzi ha il pieno appoggio del presidente Erdogan. Per raggiungere la stabilità dei prezzi, l'esecutivo si è dato come obiettivo temporale all’incirca un anno, auspicando di poter realizzare la disinflazione a partire dal prossimo giugno. Il Ministro ha assicurato che il nuovo team economico perseguirà una politica fiscale prevedibile e basata sulle regole economiche.

Le parole del Ministro Simsek sono state altresì riprese dal Ministro del Commercio, Bolat, secondo il quale le priorità dell’Esecutivo per il prossimo futuro sono bassa inflazione, disciplina fiscale e riforme strutturali.

Dagli interventi alla conferenza ospitata presso Goldman Sachs, si evince che Ankara vuole mantenere un atteggiamento pragmatico e mutualmente vantaggioso verso gli investitori stranieri.

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09.10.2023

LA BILANCIA DEI PAGAMENTI DI LUGLIO: ampliamento del disavanzo del conto corrente cresciuto del 57% sull’analogo mese dell’anno precedente

Nel mese di luglio, secondo gli ultimi dati disponibili, la bilancia dei pagamenti ha registrato un deficit di USD 5,5 mld del conto corrente dopo l’avanzo del mese precedente di giugno 2023 pari a USD 674 mln che aveva interrotto una serie di saldi negativi in atto dalla fine del 2021. Il disavanzo è connesso principalmente al deficit della bilancia commerciale (USD 10,5 mld a luglio scorso) solo in parte bilanciato dal contributo della voce “servizi” (+6 USD mld) trainata dal settore del turismo che ha fatto registrare un attivo di USD 4,8 mld. Nello specifico, al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente ha realizzato un avanzo di USD 717 mln.

Per quanto riguarda le voci finanziarie, nel mese in osservazione, gli investimenti diretti hanno registrato attività nette di USD 392 mln, mentre gli investimenti di portafoglio passività nette pari a USD 1,1 mld.

Il deficit di parte corrente della bilancia dei pagamenti nei primi sette mesi dell’anno (USD 42,3 mld) si avvicina molto alle stime dell’Esecutivo di fine 2023 (USD 42,5 mld) presentate all’inizio dello scorso mese di settembre nel nuovo Programma economico di medio termine (PMT). Nel PMT si prevede che il deficit corrente scenderà a USD 34,7 mld ossia al 3,1% del PIL nel 2024, in calo rispetto al 4% circa previsto per il 2023 dall’Esecutivo. Fitch Ratings, che ha recentemente alzato le prospettive di credito della Turchia da “negative” a “stabili”, prevede a fine anno un deficit corrente che “rimarrà elevato” al 4,7% del PIL.

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09.10.2023

I flussi di IDE: i dati YASED sui primi sette mesi del 2023

Secondo i dati diffusi l’11 settembre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il dato degli IDE a luglio 2023, è stato pari a USD 521 mln in capitale azionario, USD 206 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 111 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 11 mln. Il valore netto degli IDE è stato nel mese di luglio pari a USD 827 mln.

I flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in ingresso nel Paese nei primi sette mesi del 2023 sono stati pari a USD 5.6 mld (pari al 15% del deficit di parte corrente), in calo del 27% rispetto ai gennaio-luglio 2022. Il contributo più rilevante ai flussi di ingresso è stato fornito dal settore dei servizi, sotto la voce riferita alle attività immobiliari, che hanno rappresentato nei mesi gennaio-luglio 2023 il 42% degli IDE totali.

Nel mese in osservazione, con una quota pari al 70% del totale, i Paesi UE complessivamente considerati si sono confermati i principali investitori nel Paese, a partire da Paesi Bassi (39%), Germania (16%) Regno Unito (10%) e Italia (9%). A questi ultimi, tra i Paesi singolarmente considerati, seguono Giappone, Irlanda, Singapore, Stati Uniti Stati e Cina. L’Italia entra nella top 5 nel mese di luglio occupa la quarta posizione dopo le acquisizioni di quote e fusioni di aziende turche nel settore della digitalizzazione per le PMI. Negli ultimi decenni le aziende italiane che operano in Turchia hanno investito oltre 5 miliardi di dollari.

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09.10.2023

Il commercio estero della Turchia: l'ultimo rapporto TURKSTAT-Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi il 29 settembre scorso da TURKSTAT, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di agosto le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 21,6 mld (19,7 se si scorporano energia e oro) e USD 30,3 mld (21,6 se si scorporano energia e oro). In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un aumento, per le prime, dell’1,6% (0,7% se si scorporano energia e oro) e, per le seconde, del 6,9% (0,9% se si scorporano energia e oro). Il disavanzo commerciale, pari a USD 8,7 mld nell’agosto 2023, è sceso del 23,1% rispetto al medesimo periodo del 2022.

Nei primi otto mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 164,8 mld (-0,4% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e agosto del 2022), a fronte di importazioni per USD 248 mld (-3,4%). Tra gennaio e agosto di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 82,3 mld, in aumento dell’11,9% se comparato ai primi otto mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso agosto, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,8 mld), Stati Uniti (USD 1,3 mld), Iraq (USD 1,09 mld), Regno Unito (USD 1,06 mld) e Italia (0,8 mld). Nei primi otto mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 14,2 mld), USA (USD 9.8 mld), Italia (USD 8,9 mld), Regno Unito (USD 8,2 mld) e Iraq (USD 7,7 mld).

Relativamente alle importazioni, nell’agosto 2023, i primi Paesi di provenienza sono stati Cina (USD 3,8 mld), Russia (USD 3,4 mld), Germania (USD 2,5 mld), EAU (USD 2 mld) e Svizzera (USD 1,5 mld). Nel periodo intercorso tra gennaio e agosto di quest’anno, invece, essi sono stati Russia (USD 31,7 mld), Cina (USD 30,7 mld), Germania (USD 18,8 mld), Svizzera (USD 15,7 mld) e USA (USD 10,6 mld).

Nel commentare l’andamento positivo del commercio estero turco, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale, il Ministro del Commercio, Ömer Bolat, ha anticipato i dati relativi al mese di settembre. Infatti, secondo le parole del Ministro, nel mese di settembre l’export turco ha raggiunto la cifra senza precedenti di USD 22,67 mld, con un aumento del 0,3% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati del Ministero del commercio, l’export della Turchia nei primi nove mesi del 2023 ha raggiunto USD 187,5 mld, e l’obiettivo del governo è di superare i USD 300 mld di proventi dalle esportazioni entro il 2026. A tal riguardo, il Ministro ha affermato che Ankara si sta adoperando per attuare una strategia di diversificazione dei mercati di riferimento.

Per quanto riguarda le esportazioni delle merci turche nel mese di settembre, la Germania rimane il primo partner (USD 1,9 mld), seguita da Stati Uniti (USD 1,2 mld), Iraq (USD 1,2 mld), Italia (USD 1,1 mld) e Regno Unito (USD 1 mld). I principali mercati di importazione per la Turchia, nel mese di settembre, rimangono Cina (USD 3,4 mld) e Russia (USD 3,2 mld), seguite a distanza dalla Germania (USD 2,4 mld).

Dal canto suo, il Presidente dell'Assemblea degli Esportatori turchi, Mustafa Gültepe, prevede che entro la fine del 2023 le esportazioni del Paese possano raggiungere la cifra di USD 270 mld.

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09.10.2023

L’interscambio tra Italia e Turchia: i dati di ICE-Agenzia sui primi sette mesi del 2023

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, tra gennaio e luglio 2023, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 15,9 mld, ha registrato un incremento dello 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono diminuite del 3,2% (USD 7,3 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 9,1% (USD 8,7 mld). La bilancia commerciale mostra un saldo positivo in favore della Turchia pari a USD 1,4 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania, Svizzera e USA) e il terzo cliente (dopo Germania e Stati Uniti).

Le esportazioni italiane costituiscono il 4% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 5,1% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 28,7 mld) e seguita da Parigi (USD 13 mld) e Madrid (USD 11,4 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi sette mesi del 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+88,5%), di “metalli e pietre preziose” (+61,8%) e “strumenti ottici, fotografici e per cinematografia” (+46,3%). In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-78,8%) e “ferro e acciaio e derivati” (-25,1%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 24,2% rispetto all’analogo periodo del 2022, con un valore di quasi USD 2,15 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un calo negli acquisti italiani di “ferro e acciaio e derivati” (-58,5%) e “di materie plastiche” e “rame”, a fronte di una crescita nel settore “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+27,6); “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di oltre USD 1,67 mld. Nel periodo in osservazione la domanda italiana di cereali dalla Turchia è aumentata in maniera esponenziale rispetto ad un anno fa.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Francia e verso la Turchia sono cresciute rispettivamente del 27,2% e del 21,2%; l’export britannico hanno registrato un aumento del 3,5%.

Complessivamente, l’interscambio della Turchia con il resto del mondo ha quasi raggiunto la cifra di USD 360 mld (+2,7%), con USD 216,6 mld di importazioni (+5%) e USD 143,3 mld di esportazioni (-0,7%), riportando così un disavanzo commerciale di USD 73,5 mld, in crescita rispetto a quello dei primi sette mesi del 2022 (USD 62,3 mld).

Si segnalano, infine, gli incrementi delle esportazioni turche verso la Russia (+82%) e delle importazioni da Svizzera (+224,1% trainato dall’oro) ed EAU (+120,1%).

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09.10.2023

La disoccupazione in Turchia al 9,4%: i dati TURKSTAT sul mese di luglio 2023

TURKSTAT, l’Istituto nazionale turco di statistica, l’11 settembre, ha reso noto che nel mese di luglio del 2023, la disoccupazione nel Paese si è attestata al 9,4%, pari a 3.291.000 persone, in calo dello 0,2% rispetto al mese precedente dell’anno.

In termini di distribuzione di genere, a fronte di una disoccupazione maschile al 7,6%, quella femminile è risultata al 12,9%. Nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, il dato si è attestato al 18% (15,2% tra gli uomini e 23,1% tra le donne), in diminuzione dello 0,3% rispetto al mese di giugno 2023.

Nel mese considerato, gli occupati sono aumentati di 318.000 unità raggiungendo i 31,7 milioni e facendo registrare un tasso di occupazione generale al 48,4% (65,7% per gli uomini e 31,5% per le donne). Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 53,4% (35 milioni di persone), in leggero aumento rispetto al mese precedente dell’anno.

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09.10.2023

IMMOBILIARE. I dati TURKSTAT sul mese di agosto

TURKSTAT, il 15 settembre scorso, ha certificato una crescita del mercato immobiliare turco, con 122.091 contratti di compravendita registrati nello scorso agosto, con una contrazione pari all’1,1% rispetto allo stesso mese del 2022. Nei primi otto mesi del 2023, con circa 797 mila abitazioni vendute, si è assistito ad un calo delle vendite più mercato (-15,5%) in rapporto al medesimo periodo dello scorso anno.

Nell’agosto del 2023, rispetto allo stesso mese del 2022, sono diminuiti sia gli acquisti con finanziamento (-26,1%), sia quelli di immobili nuovi (-9,5%) mentre quelli di seconda mano hanno registrato un incremento del 2,7%. Per queste tre categorie, il confronto con i primi otto mesi del 2022 fotografa un calo generalizzato attestatosi rispettivamente al 28% al 13,8% e al 16,2%.

Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di agosto, si sono ridotti del 42% rispetto allo stesso mese del 2022; confrontando, invece, i primi otto mesi dei due anni, la diminuzione è risultata pari al 43,6%. I cittadini russi, con 773 immobili acquistati nell0agosto di quest’anno, si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da iraniani (342) e iracheni (220).

Sempre nell’agosto del 2023, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute era collocato a Istanbul (14,3%), Ankara (9%) e Izmir (5,3%).

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09.10.2023

TURISMO. Continua la crescita del settore: i dati del Ministero della Cultura e del Turismo sui primi otto mesi del 2023

Dopo l’ottimo risultato ottenuto nel mese di luglio, i flussi di ingresso registrati ad agosto segnano ancora un incremento questa volta del 5,7% rispetto all’analogo mese del 2022: la Turchia ha accolto 6,7 milioni di stranieri secondo i dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 22 settembre.

Nei primi otto mesi dell’anno invece, il numero di turisti nel Paese, pari a 33,4 milioni è aumentato del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel periodo tra gennaio e agosto 2023, Istanbul ha accolto il 34,5% dei visitatori stranieri, pari a circa 11,5 milioni, seguita da Antalya (10,2 milioni) ed Edirne (3,2 milioni).

In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti russi si sono collocati al primo posto (4,4 milioni), seguiti da tedeschi (4 milioni), inglesi (2,6 milioni), bulgari (1,8 milioni) e iraniani (1,5 milioni).

Sotto il profilo dei ricavi, si prevede che nel 2023 raggiungeranno i 56 miliardi di dollari con un notevole supporto per la bilancia dei pagamenti turca mentre gli arrivi potrebbero superare i 60 milioni di turisti.

Un risultato, quello dei primi otto mesi dell’anno, incoraggiante se si considera che il Paese ha dovuto confrontarsi nel 2023 con un alto tasso di inflazione, con un aumento dei costi delle strutture ricettive, degli alloggi e ristoranti (rendendo di fatto la Turchia più cara dei suoi rivali, tra cui Spagna ed Egitto) e con tassi di occupazione negli alberghi inferiori alle attese a causa dell’impatto dei sismi dello scorso 6 febbraio

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09.10.2023

DEVELOPMENT ROAD. La “Via della Seta irachena” come rotta alternativa al Canale di Suez. Interesse turco

A margine del “Concordia Annual Summit” svoltosi a New York lo scorso 20 settembre, il Presidente Erdoğan è tornato a parlare della Development Road. Si tratta dell’ambizioso progetto infrastrutturale che mira a collegare il sud dell’Iraq (dal porto iracheno “Grand Al-Faw”, il più grande del Medio Oriente) con la Turchia, riducendo i tempi della circolazione di merci e greggio dall’Asia all’Europa. Il corridoio dal Medio Oriente dovrebbe partire dal porto di Bassora e snodarsi attraverso una fitta rete di comunicazioni attraverso la Turchia fino a raggiungere l’Europa. Si stima che la lunghezza delle connessioni sia di 1.700 km tra vie ferrate e autostrade.

Al di là dell’interesse turco di riproporsi come strategico hub di transito, c’è la volontà di riprendere la cooperazione energetica tra la Turchia e l'Iraq. Il Ministro degli Esteri turco Fidan ha espresso ottimismo per i futuri rapporti tra Ankara e Baghdad. A tal riguardo, il Ministro dell’Energia Bayraktar ha affermato che dopo la sospensione dei flussi dell'oleodotto “Kirkuk-Ceyhan (mezzo milione di barili al giorno), il trasporto sarà presto riattivato e l’episodio non influirà sui rapporti tra Turchia e Iraq il cui interscambio commerciale nel 2022 ha superato i 24 miliardi di dollari.

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09.10.2023

Relazioni Turchia – Africa, l’interscambio supera i 40 miliardi di dollari

Le relazioni tra la Turchia e l’Africa stanno vivendo una fase particolarmente positiva su diversi fronti. In particolare, a seguito della guerra in Ucraina, il ruolo di Ankara nell’ambito della Black Sea Grain Initiative ha assunto un significato particolare nello sforzo volto a garantire la sicurezza alimentare del continente africano.

Oltre al volet politico, il rapporto tra la Turchia e l’Africa è particolarmente solido in termini economici. Infatti, nell’arco di vent’anni, l’interscambio tra la Turchia e i Paesi africani è aumentato di otto volte, passando dai 5,4 miliardi di dollari nel 2003 ai 40,7 miliardi di dollari del 2022. Inoltre, le aziende turche in Africa offrono impiego a circa 100.000 lavoratori.

Il Viceministro degli Affari Esteri Yasin Ekrem Serim ha annunciato che ad ottobre avrà luogo ad Istanbul la quarta edizione del Forum economico ed imprenditoriale Turchia-Africa. Il tema di quest’anno dà particolare attenzione a settori come energia, infrastrutture, agricoltura, salute, turismo e marketing digitale. L’evento prevede la partecipazione del Presidente Erdoğan, del Presidente dell’Unione Africana Azali Assoumani, del Ministro del Commercio Ömer Bolat e del Commissario per il commercio e l’industria dell’Unione Africana Albert M. Muchanga.

Anche dal punto di vista delle relazioni diplomatiche, si nota negli anni un rafforzamento del dialogo tra la Turchia e l’Africa. A tal riguardo, basti menzionare che le ambasciate turche in Africa attualmente operative sono 44, rispetto alle 12 presenti nel continente nel 2012.

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09.10.2023

Erdogan e Musk a New York: colloquio su auto elettriche e spazio

Il Presidente turco ha partecipato alla 78ma sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. A margine degli impegni di carattere politico, lo scorso 17 settembre, il Presidente Recep Tayyip Erdoğan ha incontrato il proprietario della casa automobilistica Tesla, Elon Musk. Durante il colloquio, il Presidente Erdogan ha invitato Elon Musk ad aprire un nuovo stabilimento Tesla in Turchia.

Durante i colloqui alla Casa Turca (Türkevi) di New York, Erdoğan ha informato Musk circa lo sviluppo tecnologico del Paese, la visione “Digital Türkiye”, nonché la Strategia Nazionale di Intelligenza Artificiale (NAIS). In un quadro di politiche volte alla trasformazione digitale del Paese, Digital Türkiye (e-Government) promuove il processo di migrazione dei servizi pubblici al digitale, rendendo la gestione pubblica più efficace e riducendo i costi. Il NAIS è invece il primo documento nazionale sull'intelligenza artificiale, progettato attorno a 6 priorità strategiche per il periodo 2021 – 2025.

Il Ministro dell’Industria e della Tecnologia Mehmet Fatih Kacır, ha affermato su Twitter che il Presidente Erdoğan ha sottolineato che la Turchia è entrata nel settore automobilistico con il proprio marchio automobilistico Togg ed è pronta a sostenere Tesla per l’apertura del suo stabilimento in Turchia, che sarebbe il secondo in Europa e il settimo nel mondo. Dal canto suo, Musk ha posto in evidenza che molti fornitori turchi stanno già collaborando con Tesla e che la Turchia sarebbe tra i Paesi candidati di maggior rilievo per la sua prossima fabbrica. Infatti, a settembre 2023 Tesla ha consegnato più di 5000 esemplari del suo modello Y ai clienti turchi.

La Turchia non sarebbe l’unico Paese intenzionato ad attirare la compagnia americana per il prossimo investimento, che si aggira intorno ai 5 miliardi di euro. I maggiori candidati sono Canada, Francia, Spagna, India e Arabia Saudita. Attualmente, Tesla possiede 6 stabilimenti, compresi quelli al di fuori dal territorio americano, uno a Shanghai con un focus sul mercato asiatico e uno vicino a Berlino per le vendite europee.

Durante il colloquio si è discusso anche di una possibile cooperazione tra la Turchia e Space X, nell’ambito dell’ampliato programma spaziale turco. Il Presidente ha inoltre ribadito che la Turchia sarebbe disposta a cooperare in materia di intelligenza artificiale con Starlink, sistema di costellazione di satelliti attualmente in costruzione da SpaceX.

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09.10.2023

Automotive. TOGG conquista il mercato turco delle auto elettriche

Secondo i dati diffusi dall’Automotive Distributors and Mobility Association (ODMD), tra gennaio e agosto del 2023, sono stati venduti 22.900 veicoli elettrici registrando un aumento delle vendite pari al 597% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale incremento è riconducibile al lancio da parte di TOGG della prima automobile elettrica di manifattura turca, che sta oscurando competitors internazionali come Tesla. Infatti, TODD ha annunciato di aver consegnato entro agosto 3.400 esemplari della loro T10X. L’obiettivo della casa automobilistica è di consegnare circa 20.000 veicoli entro la fine del 2023.

La crescita di interesse verso le auto elettriche è accompagnata da un forte incremento delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Infatti, i veicoli elettrici hanno conquistato quasi il 4% del mercato automobilistico, rispetto allo 0,9% registrato nei primi otto mesi dello scorso anno. Secondo quanto annunciato da Mustafa Yilmaz, capo dell’Autorità di regolamentazione del mercato energetico (EPDK), i punti di ricarica installati superano le 8.800 unità. Il Paese quindi dispone attualmente di un punto di ricarica rapida ogni 14 veicoli elettrici, collocando la Turchia al primo posto in Europa.

Complessivamente, le vendite di autovetture e veicoli commerciali leggeri, tra gennaio e agosto 2023, hanno raggiunto le 755.282 unità, con un aumento del 64,7% rispetto al medesimo periodo del 2023. Analizzando la composizione delle vendite per categoria, si nota che anche l’ibrido benzina-elettrico ha visto un aumento dei volumi, cresciuti del 65,7% nei primi otto mesi dell’anno. Diversamente, si nota una netta riduzione della quota di mercato delle auto a benzina e a diesel. Infatti, nei primi otto mesi del 2023, la quota di mercato delle auto a benzina è scesa al 61,6% dal 70% e la quota dei veicoli alimentati a diesel è altresì scesa al 15,7% rispetto al 17% dell’anno precedente.

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09.10.2023

Spazio. La Turchia annuncia per giugno 2024 il lancio del satellite Turksat 6A

Durante una recente visita presso la Turkish Aerospace Industries (TUSAS), il Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Abdulkadir Uraloğlu, ha annunciato il lancio il prossimo giugno di Türksat 6A, il primo satellite per comunicazioni domestiche costruito interamente in Turchia. Il progetto è stato finanziato da TÜBİTAK e dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture. La produzione domestica di satelliti, per la Turchia è iniziata con il lancio del satellite Türksat 1B ed è ora coronata con la produzione del nuovo Türksat 6A.

La progettazione e la realizzazione di Türksat 6A è particolarmente rilevante per la Turchia, poiché ha permesso ad Ankara di sviluppare le tecnologie necessarie alla produzione di satelliti con capacità nazionali riducendo significativamente la dipendenza tecnologica dall’estero. Infatti, il lancio di Türksat 6A renderà la Turchia uno dei primi undici paesi nel mondo ad avere le competenze per produrre satelliti per le comunicazioni.

Tra le caratteristiche del satellite spicca la maggiore area di copertura rispetto ai precedenti, che permetterà alla Turchia di aumentare le proprie capacità di connessione e comunicazione. Türksat 6A è stato pensato per coprire anche l’area del Sud-est asiatico, zona che non era finora stata raggiunta dall’esistente flotta di satelliti turchi. Inoltre, Türksat 6A è progettato per una missione di durata di 15 anni e sarà posizionato in un’orbita geocentrica ad una distanza di 38.786 chilometri.

Grazie alle competenze acquisite per la produzione di Türksat 6A, Turkish Aerospace Industries è stata in grado di sviluppare un satellite operativo per ARIAT, operatore per l’Argentina. Turkish Aerospace Industries ha quindi creato Small Size GEO, che è una piattaforma satellitare per telecomunicazioni in grado di ospitare un'ampia gamma di missioni commerciali. Il satellite è caratterizzato da una massa ridotta che permette una riduzione dei costi di lancio, nonché una produzione più rapida.

Inoltre, Turkish Aerospace Industries sta lavorando anche nell’ambito dei satelliti per l’osservazione della Terra tramite immagini ad alta risoluzione. Infatti, il satellite Gokturk-1 sta per terminare la propria missione di 7 anni e l’azienda sta quindi progettando il Gokturk Renewal, con la previsione di lanciarlo in orbita nel 2027.

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09.10.2023

DIFESA. Le esportazioni salgono a 3.8 miliardi di dollari nel periodo gennaio-settembre

Il Presidente dell’Agenzia per l’Industria della Difesa (SSB), Haluk Görgün, ha dichiarato che nei primi nove mesi del 2023, le esportazioni turche hanno raggiunto i 3,8 miliardi di dollari. L’obiettivo per l’anno in corso è di arrivare alla cifra record di 6 miliardi. I ricavi del settore, peraltro, sono cresciuti quasi del 40 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Solo nel mese di settembre, l’export è aumentato del 159% nel raffronto con il settembre 2022, arrivando a superare i 430 milioni di dollari. "Il nostro Paese” – ha commentato Görgün su X – “continua a brillare nell'arena internazionale con i risultati ottenuti dalle nostre esportazioni nell'industria della difesa".

La Turchia sta investendo molto per ridurre la sua dipendenza dall'estero e diventare un attore importante nell'industria della difesa globale. Le aziende del settore stanno attualmente lavorando a più di 850 progetti, rispetto ai soli 62 del 2002. La dimensione economica di questi progetti, inoltre, è cresciuta dai 5,5 miliardi di dollari di due decenni fa ai 90 miliardi di dollari del 2023. In linea con i rapidi sviluppi dell’industria, i ricavi delle esportazioni sono aumentati dai 248 milioni del 2022 ai 4,4 miliardi dello scorso anno, superando per la prima volta nel 2011 la soglia del miliardo di dollari. Il fatturato totale dell'industria, infine, ha registrato un fortissimo incremento dagli 1,1 miliardi di dollari del 2002 ai 12,2 del 2022.

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09.10.2023

La terza e ultima edizione di TEKNOFEST a Izmir

TEKNOFEST, il più importante festival tecnologico e aerospaziale della Turchia, ha aperto le sue porte a Izmir dal 27 settembre al 1 ottobre. Quella di Izmir è stata la terza e ultima tappa del festival, che si è tenuto quest’anno in tre edizioni in occasione del centenario della Repubblica turca. Dopo il successo di Istanbul e Ankara, anche l’edizione di Izmir ha accolto più di un milione di visitatori.

Il festival, che vede la collaborazione istituzioni pubbliche, aziende private e università, mira a sostenere la produzione nazionale di beni alto valore tecnologico e ad aumentare la quota di esportazioni tecnologiche della Turchia attraverso la collaborazione con il settore privato.

Intervenendo all'evento, Selcuk Bayraktar, presidente della Turkish Technology Team Foundation (T3), principale organizzatrice dell’evento insieme al Ministero dell'Industria e della Tecnologia, ha affermato che il Paese sta "ricercando, producendo e sviluppando in ogni campo” e che i giovani turchi stanno creando nuovi settori, integrando l'industria con l'alta tecnologia e l'intelligenza artificiale. Secondo Bayraktar, sono sempre più i giovani che partecipano al TEKNOFEST, contando più di 2 milioni di giovani partecipanti che hanno presentato progetti nelle nove edizioni tenutesi finora dal 2018.

In occasione del festival, l’Organizzazione per lo Sviluppo delle Piccole e Medie Imprese di Turchia (KOSGEB) e BMC Otomotiv, azienda costruttrice di veicoli commerciali e militari, hanno firmato un accordo di collaborazione. Hasan Basri Kurt, Presidente di KOSGEB, ha dichiarato che vi è un impegno congiunto per consentire alle grandi aziende turche di lavorare in stretta collaborazione con le piccole e medie imprese, per rafforzare le loro reti di fornitura in Anatolia. Murat Yalcintas, membro del consiglio direttivo di BMC, ha affermato che il 99% delle imprese turche sono di piccole e medie dimensioni.

Lo sviluppo, la competitività e l'apertura ai mercati esteri delle PMI dipendono, infatti, dalla loro integrazione con l'industria di base e questo tipo di accordi mira a far progredire e sviluppare le capacità delle PMI. Pertanto, al fine di favorire la crescita della produzione industriale turca, è cruciale elaborare strategie che rafforzino le catene di approvvigionamento e di vendita per le imprese di più modeste dimensioni.

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09.10.2023

La Capitale ospita per la settima volta l’edizione 2023 dell’“Ankara Coffee Festival”.

L’Ankara Coffee Festival si è svolto dal 22 al 24 settembre presso uno dei più prestigiosi centri commerciali della Capitale, il “Bilkent Mall”. L’edizione 2023, con oltre 150 stand, ha accolto oltre 50 mila visitatori che hanno potuto gustare diverse miscele dei torrefattori turchi.

Il consumo di caffè occupa un posto d’onore nella cultura e nella quotidianità del popolo turco, con rituali e tradizioni unici. Pur non essendo un Paese produttore, la preparazione del caffè in Turchia risale al metodo ottomano (tostatura-macinazione-fermentazione e cottura) da cui poi si diffuse il “caffè turco”, molto prima del processo oggi più diffuso del caffè filtrato.

L’Organizzazione Internazionale del Caffè (ICO) colloca la Turchia al 9° posto tra i principali Paesi importatori, dopo il blocco dei Paesi UE al primo posto seguito da Usa, Giappone, Russia e Canada.

L’Ankara Coffe Festival si è caratterizzato per un ricchissimo programma di “mixology experience” e di musica, che ha visto la partecipazione di una selezione di band molto affermate in Turchia (Kolpa, Bedük e Cem Belevi).

Un importante ruolo è stato giocato durante la manifestazione dall’esposizione delle macchine da caffè professionali. Tra queste spiccava “La Marzocco”, leader delle macchine professionali per bevande a base di caffè fin dal 1927.

Lo stand del Gruppo fiorentino, rappresentato in Turchia dal distributore di Istanbul “Kaffesa Gıda”, ha presentato al pubblico le ultime novità delle macchine “hand made” ad uso professionale caratterizzate da un elegante design. Nel 2020 La Marzocco aveva partecipato al “Flugtag” della “Coffee Journey Exhibition” di Istanbul esibendo un “portafiltro” gigante che le aveva fatto guadagnare il primo premio, grazie all’abilità degli studenti della “Mimar Sinan Fine Arts” di Istanbul.

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09.10.2023

Transizione verde. La BERS sostiene gli investimenti sostenibili di TürkTraktör

La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha concesso un prestito di 70 milioni di euro a TürkTraktör, azienda specializzata nella produzione di trattori e macchine agricole. İl finanziamento della BERS ha lo scopo di sostenere la modernizzazione degli impianti di produzione dell’azienda, nonché di favorire l’espansione di investimenti verdi. Hande Islak, vice capo missione della BERS in Turchia, ha affermato che l’Istituto sostiene l’obiettivo di TürkTraktör di divenire leader nel proprio settore per quanto concerne il perseguimento di investimenti consapevoli e sostenibili.

Un comunicato ufficiale della BERS dichiara che l’investimento ha lo scopo di sostenere gli investimenti dell’azienda in ricerca e sviluppo al fine di assicurare che i processi di produzione degli impianti di TürkTraktör a Sakarya e Ankara rispettino gli standard europei sulle emissioni previsti dalla recente normativa “Stage V”. Entrato in vigore in UE nel 2019, il Regolamento Stage V impone un limite alla quantità di emissioni di sostanze quali monossido di carbonio, ossidi di azoto e idrocarburi dei motori a diesel e benzina. Il 1° gennaio 2023 la Turchia ha adottato una legislazione nazionale che allinea i requisiti di emissioni per i trattatori prodotti in Turchia a quelli europei.

Secondo la BERS, il rispetto degli standard europei aiuterebbe TürkTraktör a rispondere alla domanda interna ed estera di trattori di nuova generazione e consoliderebbe ulteriormente il suo record di esportazioni. Il prestito finanzierà, inoltre, l’installazione di un impianto solare sul tetto dello stabilimento di Sakarya, contribuendo ad aumentare il consumo di energia rinnovabile dell'azienda.

Queste misure rientrano nel più ampio contesto di adozione di una strategia di sostenibilità di TürkTraktör, che mira a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Come affermato anche da Aykut Özüner, CEO di TürkTraktör, la sostenibilità è la principale priorità dell’azienda, che è leader del mercato turco nell’industria dell’agricoltura.

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09.10.2023

TERZA CENTRALE NUCLEARE IN TURCHIA. Colloqui con la Cina

La Turchia ha avviato i negoziati con la Cina per giungere ad un accordo sulla costruzione della terza centrale nucleare del Paese. Ankara persegue l’ambizioso obiettivo di triplicare la propria capacità di produrre energia rinnovabile entro il 2053.

Il Ministro dell’Energia e delle Risorse naturali Alparslan Bayraktar ha recentemente sottolineato che sono stati avviati i colloqui con la Cina per costruire il terzo impianto nella provincia di Kırklareli, nella regione della Tracia, aggiungendo che l’obiettivo della Turchia è di ridurre fino al 25% la quota che attualmente le centrali a carbone hanno nella produzione di elettricità.

Nel frattempo, Bayraktar ha anche annunciato che l’azienda russa Rosatom dovrebbe completare entro il 2023 la costruzione del primo dei quattro reattori della prima centrale nucleare della Turchia, quella di Akkuyu sulla costa mediterranea. L’impianto a pieno regime sarà in grado di produrre 5 gigawatt e a soddisfare il 10% del fabbisogno del Paese. 5 mila megawatt aggiuntivi potrebbero invece essere generati dai reattori nucleari, noti come “SMR” (Small Modular Reactors). Sempre la Rosatom, infine, si è impegnata nella costruzione di una seconda centrale a Sinop sul Mar Nero.

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09.10.2023

La brianzola “Mauri Bus System” viene acquisita dalla turca “Otokar” del potente gruppo “Koc Holding” di Istanbul

Otokar, società del Gruppo Koç, ha acquisito l'italiana Mauri Bus System, che già dal 2010 opera in Italia come concessionario della società turca.

La Mauri, nata nel 1921, è stata la prima azienda in Italia a realizzare negli anni settanta carrozzerie in lega leggera per gli autobus del trasporto pubblico. Successivamente progettò e realizzò i primi bus in Italia con pianale ribassato e oggi è un marchio di riferimento del mercato italiano nelle forniture di autobus dai 7 ai 10 metri.

L'azienda italiana, che proprio quest’anno ha festeggiato il 101esimo anniversario dalla sua fondazione, ha venduto fino ad oggi oltre 700 autobus del marchio Otokar destinati al trasporto urbano passeggeri, in particolare per le Autolinee regionali di Toscana e Puglia.

Grazie a questa acquisizione, Otokar si attende un cambio di passo nel mercato italiano, soprattutto grazie al rinnovamento del portafoglio di veicoli a zero emissioni. Attualmente, Otokar ha quattro controllate estere e le esportazioni rappresentano oltre il 70% del fatturato dell’azienda. Con questa operazione, Otokar va ad aggiungere una controllata italiana alle sue attività europee, al fianco delle società già presenti in Francia e Romania.

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