Cronache Economiche

08.11.2023

Celebrato il centenario della Repubblica di Turchia, fondata il 29 ottobre 1923.

Il 29 ottobre scorso è stato celebrato il centesimo anniversario della proclamazione della Repubblica di Turchia, fondata nel 1923 dal generale Mustafa Kemal Atatürk.

Il padre della patria è stato omaggiato domenica 29 ottobre presso il suo mausoleo ad Ankara, l’Anitkabir, dal Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha poi ospitato un ricevimento presso il Complesso Presidenziale a cui erano presenti gli Ambasciatori accreditati in Turchia, Ministri e leader di partito. I festeggiamenti sono poi proseguiti a Istanbul dove nel Bosforo il Centenario è stato onorato da una parata di navi militari, droni e una esibizione acrobatica dell’aeronautica militare turca.

Il Centenario della Repubblica è stata l'occasione inoltre per il Presidente Erdogan per evidenziare i traguardi economici del Paese, ponendo a confronto la Turchia di oggi con quella del secolo scorso in settori quali l’istruzione, la salute e le infrastrutture.

L’Ambasciatore Giorgio Marrapodi, in una intervista rilasciata all’Agenzia di stampa “Anadolu” pochi giorni prima del Centenario, congratulandosi con il popolo turco, si è soffermato sulle celebrazioni che: “riempiono l’intero Paese di gioia, orgoglio e senso di identità. Auspico progresso e prosperità della Turchia nel suo viaggio verso il nuovo secolo”.

L’Ambasciatore Marrapodi ha poi espresso la solidarietà del popolo italiano per i devastanti terremoti del 6 febbraio scorso. Soffermandosi sui rapporti tra Italia e Turchia, l’Ambasciatore ha sottolineato la ricchezza e la costanza degli scambi politici, culturali ed economici tra i due Paesi, in forte crescita da quando ha assunto l’incarico di Capo Missione nel gennaio del 2022.

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08.11.2023

Il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ambasciatore Riccardo Guariglia, in missione ad Ankara.

Il 18 ottobre scorso, i locali della Residenza dell’Ambasciatore d’Italia ad Ankara hanno accolto il Segretario Generale della Farnesina, Ambasciatore Riccardo Guariglia in visita nella Capitale.

Il Segretario Generale, prima di iniziare la sua missione ad Ankara, ha voluto rivolgere un caloroso ringraziamento al personale dell’Ambasciata d’Italia. “Curiosità, entusiasmo, orgoglio rappresentano gli elementi essenziali per garantire un’azione efficace al servizio dell’Italia” ha voluto sottolineare l’Ambasciatore Guariglia.

Il Segretario Generale nella sua visita in Turchia ha incontrato i Viceministri degli Affari Esteri, Ambasciatori Ahmet Yıldız e Mehmet Kemal Bozay, con i quali si è intrattenuto soffermandosi sulle principali tematiche bilaterali, e in particolare sui soddisfacenti rapporti economici esistenti tra i due Paesi, e su quelle multilaterali. L’Ambasciatore Guariglia ha infine auspicato una calendarizzazione della IV edizione del Vertice intergovernativo in Italia e la convocazione in Turchia della JETCO nel 2024.

L’Ambasciatore Guariglia, entrato in carriera diplomatica nel 1985 presso il Servizio Stampa e Informazione, ha prestato i suoi primi incarichi all’estero a Il Cairo, a Bruxelles, alla Rappresentanza Permanente presso la NATO e a Brasilia. Ambasciatore d’Italia a Varsavia dal 2011 al 2014, è stato Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica dal 2014 al 2018 e Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri nel 2018 e nel 2019. Ha ricoperto inoltre l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Madrid dal 2020 al 2023. Ha assunto l’incarico di Segretario Generale della Farnesina il 6 marzo del 2023.  

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08.11.2023

Il cambio di paradigma della politica monetaria della Banca Centrale turca: nuovo tasso di riferimento al 35%.

La Banca Centrale turca (BCRT) ha alzato il tasso di riferimento di 500 punti base, portandolo dal 30% al 35%, in linea con le aspettative del mercato.

Nel comunicato diffuso dal Comitato per la politica monetaria lo scorso 26 ottobre, la decisione viene motivata con l’esigenza di confermare il ciclo di stretta monetaria dopo l'inversione di marcia delle politiche economiche introdotte a maggio scorso dal duo Şimşek-Erkan. È inoltre molto probabile che la BCRT attui ulteriori misure di inasprimento dei tassi di interesse e degli strumenti macroprudenziali per contrastare l’inflazione e per incrementare la quota dei depositi in lire turche.

“La stretta monetaria continuerà ad essere rafforzata per il tempo necessario e in maniera puntuale e graduale, finché non si otterrà un miglioramento sostanziale del dato dell’inflazione” ha annunciato la Banca Centrale.

Ribadito inoltre l’impegno della Banca Centrale per lo smantellamento del meccanismo governativo noto come KMM, considerato da molti analisti come insostenibile economicamente. Il KMM consiste in depositi in lire turche indicizzati al cambio con protezione dal rischio valutario a carico dello Stato. La Banca centrale ha deciso di stimolarne la conversione in depositi ordinari in moneta nazionale, incentivando le banche a sfruttare le loro capacità promozionali verso la clientela.

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08.11.2023

Tasso di inflazione in aumento: le stime della Banca Centrale turca.

La Banca Centrale turca (BCRT) ha annunciato giovedì 2 novembre le ultime stime sull’inflazione su base annuale. La BCRT stima un rialzo per il 2023 da 58% a 65% e per il 2024 dal 33% al 36%. Il picco, secondo la Governatrice Erkan, sarà a maggio 2024 con una inflazione pari al 75%. Solo allora, secondo le stime, inizierà il percorso di disinflazione.

Alla luce di questi dati, l’impegno della BCRT è quello di proseguire l’azione di stretta monetaria, come del resto confermato con il recente aumento del tasso d’interesse al 35%.

La Governatrice ha sottolineato come uno dei fattori che ha più influenzato il tasso di inflazione è quello dell’eccesso di domanda aggregata che continua a essere inflazionaria.

“Una volta iniziata la traiettoria disinflazionistica” afferma la BCRT “si rafforzerà la stabilità della lira turca, ed aumenteranno i capitali in arrivo dall’estero e le riserve valutarie.”

Se non vi sono dubbi che il tasso di inflazione rimanga alto in Turchia, secondo il Gruppo Indipendente di Ricerca sull’Inflazione (ENAG) il dato di ottobre dell’inflazione è stato intorno al 126%, rispetto al 61% stimato dal TUIK- Istituto nazionale turco di statistica.

Questi dati e le dichiarazioni della Banca Centrale lasciano presumere che saranno necessarie ulteriori politiche monetarie restrittive nel prossimo futuro che, in coordinamento con politiche fiscali coerenti, potranno consentire il ritorno di un tasso di inflazione in singola cifra nei prossimi anni.  

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08.11.2023

Il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek prosegue i contatti con i principali investitori internazionali

Dopo Stati Uniti, Regno Unito e Germania, gli incontri con i principali partner economici della Turchia sono proseguiti a ottobre in Francia dove Şimşek si è intrattenuto con MEDEF, la più grande associazione imprenditoriale francese, con il gruppo finanziario Société Générale, con banchieri transalpini e con Bruno Le Maire, Ministro dell'economia e delle finanze francese.

Şimşek ha poi proseguito il suo tour con i maggiori player internazionali con le visite ai paesi del Golfo (Emirati Arabi Uniti, Qatar e Arabia Saudita) che segnano il suo terzo tour nell’area da quando ha assunto l'incarico di Ministro del Tesoro e delle Finanze lo scorso maggio; l’ultima tappa entro la fine dell’anno è prevista invece in alcuni Paesi dell’Asia orientale.

Si ripete dunque l’orientamento del dicastero di Şimşek volto ad impegnarsi attivamente con gli investitori internazionali nel mercato turco per accrescere il flusso di capitali stranieri.

“Gli investimenti torneranno ma c’è bisogno di tempo” ha evidenziato in un suo intervento il Ministro, sottolineando come a tal fine sia necessario proseguire con riforme coerenti che ristabiliscano la fiducia nei mercati.

È necessario maggior tempo per valutare se l’impegno della Turchia pagherà in termini di fiducia degli investitori. Quello che è certo è che il ritorno degli investimenti in Turchia rimane una priorità per il Paese, anche per accelerare la disinflazione e l’apprezzamento della Lira.

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08.11.2023

Lotta all’inflazione, ripristino della disciplina fiscale e rafforzamento delle riforme strutturali: Şimşek insiste su questi aspetti.

A margine del “Horasis Global Meeting” svoltosi il 22 e 23 ottobre scorsi nella provincia sud-orientale di Gaziantep, una delle regioni più colpite dal terremoto, il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek è tornato a ribadire che la lotta all'inflazione resta la priorità assoluta del governo. A tal fine, dallo scorso giugno, la Banca Centrale turca ha infatti aumentato il tasso di interesse per cinque volte di fila (dall’8,5% al 35%) per contrastare l’inflazione.

Per quanto riguarda la politica fiscale, Şimşek ha riconosciuto che i costi legati ai sismi hanno portato ad un temporaneo deterioramento del saldo di bilancio.

Secondo i dati ufficiali, il deficit di bilancio nei primi nove mesi del 2023 è stato pari a TL 512,6 mld (circa USD 18,27 mld), quasi decuplicato rispetto al 2022 a causa dei costi legati alla ricostruzione post terremoti. Il Ministro ha tuttavia sottolineato che il basso livello di indebitamento della Turchia ha fornito la flessibilità necessaria per gestire le ingenti spese legate alla ricostruzione. Ciononostante, il ripristino della disciplina fiscale rimane un obiettivo centrale nell’esecutivo.

Tale punto è stato al centro dell’intervento del Ministro Şimşek del 31 ottobre presso la Commissione parlamentare di programmazione e bilancio.

La Turchia, è stato evidenziato, nonostante il complesso scenario geopolitico ha visto negli ultimi anni alti livelli di crescita (5.5% nel 22 e a 3.9% nel primo semestre 2023). Per il 2023 e del 2024 le stime del governo prevedono rispettivamente una crescita del 4,4% e del 4%. Tuttavia, tale crescita è sostenuta principalmente dalla domanda interna, causando quindi anche una pressione sull’inflazione.

Pertanto, il Ministro ha sottolineato l’importanza di ribilanciare l’economia concentrandosi su riforme che possano aumentare la produttività, la concorrenza e l’efficienza del sistema economico turco, favorendo così la crescita nel lungo periodo e un saldo netto delle esportazioni.

Questo obiettivo sarà raggiunto con politiche fiscali trasparenti, con attenzione alla sostenibilità finanziaria e alla riduzione del deficit fiscale. Il ripristino della disciplina fiscale, ha detto il Ministro, in coordinamento con l’azione della Banca Centrale, consentirà inoltre la riduzione dell’inflazione.  

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08.11.2023

Il reddito nazionale turco supera i 1000 miliardi di dollari nel 2023: prospettive economiche della Turchia nei prossimi anni nelle parole del Ministro Bolat.

Il Ministro del Commercio Bolat ha annunciato il 21 ottobre, durante un incontro con imprenditori, che il reddito nazionale della Turchia supererà nel 2023 la cifra record di 1000 miliardi di dollari.

“L’obiettivo per la Turchia” ha detto il Ministro “è quello di divenire nei prossimi anni una delle prime 10 economie al mondo (oggi è al 17° posto secondo l’IMF) e tra le prime 5 in termini di parità di potere d’acquisto (oggi all’11° posto) entro il 2053”.

Il Ministro ha proseguito sottolineando l’obiettivo di avere entro il 2053 almeno 5 aziende turche tra le 100 di maggior valore al mondo. Entro tale data, la Turchia aspira inoltre a rappresentare più del 2% del PIL mondiale (ad oggi rappresenta meno dell’1% secondo dati della Banca Mondiale).

Obiettivi ambiziosi quelli individuati da qui al 2053, che nelle parole del Ministro saranno raggiunti puntando con decisione su riforme volte a promuovere la concorrenza e l’innovazione, tenendo sempre a mente le priorità della ricostruzione delle aree terremotate e della lotta all’inflazione.

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08.11.2023

Il dodicesimo Piano di Sviluppo pluriennale: cinque i pilastri della nuova “road map” della Turchia.

È stato adottato dalla Grande Assemblea Nazionale Turca il 31 ottobre il testo del dodicesimo Piano di Sviluppo per gli anni 2024-2028. A pochi giorni dal centenario della Repubblica turca, il documento rappresenta la visione strategico-economica del Governo per i prossimi anni.

60 commissioni, 27 gruppi di lavoro e circa 8500 esperti hanno partecipato alla redazione del documento. Il testo ha inoltre ricevuto l’input di circa 43.000 partecipanti attraverso un sondaggio online.

Il Piano si sviluppa su 5 assi, che ne costituiscono gli obiettivi centrali: 1) Crescita stabile, economia forte; 2) Competitività attraverso la trasformazione green e digitale; 3) Formazione e sostegno alle famiglie; 4) Prevenzione dei disastri naturali; 5) Governance democratica.

Gli obiettivi per il 2028 previsti da Piano sono (tra parentesi il dato stimato del 2023):

• PIL pari a 1,589 miliardi USD (1,067 miliardi)

• Disoccupazione al 7,5% (9%)

• Inflazione al 4,7% (65%)

• Crescita stabile negli anni intorno al 5% (4,4)

• Export parti a 375 miliardi USD (255 miliardi)

Per raggiungere questi obiettivi, la Turchia si impegna a lanciare una importante serie di riforme in settori chiave quali la tassazione, la giustizia e le pensioni.

Inoltre, particolare attenzione viene dedicata al settore della ricerca e della formazione, con particolari investimenti all’interno del settore digitale considerato un catalizzatore per la crescita di lungo periodo.

Il Piano presenta quindi obiettivi ambiziosi, che cerca di superare quelli sono gli attuali problemi strutturali. Se messo in pratica integralmente, il Piano secondo diversi analisti costituisce un passo nella direzione giusta per sbloccare il potenziale economico della Turchia nei prossimi anni.

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08.11.2023

Il Vicepresidente Yılmaz ha presentato alla stampa i dettagli del documento programmatico di bilancio per il 2024.

Il 17 ottobre 2023 il Vicepresidente (VP) Yılmaz ha presentato in conferenza stampa la proposta di legge di bilancio per il 2024, ora al vaglio del Parlamento.

La legge di bilancio prevede una spesa complessiva di 11.089 miliardi di lire (420 miliardi di dollari). Il deficit di bilancio è stimato intorno ai 2.652 miliardi di lire (46 miliardi di dollari) pari al 6,4% del PIL. Quest’ultimo dato è coerente con il peggioramento del 2023, dove il deficit aveva raggiunto sempre il 6,4% del PIL, in deciso aumento rispetto alla media del 2,4% del periodo 2003-2022.

Il VP ha evidenziato come una delle priorità principali della proposta sia quella di combattere il crescente costo della vita. Nelle intenzioni del governo la legge di bilancio – parallelamente alla lotta all’inflazione condotta dalla Banca Centrale – consentirebbe di sostenere gli strati della popolazione più danneggiati dall’aumento dei prezzi. Centrale, inoltre, è il sostegno alla ricostruzione post terremoto a cui sono dedicate importanti risorse, con attenzione particolare alla prevenzione di futuri disastri.

Circa 1.030 miliardi di lire (quasi il 2,5% del PIL) sono stati destinati alla ricostruzione post terremoto.

Aumenti consistenti al settore della difesa (1.133 miliardi di lire, in aumento del 141% rispetto al 2023) e al settore dell’istruzione (1.615 miliardi, in aumento del 148% rispetto al 2023).

A fronte quindi di una politica monetaria restrittiva, volta a contenere l’inflazione, lo strumento della politica fiscale espansiva continua a rimanere uno strumento centrale per il governo. Il dato, infatti, più evidente è quello del deficit di bilancio, compensato solo in parte dall’aumento della tassazione degli scorsi mesi.

Un deficit così alto è giustificato principalmente per coprire i costi della ricostruzione post terremoto, tuttavia nel medio periodo, come ribadito più volte dal Ministro dell’Economia Şimşek, l’obiettivo è di un riavvicinamento al 3% stabilito dai parametri di Maastricht.

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08.11.2023

LA BILANCIA DEI PAGAMENTI DI AGOSTO: ampliamento del disavanzo del conto corrente.

Nel mese di agosto, secondo gli ultimi dati disponibili al 3 novembre, la bilancia dei pagamenti ha registrato un deficit del conto corrente di USD 619 mln. Il saldo del conto corrente era stato in deficit anche nel mese di luglio (USD 5,5 mld) dopo l’avanzo fatto registrare a giugno (USD 693 mln) che aveva interrotto una serie di saldi negativi in atto dalla fine del 2021.

Il disavanzo della bilancia commerciale è stato di circa USD 7 mld, bilanciato dal contributo della voce “servizi” (+ USD 7,3 mld) che è stata trainata dal settore del turismo che ha fatto registrare un attivo di USD 5,7 mld. Al netto delle importazioni di oro non monetario e di energia, il conto corrente avrebbe realizzato un avanzo di USD 6,1 mld.

Per quanto riguarda le voci finanziarie, nel mese in osservazione, gli investimenti diretti hanno registrato attività nette di USD 106 mln, mentre gli investimenti di portafoglio hanno attività nette pari a USD 880 mln.

Nei primi 8 mesi dell’anno il deficit cumulato di conto corrente è di circa USD 43 mld. Salvo inversioni di tendenza nell’ultima parte dell’anno, sarà quindi da considerarsi non raggiunta la stima del governo per il 2023. Infatti, il Programma economico di medio termine (PMT) 2024-2026 prevede un deficit del conto corrente a fine 2023 di USD 42,5 mld, pari al 4% del PIL. Nel PMT si prevede che il deficit di conto corrente scenderà a USD 34,7 mld ossia al 3,1% del PIL nel 2024.

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08.11.2023

L’edizione 2023 della Settimana della Cucina Italiana.

L’edizione di quest’anno, l’ottava, della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, si svolgerà dal 13 al 19 novembre. Si tratta della rassegna tematica dedicata alla promozione della cucina e dei prodotti agroalimentari italiani di qualità con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza e la varietà delle tradizioni culinarie italiane all’estero.

Il tema portante di quest’anno “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto” mira ad enfatizzare il collegamento tra dieta mediterranea (sinonimo di regime alimentare sano e di elevata qualità) e benessere (inteso come stile di vita corretto e salutare.
L’Ambasciata d’Italia ad Ankara, il Consolato Generale di Istanbul e il Consolato di Izmir in collaborazione con tutti gli attori del “Sistema Italia” come ICE e la Camera di Commercio italiana in Turchia, hanno organizzato un ricco programma con numerose ed articolati eventi focalizzati sul tema di questa edizione e su diverse tematiche di rilievo dell’enogastronomia italiana.

Solo ad Ankara verranno coinvolti più di venti attori della filiera enogastronomica della Capitale - tra ristoranti, cafetterie, pasticcerie, supermercati ed hotel - che offriranna tutti i giorni degustazioni delle eccellenze enograstroniche italiane.

Il Timeline della Settimana della Cucina italiana ad Ankara e’ disponibile al seguente link :

https://ambankara.esteri.it/wp-content/uploads/2023/11/ItalyanMutfakHaftasi2023_Program_Screen-3.pdf

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08.11.2023

I flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE): i dati YASED sui primi otto mesi del 2023.

Secondo i dati diffusi l’11 ottobre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il dato degli IDE ad agosto 2023, è stato pari a USD 287 mln in capitale azionario, USD 255 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 109 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 9 mln. Il valore netto degli IDE è stato nel mese di agosto pari a USD 642 mln rispetto agli USD 843 mln fatti registrare nel mese di luglio 2023.

Gli IDE in ingresso nel Paese nei primi otto mesi del 2023 sono stati pari a USD 6,3 mld, in calo del 28% rispetto al periodo gennaio-agosto 2022.

Nel mese in osservazione, con una quota pari al 69% del totale degli IDE, i Paesi UE complessivamente considerati si sono confermati i principali investitori nel Paese, a partire da Germania (26%), Paesi Bassi (16%), Lussemburgo (13%) e Irlanda (8%). L’Italia esce dalla top 10 nel mese di agosto dopo aver ottenuto la quarta posizione nel mese di luglio a seguito delle acquisizioni di quote e fusioni di aziende turche nel settore della digitalizzazione per le PMI. Lo stock al 2022 degli IDE netti italiani in Turchia superava la cifra di 6 mld di euro.

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08.11.2023

Il commercio estero della Turchia nei primi nove mesi del 2023 (rapporto TURKSTAT-Ministero del Commercio).

Secondo i dati diffusi il 31 ottobre scorso da TURKSTAT, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di settembre le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 22,5 mld (20,26 se si scorporano energia e oro) e USD 27,5 mld (20,3 se si scorporano energia e oro). In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un decremento, per le prime, dello 0,5% (del 2,3% se si scorporano energia e oro) e, per le seconde, del 14,6% (1,5% se si scorporano energia e oro). Il disavanzo commerciale, pari a USD 5,12 mld nel settembre 2023, è sceso del 47,8% rispetto al medesimo periodo del 2022.

Nei primi nove mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 187,2 mld (-0,5% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e settembre del 2022), a fronte di importazioni per USD 274,4 mld (+1,2%). Tra gennaio e settembre di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 87,3 mld, in aumento del 4,9% se comparato ai primi nove mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso settembre, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,7 mld), Stati Uniti (USD 1,2 mld), Iraq (USD 1,1 mld), Italia (USD 1,09 mld) e Regno Unito (USD 1,06 mld). Nei primi nove mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 15,9 mld), USA (USD 11,7 mld), Italia (USD 9,2 mld), Regno Unito (USD 9,08 mld) e Iraq (USD 8,9 mld).

Relativamente alle importazioni, nel settembre 2023, i primi Paesi di provenienza sono stati Cina (USD 3,7 mld), Russia (USD 3,1 mld), Germania (USD 2,4 mld), USA (USD 1,3 mld) e UAE (USD 1,2 mld). Nel periodo intercorso tra gennaio e settembre di quest’anno, invece, essi sono stati Russia (USD 34,7 mld), Cina (USD 34,4 mld), Germania (USD 21,2 mld), Svizzera (USD 16,5 mld) e USA (USD 11,8 mld).

Esportazioni ed importazioni per Paese, settembre 2023

Nel commentare l’andamento del commercio estero turco, il Ministro del Commercio Bolat, ha affermato che l’export turco ha mostrato una forte resilienza durante tutto l’anno, malgrado la recessione globale e i devastanti sismi che hanno colpito il sud-est del paese all’inizio del 2023. Bolat ha poi aggiunto che le esportazioni nei primi nove mesi dell’anno hanno quasi eguagliato quelle del 2022. Il deficit elevato, ha poi concluso il Ministro, è derivato principalmente dalle importazioni di oro e di autovetture, dal dollaro forte e dalla contrazione del commercio in Europa che rappresenta un mercato importante di sbocco delle merci turche.

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08.11.2023

La disoccupazione rallenta in Turchia al 9,2%: i dati TURKSTAT sul mese di agosto 2023.

TURKSTAT, l’Istituto nazionale turco di statistica, il 10 ottobre, ha reso noto che nel mese di agosto del 2023, la disoccupazione nel Paese si è attestata al 9,2%, pari a 3.223.000 persone, in calo dello 0,2% rispetto al mese precedente.

In termini di distribuzione di genere, a fronte di una disoccupazione maschile al 7,5%, quella femminile è risultata al 12,6%. Nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, il dato si è attestato al 17,2% (14,2% tra gli uomini e 22,7% tra le donne), in diminuzione dello 0,7% rispetto al mese di luglio 2023.

Nel mese considerato, si è registrato un tasso di occupazione generale al 48,4% (65,6% per gli uomini e 31,5% per le donne). Il tasso di partecipazione al lavoro, invece, si è attestato al 53,3% (34,9 milioni di persone), in leggero calo rispetto al mese precedente dell’anno. Infine, il monte ore lavorate decresce (-2,5%) e si attesta a 43,3 ore su base settimanale rispetto al mese di luglio 2023.

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08.11.2023

IMMOBILIARE. I dati TURKSTAT sul mese di settembre: compravendite residenziali in calo del 9,5%.

TURKSTAT, il 16 ottobre scorso, ha certificato una decrescita del mercato immobiliare turco, con 102.656 contratti di compravendita registrati nello scorso settembre, con una contrazione pari al 9,5% rispetto allo stesso mese del 2022.

Nei primi nove mesi del 2023, con circa 900 mila abitazioni vendute, si è assistito ad un calo delle vendite più marcato (-14,9%) in rapporto al medesimo periodo dello scorso anno.

Nel settembre del 2023, rispetto allo stesso mese del 2022, sono nettamente diminuiti gli acquisti con finanziamento (-50,2%) - ad evidenziare come i recenti aumenti dei tassi di interesse abbiano privilegiato l’utilizzo di capitali rispetto ai mutui - quelli di immobili nuovi (-15,2%) e quelli di seconda (-6,8%).

Gli acquisti da parte di stranieri, nel mese di settembre sono stati pari a 2930 abitazioni e si sono ridotti del 42% rispetto allo stesso mese del 2022; confrontando, invece, i primi otto mesi dei due anni, la diminuzione è risultata pari al 43,5%. I cittadini russi, con 722 immobili acquistati nel settembre di quest’anno, si sono confermati i primi acquirenti stranieri, seguiti da iraniani (327), iracheni (191) e tedeschi (148).

Sempre nel settembre del 2023, a livello geografico, il maggior numero di abitazioni vendute era collocato a Istanbul (14,9%), Ankara (8,8%) e Izmir (5,3%).

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08.11.2023

TURISMO. Continua la crescita del settore: i dati del Ministero della Cultura e del Turismo sui primi nove mesi del 2023.

Dopo l’ottimo risultato ottenuto nei mesi di luglio e agosto, i flussi di ingresso di visitatori stranieri registrati a settembre segnano ancora un incremento questa volta del 5,67% rispetto all’analogo mese del 2022: la Turchia ha accolto 5,8 milioni di stranieri secondo i dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 31 ottobre.

Nei primi nove mesi dell’anno invece, il numero di turisti nel Paese, pari a 39,2 milioni è aumentato del 12,65% rispetto allo stesso periodo del 2022 (45,3 milioni se si considerano i cittadini turche che risiedono all’estero). Nel periodo tra gennaio e settembre 2023, Istanbul ha accolto il 33,5% dei visitatori stranieri, pari a circa 13,2 milioni, seguita da Antalya (12,3 milioni) ed Edirne (3,7 milioni).

In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti russi si sono collocati al primo posto (5,2 milioni), seguiti da tedeschi (4,8 milioni), inglesi (3,1 milioni), bulgari (2,1 milioni) e iraniani (1,8 milioni).

Sul fronte del turismo croceristico, gli arrivi tramite navi da crociera nei primi nove mesi del 2023 hanno fatto registrare oltre un milione di passeggeri (+54,1%), secondo i dati resi noti dalla Direzione Generale degli affari marittimi, mentre le navi da crociera che hanno attraccato i porti turistici turchi sono state 876 (+16,5%). La sola località turistica di Kuşadası, nell'Egeo, ha accolto più della metà dei passeggeri totali, precedendo il porto di Istanbul e quello di Bodrum, seguiti da quello di Çeşme (provincia occidentale di Smirne) e di Antalya.

Si segnala anche una crescita del c.d. “turismo d’affari”: Antalya è diventato un importante centro del Paese per gli stranieri in cerca di opportunità di business e posizionandosi appena dietro Istanbul con oltre 6 mila aziende di proprietà straniera. Sotto il profilo dei ricavi, infine, l’Istat turco (TUIK) ha reso noti i dati relativi al terzo trimestre del 2023: le entrate sono aumentate del 13,1% su base annua raggiungendo la cifra record di USD 20,2 mentre nei mesi gennaio-settembre si sale a USD 42 mld, un aumento del 20,1% rispetto a un anno fa.

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08.11.2023

FOCUS: Business and Economic Forum Turchia-Africa.

Negli ultimi anni si è assistito a un ruolo sempre più profilato della Turchia in Africa, dal punto di vista economico.

A suggellare questo rapporto, si è tenuta a Istanbul il 12-13 ottobre la quarta edizione del Business Forum Turchia-Africa. Di alto profilo la partecipazione turca con l’intervento del Presidente Erdogan e del Ministro del Commercio Bolat. L’evento ha visto la partecipazione di 24 tra Ministri e Viceministri del Commercio del Continente e più di 3000 rappresentati del mondo delle imprese turche e africane.

Il Ministro Bolat nel suo intervento ha fatto stato delle eccellenti relazioni già esistenti, con 40,7 miliardi di dollari interscambio commerciale, 10 miliardi di dollari di Investimenti Diretti Esteri verso l’Africa nonché, dal 2003 un totale di circa 1870 commesse ottenute da aziende turche per un valore di 85,4 miliardi di dollari.

Anche Il Presidente Erdogan nel discorso di chiusura dell’evento ha evidenziato come il rapporto tra Africa e Turchia, già solido, continuerà ad essere una priorità. È stata valorizzata la presenza diplomatica nel Paese con 44 ambasciate. Lo stesso Presidente dal 2003 ha compiuto 50 visite di Stato in 38 Paesi africani.

L’intervento è stato anche occasione per rimarcare il ruolo della Turchia sul fronte del delicato tema della sicurezza alimentare all’interno della Black Sea Grain Initiative, per favorire l’arrivo del grano proprio verso il continente africano.

Il Business Forum di Istanbul visto anche come tappa intermedia verso la quarta conferenza ministeriale Turchia-Africa, preparatoria del Vertice del 2026, ha costituito una prova importante del dinamismo turco all’interno del continente sul fronte economico.

Un ruolo che si consolida anno dopo anno segnato anche da passaggi particolarmente simbolici, come la recente apertura di una filiale della banca turca Ziraat Katilim in Somalia: la prima banca straniera a operare nel Paese da 50 anni.

Questi sviluppi sono quindi la dimostrazione di una volontà da parte turca di gettare le basi per una collaborazione duratura con il Continente africano, che acquisisce per Ankara un ruolo sempre più centrale sotto il profilo economico. Esemplificando il concetto in cifre, il volume dello scambio commerciale tra Turchia e Africa era nel 2003 1,3 miliardi di dollari: nel 2023 il governo turco stima che la cifra raggiungerà circa 50 miliardi di dollari. Cifra destinata ad aumentare alla luce dell’impegno del governo turco nel Continente.

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08.11.2023

Industria della Difesa e settore aerospaziale: i numeri dell’ultimo decennio.

La Turchia ha celebrato lo scorso 29 ottobre il suo Centenario della Repubblica proiettandosi verso il nuovo secolo con un settore dell’industria della difesa in continua crescita.

La Turchia nel 1985 istituì l’”Amministrazione per lo sviluppo e il supporto dell’industria della difesa”, che in seguito fu assorbita dalla Presidenza delle industrie della difesa (SSB); da quel momento iniziò per le aziende turche della difesa un ventennio importante caratterizzato da ingenti investimenti e dalla crescita della manodopera qualificata locale. Durante questo lungo periodo fu creata la Fondazione delle Forze Armate Turche (TAFF) e si imposero nel mercato mondiale le imprese turche per la difesa come i giganti Aselsan e Roketsan, la Havelsan, Işbir, Aspilsan, Asfat e la TAI (Turkish Aerospace Industries). Le importazioni del settore negli anni duemila iniziarono ad alleggerirsi e le aziende sopracitate entrarono in quel periodo nell’elenco dei principali esportatori della difesa del “Defense News” con sede negli Stati Uniti. Tale processo ha contribuito a ridurre la dipendenza estera della Turchia nel settore della difesa da circa l’80% del 2000 a circa il 20% di oggi.

Le esportazioni hanno raggiunto il record di quasi USD 4,5 mld nel 2022 con l’auspicio del Presidente Erdoğan di raggiungere nel 2023 i 6 miliardi di dollari. Un obiettivo credibile considerando i recenti successi del drone del magnate Baykar con il suo nuovo veicolo aereo da combattimento senza pilota UCAV Bayraktar TB3, che subentra al famoso TB2 esportato in 40 Paesi. La Bayraktar ha più recentemente introdotto il suo nuovo UCAV da caccia “Kızılelma” e il missile da crociera “Kemankes” per il drone d’attacco TB3.

La Turchia ha compiuto passi significativi con un’ampia gamma di prodotti della TAI, dagli elicotteri agli aerei da addestramento fino ai veicoli UAV tra cui spicca il suo aereo da guerra “Kaan”, velivolo multiruolo, progettato principalmente per i ruoli aria-aria, ma anche con capacità di svolgere i suoi compiti aria-superficie. La Turchia si è inoltre concentrata sui sistemi di difesa aerea per la sicurezza del Paese con i nuovi test del sistema antiaereo di difesa aerea “Siper” compiendo passi significativi per potenziare le proprie capacità navali (la Turchia è una delle poche nazioni al mondo con una portaerei costruita a livello nazionale) come le corvette missilistiche multiruolo MİLGEM.

Coerentemente con questo percorso, durante la conferenza stampa del 17 ottobre di presentazione della bozza di legge di bilancio 2024, il Vicepresidente Ylmaz ha annunciato un cospicuo aumento delle risorse nel settore della difesa. In particolare, sono previsti più di 40 miliardi di dollari, in aumento più del doppio rispetto ai 16 miliardi previsti per il 2023.

La promozione del settore turco della difesa è stata anche al centro delle celebrazioni del centenario della Repubblica. La marina militare ha infatti tenuto la più grande parata della sua storia con 100 navi da guerra che hanno attraversato il canale di Istanbul, tra cui la TCG Anadalou. Quest’ultima, di produzione nazionale, oltre a essere la più grande della flotta ed essere considerata la prima “porta-droni al mondo”, rappresenta anche la grande ambizione della Turchia nel settore della difesa per il secondo secolo della Repubblica.

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08.11.2023

Consolato d’Italia a Izmir: inaugurata la nuova “Casa Italia”.

L’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, e il Console d’Italia a İzmir, Valerio Giorgio, hanno inaugurato la nuova Casa Italia di Izmir.

Grazie al sostegno di privati cittadini e al contributo delle principali aziende italiane e turche attive nella regione egea (tra cui Eldor, Aliberti, Vosmer, Kaltun, Cimentas, Iveco, Bitron, famiglia Sponza, Sandalyeci, Arkas, Corsin, Kilic, Holding, Azuro Kymia, Bakioglu Holding, Maschio Gaspardo, Karavan, Heraeus, Ege Ekspress, OKT Trailer, Luxottica, Copromar, Bozzetto Kymia, Lider Deri, Technogym Galata, Benetton, Makotrans, Cymplasta, Organik, Idata, Amros, Agreks, Scavolini) sono stati ristrutturati i locali di un antico edificio, già sede della Scuola della Suore di Ivrea.

La nuova Casa Italia ospiterà il Com.It.Es. di Izmir, la locale Camera di Commercio e dell'Industria Italiana e l'Associazione di Amicizia e Cultura Italiana, e sarà un luogo di incontro per cittadini italiani e turchi, aperto all'organizzazione di eventi culturali e di promozione del Sistema Paese. Al suo interno vi saranno locali comuni, tra cui la più grande biblioteca privata con libri in italiano della Turchia, salone per mostre e conferenze, e cucina per attività di show cooking.

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08.11.2023

Nuovo desk della Camera di Commercio Italiana di Izmir all’interno della “Denizli Chamber of Industry”.

Il nuovo desk dell’ente camerale italiano di Izmir all’interno della Camera dell’Industria di Denizli, inaugurato lo scorso 16 ottobre dai rispettivi Presidenti Selim Kasapoğlu e Pietro Alba, segue quelli aperti nel 2022 presso la Camera dell’Industria di Aydin e la Camera di Commercio e Industria di Antalya. “Si tratta di un risultato importante per le relazioni economiche e commerciali tra Denizli e l’Italia alla luce della forte vocazione della Provincia di Denizli nel settore del marmo e del tessile” ha voluto ricordare il Console d’Italia a Izmir Valerio Giorgio.

Sul fronte dell’interscambio commerciale, per quanto attiene ai rapporti con Denizli, nel 2022 l’Italia si è collocata al quarto posto come Paese di destinazione delle esportazioni turche, dopo Regno Unito, Stati Uniti e Germania, per un valore di circa 300 milioni di dollari, pari al 6,48% del totale dei prodotti esportati della Regione turca. Il 2023, sulla base dei dati raccolti sino ad ottobre, mostrano che il valore delle esportazioni verso l’Italia ammonta a 194 milioni dollari, pari al 6,92% del totale, ponendo l’Italia come terzo cliente al mondo (scavalcando il Regno Unito). Le importazioni dall’Italia nel 2022 ammontavano invece a circa 62 milioni di dollari, mentre fino a ottobre 2023 hanno raggiunto i 33 milioni di dollari. I dati sono in calo, ma comunque rilevanti. La presenza di operatori commerciali di Denizli è molto significativa in alcune fiere come MarmoMac che si tiene ogni anno a Verona. Si tratta quindi di una provincia naturalmente vocata ad avere rapporti commerciali con il nostro Paese.

Il progetto di espansione delle attività camerali in tutte le regioni dell’Egeo e del Mediterraneo nella circoscrizione consolare di Izmir sta procedendo rapidamente con successo e con una grande partecipazione delle aziende locali. L’obiettivo principale è consentire a un numero sempre maggiore di aziende di migliorare, espandere o avviare attività commerciali proficue tra l’Italia e la Turchia.  

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08.11.2023

L’ecosistema delle startup turche tra le più promettenti in Europa e tra i Paesi MENA: la fotografia emerge dal recente studio di “Monitor Startups Watch”.

Nonostante il mercato globale delle startup stia vivendo un periodo di crisi, l’ecosistema della Turchia resta uno dei centri più promettenti, offrendo un robusto “habitat” alimentato dal sostegno del Governo, dalle diverse opportunità di investimento e da una forza lavoro qualificata.

Secondo i dati rilasciati dalla “Monitor Startups Watch”, l’ammontare complessivo investito nei primi nove mesi nelle startup turche del 2023 è stato pari a USD 154 mln. Il dato sottolinea l’eccellente status della Turchia come “hub” di startup e colloca il Paese al quarto posto nell’area MENA tra gli attori più attivi nel settore, preceduto solo da Regno Unito, Germania e Francia.

In termini di dimensioni delle operazioni, i settori di spicco includono servizi di software (SaaS), di intelligenza artificiale (AI), di “gaming” e energia. In ascesa le piattaforme di “crowdfunding”, ben 21 che nel periodo in considerazione, che hanno beneficiato di finanziamenti per USD 363.000 segnando un aumento del 58% rispetto all’analogo periodo del 2022; segnali di rallentamento invece provengono dagli investitori stranieri la cui quota scende al 10% nelle transazioni di “angel” e “venture capital” turche.

Dall’inizio del 2020, la Turchia ha assistito all’emergere di sei “unicorni” - startup che raggiungo la capitalizzazione di un miliardo di dollari - quali “Hepsiburada”, “Getir”, “Peak Games”, “Dream Games” e “Insider”, oltre al “decacorno” “Trendyol” valutato USD 16,5 mld. Si assiste inoltre all’espansione di startup dell’e-commerce e del microcredito come “Param”, “Colendi” e “Papara” che potrebbero portare a dieci gli “unicorni” in Turchia entro il 2023.

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